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| |  | | Vivere in Arrocco Commenta Vedi solo questo argomento
Vivere in arrocco
nello spazio ristretto fra torre e re
che poi
villano che sa di letame
mi inesprimo al cospetto della vita.
E poi tutte quelle parole degli altri.
Regalatemi un po' di chiassoso mutismo che già
questo sole che pare estivo ciarla troppo.
Valvassino mi basta poca
buona terra
pergamena e inchiostro per imbrattare le mie
fantasie.
Spesso quando penso pusillanime
rimbocco il legno della porta di casa.
Di notte gli assedi fanno più paura. F. Malaspina | |  |  | | | |  | | 4/11/2025 BINASCO CINEMA SAN LUIGI Commenta Vedi solo questo argomento
FILM la vita va ' cosi di diego abatantuono ed aldo baglio sabato 8 novembre ore 21.15 buona visione lucio | |  |  | | | |  | | 9 Commenta Vedi solo questo argomento
"La verità è un segreto per pochi"
eppure
ti andrebbe fatto di pensarlo
a vedere come alcuni
bibliotecari
e ambasciatori culturali e
soprattutto direttori di museo
si comportano
sembra quasi che ne abbiano
l'esclusiva
dal modo in cui
se ne vanno in giro scuotendo
il loro elevato capo e
con quell'aria di non essere
mai andati in bagno
o qualcosa del genere
Ma non me la prenderei con loro
se fossi in voi
Dicono che le cose dello spirito è meglio concepirle
in termini astratti
e per di più
girare nei musei mi fa sempre
venir voglia di
"sedermi"
Mi sento sempre parecchio
costipato
a quelle altezze
vertiginose Lawrence Ferlinghetti | |  |  | | | |  | | 7 Commenta Vedi solo questo argomento
Sì
e ce ne stavamo
a Central Park
lanciando monetine nelle fontane
e un arlecchino
arrivò nudo tra
le bambinaie
e le beccò con le dita nel naso
mentre avrebbero invece dovuto
ballare
Lawrence Ferlinghetti | |  |  | | | |  | | L´uomo di alluminio Commenta Vedi solo questo argomento
Sono l'uomo di alluminio.
Così mi chiamano chi non conosce bene la mia lingua.
Riparo cose
finestre e vetri rotti per i bombardamenti.
Riscostruisco infissi e i lucernai.
Dove mi chiamano io vado.
Non ho nazione
non ho un credo politico
non parteggio per nessuno
a me importa solo tenere la gente al caldo d'invero
e al fresco d'estate.
Io lavoro a Tel Aviv
lavoro a Gaza
a Kiev e Mariupol
lavoro a Kharkiv.
Sono l'uomo di alluminio
e così mi chiamano anche i bambini
i pochi che sono rimasti
sporchi in viso e pelle e ossa.
Sono l'uomo di alluminio ...
F. Malaspina | |  |  | | | |  | | Inutile ambizione Commenta Vedi solo questo argomento
Vorrei sentirmi come si sente la terra dopo un temporale
come il risucchio delle rogge che fanno rumore d'orco.
Vorrei sentire su di me lo scalpiccio degli stivali
di un bambino che gioca in una pozzanghera.
Vorrei essere divorato dalla tempesta che spinge e ulula.
Non voglio tutte le stagioni
me ne basta una che mi allaghi mi anneghi
e faccia galleggiare solo le mie cose buone
la mia inutile ambizione. F. Malaspina | |  |  | | | |  | | La Beata Veronica e Papa Leone XIV Commenta Vedi solo questo argomento
“ Il culto della beata Veronica venne approvato il 15 dicembre 1517 con una breve di papa Leone X. Clemente X lo estese, il 6 febbraio 1672, a tutto l'ordine agostiniano, e infine Benedetto XIV, nel gennaio 1749, approvò la pubblicazione nel Martirologio Romano del nome della Beata Veronica, anche senza essere stata canonizzata. Va precisato che l'allora cardinale Prospero Lambertini nel suo De servorum Dei beatificatione et beatorum canonizatione (1734-1738), screditò la fama di santità di Veronica, e la sua canonizzazione non ebbe esito positivo.Tralasciando il giudizio del cardinale Lambertini sulla nostra Beata, ecco un Papa di nome Leone , Leone X, che ne approva il culto, ecco che oggi a distanza di anni abbiamo come Papa un altro Leone,Leone XIV, Agostiniano anch’Egli Figlio spirituale come Veronica di Agostino. E’ lecito sperare che il Beatissimo Padre in una sua prossima visita in quel di Ciel d’Oro dove riposa il Santo di Ippona non possa fare anche una breve sosta in quel di Binasco? E da qui un risveglio sulla figura di Veronica tale da portarLa con l’ausilio di un buon postulatore agli Onori degli Altari proprio durante il Regno dell’attuale Pontefice e sì da poter esclamare: tu Veronica da un Papa Leone Beata, tu Veronica da un Papa Leone Santa? Come prepararne la strada affinché tale auspicabile avvenimento si possa verificare?
graziella morandi | |  |  | | | |  | | Distanze Commenta Vedi solo questo argomento
Salza un dubbio
Quando non leggo e capisco
e il nulla tacita s'erge e non spreca.
Non serve la parola
ma il suono
un'onda d'armonia piega le distanze
che mi dividono dal capire. F. Malaspina | |  |  | | | |  | | Parole Commenta Vedi solo questo argomento
Parole, inerte macerie,
brandelli d'esistenze
disamorate, panorama
del mio paese
ove neppure il gesto
sacrificale più rompe
la immota somiglianza dei giorni,
né le vesti sante coprono
la nudità degli istinti.
E i poeti non hanno più canti
Non un messaggio di gioia,
nessuno una speranza.
David Maria Turoldo | |  |  | | | |  | | Memoria Commenta Vedi solo questo argomento
E' la memoria una distesa
di campi assopiti
e i ricordi in essa
chiomati di nebbia e di sole.
Respira
una pianura
rotta solo
dagli eguali ciuffi di sterpi:
in essa
unico albero verde
la mia serenità. David Maria Turoldo | |  |  | | | |  | | Camminando .... Commenta Vedi solo questo argomento
Arrivai a Milano costeggiando i navigli;
molti disperati popolavano la riva
e nella loro follia parlavano di quiete.
Cercavano di afferrare la mia immagine nelle torbide acque
Prima di cadere e affondare
nel mio fato battesimale.
Il resto era palude, palafitte,
mercanti di ogni tipo,
ricercatori di cornamuse
perse nella notte dei tempi.
Un'aborigena mi prese per mano
portandomi nel suo nido,
la fecondai fino all'ultima covata.
Dandole fino alle ultime forze
mi trovai con le spalle
scagliate su questa terra
pensai fosse la mia tomba,
ma il cielo sparì
mostrandomi la costellazione.
Le campane del duomo
raddoppiavano il loro rintocco
dandomi il benvenuto,
mettendomi nelle tasche le loro leggi
e sulla fronte un marchio. J. Manuel Serantes Cristal | |  |  | | | |  | | Non lo conoscevo Commenta Vedi solo questo argomento
Non lo conoscevo
del resto io non conosco quasi nessuno
ma le parole si conoscono meglio degli uomini
non si sfilacciano come la carne
e rimangono indelebili.
Quelle conosco
e quelle riconosco. F. Malaspina | |  |  | | | |  | | Stelle d´Amore - Liebessterne - Commenta Vedi solo questo argomento
I tuoi occhi aspettano con ansia davanti alla mia vita
come notti che bramano il giorno,
e il sogno opprimente giace su di loro insondato.
Rare stelle fissano la terra,
dal colore del ferro con code di desiderio,
con braccia ardenti cercano l'amore
e toccano nella frescura dell'aria. Else Lasker-Schuler | |  |  | | | |  | | Imperfetti Commenta Vedi solo questo argomento
Siamo solo casse di risonanza del nulla
L'esistere non fa di noi il respiro della vita
ci simula vivi
in tutta la nostra discrepanza
Poi
all'improvviso
credendoci primi - uomini su di un palco
recitiamo soggetti
... imperfetti
F. Malaspina | |  |  | | | |  | | Lezzo Commenta Vedi solo questo argomento
C'è già chi dice che le giornate si stanno allungando
Così le pagine di inutili libri
parole
COSE.
Solo le passioni e la vita si accorciano
pantaloni corti del dolore e scarpe strette
Giorni d'oratorio e fallimenti.
C'è già chi dice che le giornate si stanno allungando
e che si respira un'aria diversa.
Allora da dove arriva tutto questo lezzo? F. Malaspina | |  |  | | | |  | | Sera Commenta Vedi solo questo argomento
Ora al centro della limpida sera,
la luna parla chiaro alla collina.
I campi di grano intonano un semplice concerto,
In gloria del cheto cielo.
Lungo la via, lungo il ritorno degli astri,
I gridi dei bambini
Suonano sulla vuota aria, per oltre un miglio,
Cadono nel nostro orecchio deserto,
Come acqua chiara.
Dicon che il cielo è fatto di cristallo,
Che la luna ridente è una sposa,
Dicon d'amare i pometi e i meli,
Gli alberi, le loro sorelle infiorate,
Che ancora indossano nel fosco crepuscolo
Gli abiti bianchi della prima comunione del mattino.
E dove il fuoco languido del cielo indugia ancora,
Battezzano i pianeti appena giunti
Con parole sboccianti
Sulle vocine, lievi come steli di gigli.
E dove il fuoco languido del cielo indugia ancora,
Riflesso nelle crespe del pioppo,
Un solitario, vigile uccellino
Canta come un'acquata. Thomas MERTON | |  |  | | 
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