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19 Luglio 2011
Per non dimenticare....
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di MASSIMO CALANDRI
Su di un lato di piazza Alimonda c'è ancora, tutto ammaccato e ossidato, uno dei cassonetti in alluminio che fermarono il Defender dei carabinieri, prima che Mario Placanica premesse il grilletto. Alla scuola Diaz hanno appeso i quadri: genitori e figli lasciano l'auto più in là, perché in via Battisti come al solito non si trova un posteggio. Poi restano a chiacchierare nel cortile dell'istituto: furono trafugate qui le due molotov fasulle che dovevano giustificare il massacro dei 93 no global. Nella caserma del Reparto mobile di Bolzaneto, dove 252 persone sono state torturate per tre giorni e tre notti, si respira un silenzio irreale e inquietante.
Quello stesso silenzio raccontato da Valérie Vie, la mamma di Avignone che aveva "violato" la Zona Rossa a braccia alzate e che dopo le manette s'era presa un bel pugno in faccia da una poliziotta. A Genova non è cambiato nulla.(…)
Sono dieci anni da quel G8 blindato, dalla repressione del movimento pacifista, dall'illusione di un altro mondo possibile. Dalla guerriglia urbana, dal Black bloc e dalle Tute bianche di Luca Casarini. Dieci anni dalla morte di Carlo Giuliani. L'anniversario di un pezzo di storia italiana irrisolta. Un lutto che il capoluogo ligure e l'universo no global celebrano in città con tre settimane di mostre, dibattiti, proiezioni di film, concerti. E una marcia, il 23 luglio. Cassandra (sottotitolo: Loro la crisi. Noi la speranza) è il nome del progetto che coinvolge una città che si ostina a non voler dimenticare.(…)

Catone il Censore
19 Luglio 2011
ma come vi prude!!
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Arrampicatori di vetri zigrinati, anonimi di campagna, voltate gabbane per nascondervi e poi alzate critiche e DELAZIONI (voce alta) su chi si firma!
Vergognatevi ...
almeno abbiate il coraggi di stare al gioco. Perchè dopo tutto è un gioco,
anche se veritiero e serio è un gioco. Siete proprio italiani ....
Io sono anonimo, ma accetto tutto quello che può portare l'anonimatom, anche l'insulto.
L'ARMANDO IN PIEDI
19 Luglio 2011
Anonimi
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Vedo che il Binaschino Poncina (nato dentro le mura) non perde occasione per "offendere" i cosiddetti "anonimi". Egli difficilmente entra nel merito degli scritti, ma non perde occasione per manifestare gratuitamente il suo disagio. Cito:

…si potrebbe dire che la parola di un anonimo vale quello che vale, cioè zero…

Il suir Poncina confonde (ad arte?) "pseudonimi" e "anonimato", ma dovrebbe sapere che sono due cose molto differenti:
- Lo pseudonimo è un mezzo concesso dai forum a chi, per diverse ragioni, vuole esporre il proprio pensiero senza palesarsi.
- L'anonimato, nell'accezione comune, ha una connotazione decisamente negativa, normalmente collegata alle delazioni non dimostrabili e al fango mediatico.
Le due cose sono totalmente differenti, e prima di "offendere", l'illustrissimo sig. Poncina dovrebbe imparare a "riflettere" e "distinguere".
Tutti i forum hanno un filtro per evitare delazioni anonime e quant'altro. La si chiami censura, la si chiami come si vuole, piaccia o non piaccia, questa nei fatti è una funzione che, per quanto ne so, consente una buona gestione dei contenuti e la tutela della privacy. Non credo di sbagliare se affermo che la redazione di Binasco2000 svolge al meglio questa funzione.
A questo punto, dato che la "crociata" del nostro Valerio contro gli anonimi sta assumendo sempre più i caratteri della psicosi conclamata, mi permetto di aggiungere un paio di consigli al consiglio "birra" dato da Catone:

1) Chieda alla redazione di abrogare la possibilità di usare pseudonimi e di consentire unicamente la pubblicazione di post accompagnati da fotocopia del documento di identità (già, perché anche Valerio Poncina, per quanto ne sappiamo, potrebbe essere un nickname). Anzi, non sarebbe male se lei si rendesse promotore di una raccolta firme popolare in tal senso. Di fronte ad una maggioranza schiacciante di opinioni Binaschine la redazione non potrebbe fare altro che adeguarsi.

2) Nel caso la richiesta uno non avesse esito positivo, provi a non leggere i post degli anonimi, le parole dei quali, come dice lei, non valgono un cazzo. Provi a rileggere solo i suoi, così pieni di immenso sapere e verità.

Anonimus da Conigo
19 Luglio 2011
anche se non importa
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.... a chi la sa tanto lunga .. credo che inotolleranze e coerenza,
manchino soprattutto a loro, i catonici critici ... con la coda di paglia.
poi in ogni caso va bene così ...

P.S.: NON MI PRETENDO DIFENSORE CIVICO DEL PONCINA, LUI, SA RISPONDERE BENISSIMO DA SOLO. MA TANTE VOLTE TI VIENE QUEL PRURITO .. QUELLA VOGLIA DI INTROMETTERTI ... AH! HO SCRITTO IN MAIUSCOLO...NON HO ALZATO LA VOCE, MI E' PARTITO IL TASTO DELLA MAIUSCOLA ... IO NON CONOSCO IL NUOVO LINGUAGGIO DEI FIGLI DI E.T.scusate.
ARM,ADO CHE E' CADUTO ANCORA
19 Luglio 2011
ANONIMI
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ma....è lo stesso Valerio Poncina che solo pochi post fa inveiva per gli scritti di Catone il Censore?
Allora qualcosa non mi torna.......
Vado su qualche dizionario on line a rivedermi le definizioni di coerenza e tolleranza.
Roberto Gerli
19 Luglio 2011
ANONIMI
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Illustrissimo sig. Poncina,
vedo che nonstante a Binasco...

…..ABBIAMO DA TEMPO A DISPOSIZIONE EDICOLA/E RADIO TELEVISIONE/POSTA BANCHE E MENTI ATTENTE E SVEGLIE…..

lo stile Catone ha fatto scuola.
Forse un po di coerenza non guasterebbe non le pare?

Catone il Censore
18 Luglio 2011
ANONIMI
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Michele Brambilla LA STAMPA TO OPINIONI Incattiviti dai privilegi della casta 18/07/2011 ( Stralcio )
... Quanto alle rivelazioni su Facebook, si potrebbe dire che la parola di un anonimo vale quello che vale, cioè zero (e infatti c’è già chi ipotizza che si tratti di una bufala). .... Siamo a un nuovo redde rationem? Chissà. Certo è che sono passati vent’anni da quando i politici di oggi sostituirono, quasi per acclamazione, quelli della Prima Repubblica. E vent’anni sono più o meno il periodo che di solito occorre agli italiani per cambiare idea e passare da piazza Venezia a piazzale Loreto.

( da Wikipedia, l'enciclopedia libera??? )
La locuzione latina redde rationem, tradotta letteralmente, significa rendimi conto. È tratta dal Vangelo secondo Luca 16,2.
L'evangelista racconta di un uomo ricco che aveva affidato la gestione dei propri beni ad un amministratore. Quando gli giungono all'orecchio voci di una allegra gestione del patrimonio affidatogli, lo chiama alla propria presenza e gli chiede conto del suo operato dicendo: "redde rationem villicationis tuae: iam enim non poteris villicare": rendimi conto della tua amministrazione, perché non potrai più amministrare.
In italiano corrente, si usa come sinonimo di resa dei conti, come per esempio nella frase "Siamo giunti al redde rationem!".

SENZA ALZARE LA VOCE USO IL MAIUSCOLO X DISTINGUERE IL COPIATO DAL PENSIERO COME GIA' PRECEDENTEMENTE DICHIARATO RESTA CHE IL MINUSCOLO SIA CONDIVISO ADESSO ESCO A FARMI UNA PINTA DI BIRRA E SPERO PROPRIO DI NON CAMPARE CENT'ANNI GOD BLESS YOU


VALERIO PONCINA
18 Luglio 2011
Consigli e Oh…
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Ringrazio il sig. Gerli per il consiglio di postare solo i link dei siti dai quali ricavo gli articoli. Me lo aveva già dato anche in passato e l'ho accettato volentieri. A volte gli articoli che suscitano il mio interesse sono molto lunghi, cerco di fare dei riassunti, ma purtroppo mi riescono ancora troppo corposi.
Cercherò comunque di far tesoro dei consigli e di essere più sintetico.
Se lo stimatissimo sig. Poncina avesse fatto critiche in questo senso non avrei avuto niente da eccepire, invece la sua contestazione ha messo in discussione la mia libertà di postare su questa rubrica articoli di giornale o altri scritti e farci delle personali riflessioni.
Questo non lo ritengo accettabile.
Per quanto riguarda gli Oh…. LARMANDIANI caduti giù o in piedi che siano….. mi considero altamente impreparato a rispondere.
Sorry.

Catone il Censore
18 Luglio 2011
Oh .. la la la
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Esimio Catone, quanto mai se l'è presa! .. dopo tutto Lei non è uno che scrive molto di suo,riporta moltissimo, se non tutto. Una piccola critica e va subito in "bestia"? nesuno le nega il diritto di parola, credo. così, come Lei ama criticare, abbia la compiacenza di accettare qualche ciritica ... e se non le piace la birra beva della buona acqua di fonte del veccio bosco, quello dove ci hanno costruito sopra "binasco 2".
Salutissimi ...
P.S.: Non sono il Poncina (perché lui si firma)... ma, la sua saccenza ha imposto ai miei zebedei di intervenire
LARMANDO IN PIEDI
18 Luglio 2011
Mi sono perso qualche cosa?
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mi è sfuggito quale post di Catone il Censore possa avere suscitato le ire di Valerio Poncina.
Comunque confermo che nelle convenzioni del web, scrivere tutto in maiuscolo equivale ad alzare la voce.
Un consiglio anche a Catone: visto che la redazione ci ha indicato come poter inserire link in un post (anche se occorrono un minimo di conoscenze html), consiglio per gli scritti citati di mettere solo il link all'articolo completo e di riportare nel post solo le parti (o il riassunto) utili alle considerazioni personali.
E' solo un consiglio eh^
Roberto Gerli
18 Luglio 2011
Per l'illustrissimo sig. Poncina.
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Esimio "intollerante" sig. Poncina. Io lavoro ogni giorno; cosa faccio e quanto tempo impiego per il mio lavoro, è affare che non la riguarda. Così come non è interessante per me, ma suppongo nemmeno per gli altri frequentatori della rubrica, sapere se lei lavora, se si gratta gli zebedei, oppure se dedica il suo tempo unicamente a leggere Binasco 2000.
Come ho già avuto occasione di scrivere in passato, e come anche altri hanno scritto; nel rispetto delle regole stabilite della redazione, ognuno è libero di disquisire sugli argomenti che più gli stanno a cuore. A Catone piace riportare all'attenzione dei frequentatori dei portici qualche articolo di quotidiano e fare brevi considerazioni. Mi permetto di ricordare all'esimio sig. Poncina, che la redazione vaglia tutti i post che riceve e svolge una funzione di censura. Quindi, il sig. Poncina ne dovrebbe dedurre, che tutto ciò che viene pubblicato in queste pagine (compresi i post di Catone e i suoi), sono reputati degni di pubblicazione e attenzione. Va da se, che i frequentatori dei portici sono liberi di leggere ciò che reputano interessante, oppure di non leggere ciò che ritengono banale o fastidioso.
Mi permetto di richiamare l'attenzione a questa parte del suo post:

……BINASCO E' STATO GIA' NELL'IMMEDIATO DOPOGUERRA UNO DEI PRIMI PAESI DELLA LOMBARDIA E DELL'ITALIA AD ESSERE RAGGIUNTO DAL PROGRAMMA DI ELETTRIFICAZIONE NAZIONALE ABBIAMO DA TEMPO A DISPOSIZIONE EDICOLA/E RADIO TELEVISIONE/I POSTA BANCHE E MENTI ATTENTE E SVEGLIE…..

Strane considerazioni le sue, visto che fin dall'esordio in queste pagine, lei ha "RIPORTATO ARTICOLI DI GIORNALE, SCRITTI RICAVATI DA PUBBLICAZIONI INTERNET E DA ALTRE FONTI". Debbo forse dedurre che nonostante la redazione abbia ritenuti degni di pubblicazione i nostri scritti, solo i suoi sono degni dell'attenzione e dell'intelligenza del pubblico? Beh, non le pare di peccare leggermente di presunzione?
Veda esimio, se una nota del genere l'avesse fatta un frequentatore che non usa postare stralci di giornale o altro, il discorso non farebbe una piega. Sarebbe una più che legittima libera opinione. Ma fatto da lei questo commento risulta perlomeno "curioso".
Personalmente trovo stucchevole e fastidioso il suo modo di postare commenti con grafica a maiuscoletto, senza punteggiatura e con "X" in sostituzione di "per", ma siccome sono per la libertà di espressione, lo ritengo perfettamente legittimo e non mi permetto di fare stupidi commenti al riguardo.
Consiglio:
Se le capitasse ancora la disgrazia di incappare in un post dello scelleratissimo Catone, passi oltre e si faccia una pinta birra. La sua salute ne trarrà giovamento e camperà cent'anni :-)


Catone il Censore
18 Luglio 2011
X CATONE IL CENSORE
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X FAVORE BASTA !!! VADA A LAVORARE !!! LE RICORDO CHE BINASCO E' STATO GIA' NELL'IMMEDIATO DOPOGUERRA UNO DEI PRIMI PAESI DELLA LOMBARDIA E DELL'ITALIA AD ESSERE RAGGIUNTO DAL PROGRAMMA DI ELETTRIFICAZIONE NAZIONALE ABBIAMO DA TEMPO A DISPOSIZIONE EDICOLA/E RADIO TELEVISIONE/I POSTA BANCHE E MENTI ATTENTE E SVEGLIE INDIRIZZI IL SUO TEMPO MEGLIO O ALTRIMENTI VADA A DORMIRE PRESTO LA SERA P.S. IL SUO NOME E' ... ?
VALERIO PONCINA
18 Luglio 2011
Ricorrenze
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Un mese fa (13 giugno) l’incontro con il sindaco di Cassinetta di Lugagnano, organizzato dalla benemerita Confraternita del Prosecco. In quell’occasione ascoltai con vibrante interesse l’intervento del vicesindaco, nonché assessore all’urbanistica, il quale con stile narrativo coinvolgente tentò di dimostrare ai presenti come anche Binasco fosse un Comune virtuoso, perché virtuosi sono i suoi amministratori. Infatti, dal Parco dei Visconti (ex C3M), all’attuale cantiere di via Marconi, dal complesso residenziale che si estende da via Palestrina fino a via Perosi, alla futura zona residenziale ex SGEA, ecc., Binasco è stato sempre un Comune a crescita zero che già molto prima del sindaco Finiguerra aveva dichiarato stop al consumo di territorio. Sostenne, poi, che i vari Prg e il Pgt sono stati, e sempre saranno, partoriti prendendo spunto dalle più sentite esigenze territoriali della cittadinanza (per cui i Confratelli del Prosecco non devono disperare: un secondo incontro V.A.S. ci sarà, magari convocato per il 15 agosto o per il 24 dicembre). Quell’intervento mi colpì molto, perché sono un appassionato di fantascienza e le cose dell’altro mondo mi affascinano particolarmente: ancora oggi ritengo il racconto del vicesindaco un capolavoro di questo genere letterario, secondo solo all’impareggiabile “2001: Odissea nello spazio” di Arthur Clarke. Se i nostri amministratori, con l’aiuto dell’ufficio tecnico e della commissione edilizia, coadiuvati da una delle imprese edili che vanno per la maggiore, ne traessero una sceneggiatura, lo si potrebbe proporre a James Cameron per farne un film di grande successo dal titolo “Devastar”.

Pietro Pasquino
18 Luglio 2011
PILLOLA ++
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" Il capitalismo è tornato alle sue forme primitive. E non solo negli Stati Uniti. Il Big Crash deflagrato tre anni fa ha liberato gli istinti peggiori, ha generato un'avidità spaventosa. L'individuo è stato completamente messo da parte, dimenticato. Quello che mi colpisce, oggi, è che la politica non sembra più in grado di gestire la crisi ".

Paul Auster --- 6 giugno 2011
Burlando quais furioso
17 Luglio 2011
Hitler-Berlusconi e il botto finale
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Comparso su un Blog Sabato 11 Giugno 2011

Dallo scritto di C.G.Jung "Opera 10** "Dopo la catastrofe".

La totale cecità nei confronti del proprio carattere, l’incensamento e la giustificazione autoerotici di sé stessi, la denigrazione e la terrorizzazione del prossimo, la falsificazione menzognera della realtà, il cercare di “far colpo” e di imporsi sugli altri, il bluffare e imbrogliare le carte, si trovano tutti in quell’uomo che fu diagnosticato clinicamente come isterico e che un bizzarro destino rese per dodici anni il capo politico della Germania.
La diagnosi più esatta per Hitler (Berlusconi) sarebbe stata quella di pseudologia phantastica, ossia quella forma di isteria caratterizzata dalla capacità di prestar fede alle proprie bugie. Di solito succede che simili individui abbiano per qualche tempo uno strepitoso successo e che siano perciò socialmente pericolosi.
Le sue mosse erano tutte artefatte, frutto di un cervello isterico che bada solo ad impressionare gli altri. In pubblico egli si comportava come uno che vivesse già nella sua biografia.
Da queste impressioni avevo allora (1937) concluso che la catastrofe finale sarebbe dovuta essere molto più ingente e cruenta di quanto non avessi supposto fino a quel momento.
Una nazione intera si assiepava nel circo per assistere alla propria distruzione, incontrando al suo interno solo una resistenza molto ridotta e in ogni caso inefficace.
L’esplosione di istinti di massa, (che portarono alla guerra), fu sintomatica di un movimento compensatorio dell’inconscio, movimento che fu reso possibile dal fatto che la coscienza della gente si era allontanata troppo dalle leggi naturali che regolano l’esistenza umana. In seguito al processo di industrializzazione, larghi strati della popolazione si trovarono sradicati e ammassati in grossi centri urbani. Questa nuova forma di esistenza, con la psicologia di massa che ne deriva e la relativa dipendenza dei gruppi sociali dalle oscillazioni dei mercati e dei salari, produsse un tipo di individuo instabile, insicuro e suggestionabile. Dopo essersi reso conto chela sua vita dipendeva da direzioni commerciali e capitani d’industria, egli (Berlusconi) presuppose, a torto o a ragione, che costoro si lasciassero guidare soprattutto da interessi finanziari. Egli (Berlusconi) sapeva bene, che per quanto potesse lavorare, ad ogni istante poteva cadere vittima di mutamenti economici che sfuggivano completamente al suo controllo. Dunque, non v’era assolutamente nulla su cui poter fare affidamento. Inoltre il sistema di educazione morale e politica prevalente allora in Germania aveva fatto del suo meglio per permeare ogni individuo di uno spirito di ottusa obbedienza, per instillare la fiducia che ogni cosa desiderabile dovesse venire dallo Stato. Non v’è da meravigliarsi dunque che la Germania sia caduta vittima della psicologia di massa, sebbene essa non sia affatto l’unica nazione minacciata da questo pericoloso germe patogeno.
La sensazione dell’individuo di essere debole, anzi inesistente venne così compensata da desideri di potere sino ad allora sconosciuti. Fu la rivolta dei diseredati, l’insaziabile avidità dei nullatenenti.
La valanga continuò così ad avanzare e produsse il Fuhrer (Berlusconi), che fu scelto quale strumento adatto a portare a compimento la rovina della nazione.
Hitler (Berlusconi) fu l’esponente di un “ordine nuovo” e questo è il vero motivo per cui ogni tedesco si lasciò abbindolare da lui. I tedeschi volevano ordine, ma commisero il fatale errore di eleggere a loro guida la vittima principale del disordine e dell’avidità incontrollata. Egli (Berlusconi) costituiva la più stupefacente incarnazione di ogni forma di inferiorità umana. 
Nell’inferiorità psichica trova origine la psicologia del prestigio propria dell’isterico, ossia il voler “far colpo”, l’esibire i propri meriti e il ribadirli con insistenza, la mai saziata brama di riconoscimenti, di ammirazione e di conferme, il bisogno di essere amato. Da questa insicurezza nascono anche la millanteria, la presunzione, l’arroganza, la sfrontatezza.

….////.….

E quale potrebbe essere il botto per l'Italia del 2011? C'è chi pensa ad un colpo di stato o qualcosa di simile, ma per questo bisognerebbe vedere da che parte sono le forze armate, e questo lo sapremo a fatto avvenuto.  Il paese al momento non è governato e non vi sono alternative convincenti, questo vuoto di potere da qualcuno dovrà pur essere colmato.

El Condor
17 Luglio 2011
Ecco gli angeli della monnezza....
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http://www.repubblica.it/cronaca/2011/07/17/news/ecco_gli_angeli_della_monnezza_ora_basta_napoli_la_puliamo_noi-19225103/?ref=HREC1-2

"Ora basta, Napoli la puliamo noi"
si mobilitano i cittadini. Con scope e palette raccolgono rifiuti nelle piazze. E parte il riciclaggio "fai-da-te". Ogni 10 giorni i ragazzi si autoconvocano su Facebook e scelgono una piazza cittadina da ripulire
di CONCHITA SANNINONAPOLI - Hanno messo le braccia al posto delle parole.

NAPOLI - La cura diventa ripartire dal basso. Pulire prima una strada, poi una piazza, poi un'altra. Tirare via le erbacce dagli interstizi insieme alle carte dai marciapiedi. Ridarsi appuntamento e fare un altro pezzo di "pulizia". Da soli. "Senza partiti, senza padroni".(…)
Un'idea forte dietro la quale c'è la tenacia di un anziano libraio, Rino De Martino, custode ormai di Piazza del Plebiscito abbandonata. E, dopo, l'intuizione di una 27enne, Emiliana Pellone, che dal suo blog, il 4 giugno lancia un appello: "Facciamolo noi, facciamo piazza pulita". "Credo che ce la possiamo fare, solo se ci impegniamo tutti in prima persona".
È nato così, in Rete, il fenomeno "CleaNap". In 28 giorni, i primi 2800 iscritti. Poi, dopo le prime operazioni di decoro collettive, la pagina viaggia al ritmo di cento iscritti al giorno.(…)
Capita, proprio in mezzo alle stagioni dell'emergenza cronica, che si alzi la voce: "Cominciamo da noi".(…) Capita che scendano in piazza giovani e anziani con detersivi e pannopelle. E che mettano le mani, appunto, invece delle parole degli altri.
CleaNap ha trovato sia sulla Rete sia in strada, alleati convinti. I "Friarielli ribelli", squadre di giovani che, con la loro guerrilla gardening, si incaricano di far risorgere le aiuole inaridite e i giardini dimenticati. E poi il libero attivismo di quei cittadini che da soli stanno diffondendo la moda virtuosa di autotassarsi e mettere la compostiera per l'umido in cortile: aiutati dall'intraprendenza di Francesco Emilio Borrelli, ex assessore dei verdi in Provincia. È bastato che si partisse con Aniello Morra, un commercialista del Parco della Madonnina, che ormai offre sul tema consulenza gratuita come fosse un call center. "Scusi, noi siamo 50 famiglie, abbiamo bisogno di quale compostiera, con quali batteri da inserire? E dove si acquista".
Succede che un semplice appello via social network faccia saltare un tappo. E squillare la tromba che istituzioni e palazzi hanno tenuto muta. Il sindaco Luigi de Magistris riflette: "Sono sempre stato convinto che i napoletani siano pronti ad essere il perno di una rivoluzione ambientale che finalmente conduca al superamento della piaga storica dei rifiuti. Del resto senza il contributo dei cittadini e delle cittadine non è possibile alcun miglioramento in tal senso. Per questo apprezzo le tante iniziative spontanee. Hanno un importante valore simbolico, oltre che pratico, e alimentano la speranza di quanto sia possibile un cambiamento ambientale e civico".
On line, la mobilitazione cresce. Senza enfasi, anzi. Chiara Amato scrive: "Basta dire "bravi, vi stimo"". Ma dove sono tutti questi fan, tutti questi sostenitori quando si devono alzare le maniche? Mia madre ha 65 anni e con il colpo della strega è andata a pulire, anche solo per un'ora e mezza". C'è qualcosa di semplice e solenne nell'azione di uscire con una scopa per fare linda la città di tutti. Meno complimenti agli eroi pulitori. E più gente nelle strade, ci vogliono più braccia, più gente che fa".

•••

Forse anche ha Napoli sta cambiando il vento. Speriamo che duri.


Catone il Censore
16 Luglio 2011
PILLOLE
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Più che per carità cristiana o per istinti da crocerossina, il delegato voleva vedere il signor barone ed il suo viziatissimo figliolo per togliersi alcune curiosità. O, meglio, per capire bene tutta la storia.

Dalle sue parti non era raro che, in una banda di tagliagole, un brigante sparasse al capobanda. Di solito, ciò avveniva perché il brigante desiderava diventare il nuovo capo, e certi cambi di consegna tra ladroni non si facevano riunendo il consiglio direttivo e sfiduciando l'amministratore delegato, come capita al giorno d'oggi. Quindi per sparare a qualcuno all'interno dela propria banda c'era sempre un movente valido. ....

Marco MALVALDI (odore di chiuso)
Burlando quais furioso
15 Luglio 2011
Prove tecniche di fine legislatura?
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http://www.repubblica.it/politica/2011/07/15/news/papa_per_bossi_meglio_s_all_arresto-19145747

Via libera all'arresto di Papa. 
La Lega si astiene, Pdl in rivolta.

ROMA -  Sì all'arresto del deputato Pdl Alfredo Papa. Dopo un duro scontro la Giunta per le autorizzazioni concede il via libera chiesto dalla procura di Napoli nell'ambito dell'inchiesta P4. E approva, con i soli 10 voti dell'opposizione,  la proposta presentata dal relatore dell'Idv, dopo il ritiro di quella della maggioranza. La Lega si astiene, mentre il Pdl abbandona i lavori prima dello scrutinio.

Carroccio non decisivo.  Una posizione non decisiva, perché davanti all'abbandono dei deputati Pdl il numero legale sarebbe stato comunque garantito dalle opposizioni.

Bossi. In mattinata era stato Umberto Bossi, davanti alle telecamere di Repubblica.it, che aveva annunciato il sì del Carroccio all'arresto. Poi, in Giunta, la scelta di astenersi.

Lo scontro in Giunta. Nel frattempo si scatenava la battaglia in Giunta. Il Pdl, infatti, puntava al non voto. Non a caso il relatore Francesco Paolo Sisto (Pdl), aveva ritirato temporaneamente" la sua proposta contro l'autorizzazione all'arresto, facendo mancare l'oggetto stessa della votazione, motivando con la necessità di esaminare le 15mila pagine di nuova documentazione consegnate mercoledì da Papa. L'obiettivo era dunque quello di bypassare la giunta e approdare direttamente all'aula e al più rassicurante voto segreto.
Ma le cose sono andate diversamente. L'opposizione ha fatto  quadrato e ha presentato una proposta, favorevole all'arresto, targata Idv. Castagnetti l'ha messa ai voti. I dieci del Pdl non hanno partecipato per protesta contro "la violazione del regolamento". La Lega, invece, si è astenuta.(…) Castagnetti, che ha votato, spiega: "Non c'è nulla da impugnare in quanto ho rispettato il regolamento che attribuisce a me la responsabilità di arrivare ad una decisione.(…) Al fianco di Castagnetti si schiera Gianfranco Fini: "Il suo comportamento è stato ineccepibile".

Catone il Censore
15 Luglio 2011
Why
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Pardonnées ma Reine, je suis français, je ne comprends pas…..
Voulez vous dire…..
"Porquoi nous esquintez-vous le couillons?"

O mon Dieu… ma il est tres facile: Parce qu'il nous plait :-)

René Descartes detto Cartesio
15 Luglio 2011
Why
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Why do you scépp the zebedeis ?
the Queen
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