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Voci più recentiVoci più vecchie
1 Agosto 2011
Differenziata
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Ooooooooooooooooooooooo
Va bene che è agosto... ma quanto vi scaldate !
Differenziare andando in ferie farebbe bene a tutti.

Rolando Tranquillo
1 Agosto 2011
Crepuscolo.....Binaschino
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C'è uno scambio di vedute sulla gestione dei rifiuti? C'è una diatriba sui marciapiedi? Una contrarietà con i politici locali?
Tranquilli e fate largo:

...Venite pure avanti poeti sgangherati, inutili cantanti di giorni sciagurati,
buffoni che campate di versi senza forza....

Come di consueto in questi casi, ecco comparire sotto i portici l'immancabile partigiano G poeta/pacificatore con la solita poesia soporifero/anestetizzante.


Pensar male.... a volte non si fa peccato.

Volfango che quasi gli girano
1 Agosto 2011
IL DIFENSORE DELLA NUOVA DIFFERENZIATA
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Sarà mica che il difensore della nuva raccolta differenziata sia il regista occulto della manovra???????????????
Ecco perchè gli ha preso fuoco la coda è caro RolandoTTTTTTTTTT
Carlo Tosi
1 Agosto 2011
Crepuscolo californiano
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Sera tarda, luglio, e nessuno in casa.
Nei polmoni verdi del salice, insetti alati e lucciole
macchiano di sangue le fruste e le ali. Aster
blu diventano elettrici sulla siepe.
Cosa avevo in mente?
L'ultimo ronzio d'un pattino si dissolve per la collina di Oak Street.
Lentamente una foglia si stacca da un ramo.
Lenmtamente le mani incrostate dei morti s'agitano dalle loro caverne.
Una fiammella rosata è spenta nella mia bocca.


Charles WRIGHT
1 Agosto 2011
CARO ROLANDO PENSARE NON E' DA TUTTI
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Caro Rolando lo SVEGLIONE CHE TI CELI DIETRO TAL ROLANDO IL TRANQUILLO FENOMENO, dato che l’umido che regolarmente viene diversificato è contenuto molto spesso in contenitori non riciclabili e di diversa foggia e misura, PUZZA PUZZA, dicci dove abiti cosi potremo NOI tutti prodi metterlo nel TUO cassonetto per la TUA felicità.
Pensa molto attentamente usa la cervice se dotato ne sei, prima di dar fiato alle trombe.

Giorgio Bertozzi
1 Agosto 2011
Raccolta... mal pensata
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Caro arguto Rolando Tranquillo, le vaschette di confezione della carne tu dove le metti: nell'umido o nel secco? e Quelle del pesce? E i barattolini vuoti dello iogurt dove li metti? E i cartoni della panna, le confezioni dei formaggi, i cartoni delle passate di pomodoro? Vuoi che te elenchi altri cento di rifiuti che vanno nel secco e che dopo un giorno puzzano? Ma perché, per dirla con Burlando, per difendere l'indifendibile spari consigli di pancia?
L'idea di fare il porta a porta del vetro è ottima, ma compensare i costi con la riduzione della raccolta del secco è quantomeno azzardato. Dove abito io, il cassonetto già oggi è al limite; anche perché, avendoci imposto il Comune a suo tempo di collocarlo sulla strada per comodità sua, viene spesso usato da imbecilli non residenti che si fermano con la macchina e scaricano.
Comunque nessun problema: vorrà dire che quando il cassonetto del secco sarà pieno, piuttosto di gettare i rifiuti nel ticinello (come molti usano fare) passeremo a casa tua, certi che ospiterai la spazzatura di tutti. Tanto, come dici tu, il secco non puzza.

Volfango che quasi gli girano
1 Agosto 2011
Raccolta differenziata
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Caro Giorgio, metti l'umido nella raccolta di Lunedì e Giovedì e vedrai che il secco non puzza più !

Rolando Tranquillo
1 Agosto 2011
Maestri di debito...
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"SOCIALISTA" Il vecchio insulto in voga ai tempi di Tangentopoli torna alla ribalta contro Giulio Tremonti. Da Vittorio Feltri a Piero Ostellino ad Antonio Martino, i custodi della "rivoluzione liberale" Brlusconiana gli rinfacciano i suoi trascorsi nel PSI.
Feltri, ai tempi del "Corriere" , era considerato vicinissimo a Craxi. E Ostellino subentrò alla direzione di Via Solferino con la sponsorizzazione di Craxi. Ma ciò che più stupisce nell'accusa di socialismo a Tremonti, è il silenzio degli altri socialisti che orbitano nelle istituzioni. Berlusconi era talmente craxiano da fare gli spot elettorali per Bettino. I ministri BRUNETTA e SACCONIi erano, come TREMONTI, le teste d'uovo che dettavano la politica economica del PSI. Per non parlare dei craxiani GIANNI LETTA e GIULIANO FERRARA. E di FABRIZIO CICCHITTO, che si divideva tra il PSI e la P2. Nel PCI Giorgio Napolitano, leader dei "migliorasti", spingeva per l'alleanza coi socialisti(…) Per cui suonano un po' curiose tanto le polemiche su Tremonti socialista quanto le lamentazioni per il devastante debito pubblico, perché il debito pubblico non l'ha portato la cicogna. Fino agli anni settanta i conti dell'Italia erano in linea con gli standard europei: il debito nel 1979 era il 60% del Pil. Poi arrivarono i mitici anni ottanta e la voragine cominciò a crescere. Nel 1973 quando Craxi salì a palazzo Chigi, trovò il debito al 70% e quattro ani dopo, quando cadde lo lasciò al 92%, raddoppiato in valore assoluto. Al resto provvidero gli ultimi governi a guida democristiana, che nel 1992 chiusero bottega con il buco al 118%.
Qualcuno provò a lanciare l'allarme, come Spadolini. MA LO STATISTA CRAXI, ATTORNIATO DAI TREMONTI, DAI BTUNETTA E DAI SACCONI, lo zittì sprezzante: "I repubblicani dicono di essere i cani da guardia del rigore. A questi cani noi diciamo: a cuccia!". Oggi, nel paese dell'Amnesia, si vorrebbe tenere insieme tutto: Il rimpianto per i grandi statisti della Prima Repubblica decimati da mani pulite e lo scaricabarile su imprecisati "governi del passato" da incolpare per la "pesante eredità del debito pubblico" senza mai fare nomi e cognomi.
Nel 1984 il relatore della finanziaria del Governo Craxi che avrebbe portato il debito pubblico da 234 a 289 mila miliardi di lire, si chiamava SACCONI. Che non è un omonimo dell'attuale ministro del Welfare: è sempre lui. E nel 1985 il relatore della finanziaria Craxi che avrebbe portato il debito da 289 a 336 mila miliardi di lire, era ancora SACCONI. Poi naturalmente tutti a prendersela con la "PESANTE EREDITA' DEL PASSATO". Senza precisare che quel passato era targato (anche) SACCONI-BRUNETTA-TREMONTI.
Cose che capitano nel Paese che affida la soluzione dei problemi a chi li ha creati.
Tanto l'eredità del debito pubblico la paghiamo noi, non loro. I furetti hanno pure abolito la tassa di successione.

Da un’articolo Marco Travaglio su l’Espresso del 28 Luglio 2011

Catone il Censore
1 Agosto 2011
Pillola....amara
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……Oggi il voto è la fotografia della pancia di una nazione(..). Io penso che debbano votare le teste, non le pance….
.….Un popolo di ignoranti voterà quindi degli ignoranti, poiché sono loro diretta espressione, quando invece non ancora più ignoranti della media del popolo…..

Un plauso per l'ultima PILLOLA di Burlando. Queste parole sono la chiave per capire tutti i mali della democrazia.
E allora come fare? Semplice: Per curare i mali della democrazia occorrono forti dosi di….. DEMOCRAZIA.
Apparente contraddizione, ma non tanto. È necessario far capire ad ogni pancia, che a meno di un metro sopra loro esiste una parte anatomica destinata dal Creatore al pensiero e alla riflessiopne.
Si potrebbe cominciare dal piccolo, dai comuni per esempio. Costruendo momenti di informazione e controinformazione, di PUBBLICO confronto/approfondimento, su quel che succede intorno a noi e nelle stanze dei bottoni.
Forse, se le poche teste pensanti rimaste si rimboccheranno le maniche, forse qualche speranza c'è.


Gianfranco Salvemini
1 Agosto 2011
LA RACCOLTA DIFFERENZIATA
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Il servizio della raccolta differenziata ha subito delle migliorie notevoli, ora ci ritirano a domicilio anche il vetro, però ci lasciano l’immondizia indifferenziata o in differenziabile, quella che puzza dal VENERDI’ al VENERDI’ successivo.
Ora ci terremo in casa o sui balconi o sottocasa immondizia corredata di germi e batteri per una settimana.
Chissà se l’autore di questa strategia l’ha ben ponderata prima di metterla in atto, con tanto di effetti collaterali.
Le elezioni si stanno avvicinando CARI CONCITTADINI, assumiamo quanto più fosforo sia possibile per il giorno fatidico per dare una svolta positiva alla vita di Binasco.
E’ ora di svegliarci.

Giorgio Bertozzi
1 Agosto 2011
PILLOLA
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"La libertà non è un diritto, bensì un dovere, enormemente costrittivo. Questo penso. E non è un dono che si fa a un popolo, ma la condanna alle sue responsabilità".
"In che senso scusi?"
"E' il grande fraintendimento intorno al concetto di democrazia. Democrazia è libertà. Si dice così vero? Bene Hitler fu eletto democraticamente e all'apice del suo potere godeva di un consenso larghissimo, quasi assoluto. E non possiamo nemmeno dire che il popolo non sapeva a cosa stesse andando incontro. Nel Mein Kampf c'era scritto tutto molto prima che fosse realizzato dal nazismo, un programma politico perfettamente delineato. E noi colpevolizzammo soltanto quella particolare classe dirigente, chiedendoci basiti come fosse potuto succedere. E ovunque è ancora così. Voglio stupirti. Per come oggi intendiamo la democrazia, io sono fortemente antidemocratico. Il voto non deve essere un diritto, ma un atto di responsabilità di grande fatica. Oggi si sceglie il più simpatico, il più famoso oppure chi la spara più grossa. Oggi il voto è la fotografia della pancia di una nazione, la radiografia dei suoi intestini. Io penso che debbano votare le teste, non le pance. quindi il diritto al voto deve essere meritocratico, poiché non è un semplice diritto, ma un premio. E' un problema che già si ponevano i filosofi antichi. Dobbiamno fare la cosa giusta o la cosa condivisa? Se qualcuno sa per certo che quella cosa condivisa dalla maggioranza, un guerra piuttosto che una legge razziale, è profondamente sbagliata, ha tutto il diritto di rifiutare la democrazia come metodo di scelta per il suo Paese. La democrazia, per come la intendo io, deve essere associata a educazione, istruzione, cultura, responsabilità. Solo chi ha queste caratteristiche può votare. Oggi succede che, senza queste premesse, la democrazia diventa demagogia, con piccole concessioni al popolo che non esercita controllo sui delegati. (...) L'altro problema della democrazia è che la politica è diventata un gioco al ribasso. Se voti con la pancia, ti scegli il più simile a te, come tuo rappresentante. Chi viene eletto non è quindi la parte più meritoria del popolo, ma quella a lui più simile e rappresentativa. Un popolo di ignoranti voterà quindi degli ignoranti, poiché sono loro diretta espressione, quando invece non ancora più ignoranti della media del popolo, poiché questo magari aiuta a farlo sentire meglio. Se un mediocre ce l'ha fatta, posso farcela anch'io. E' per questo che ormai i contraddittori in tv sono discorsi da bar. La democrazia senza istruzione, credimi, non ha senso ..."

Massimiliano COMPARIN - ICENTO VELI -
Burlando quais furioso
31 Luglio 2011
I NUOVI MARCIAPIEDI IN CENTRO
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Dopo quanto espresso sul sito, ho voluto constatare se fosse vero che un nuovo aborto fosse stato partorito sulle strade binaschine.
Quando si parla di sicurezza stradale, non ci sono mai i soldi, forse solo per quegli sprovveduti che hanno avuto l’ardire di comprare la casetta sulla statale, come disse giovannino, quando avanzano?, siamo forse vicini alle elezioni?, si fanno comunque le cose a metà, strettoie stradali in centro al PAESE allargando da una parte i marciapiedi e di qualche centimetro dall’altra, avremmo potuto risparmiare tanti soldoni, mettendo dei semplici dissuasori, solo DUE , all’ingresso della piazza del paese che rendessero fruibile in sicurezza a tutti i pedoni il centro del paese, e girando il senso di marcia della via che arriva dall’ingresso dell’oratorio, troppo semplice ed economico?
I residenti avrebbero potuto comunque raggiungere le loro residenze, grazie all’aiuto di un semplice telecomando e tutti sarebbero stati felici e contenti.
Mi domando se il regista sia l’autore del progetto del futuro ECOMOSTRO che alloggerà nell’area della attuale stazione degli autobus EX SILA che ad ora non ha dichiarato in maniera chiara ed esaustiva come sarà gestito il servizio trasporti negli interessi dei pendolari.

Carlo Tosi
30 Luglio 2011
Dedicato
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La notte chiude la sua bianca angoscia,
i tormenti hanno fine nella neve
e sussulta il cardo bianco
della gentilezza vitale,
la notte stende una corte di stelle
ai piedi di una vergine ammantata ....

Il vento penetrerà le querce
... Il vento squassa le nostre ombre
su e giu per i pendii,
lungo i parabrezza delle nuvole
dove risuona la catena dell'aldilà.
Ebbene io verrò a cercarti,
madra mia benedetta
su in cima alle colline,
sulle cime tempestose del Sinai,
perchè tu eri la mia legge,
la mia dottrina,
tu sapevi aprire ogni parola
e trovavi dentro il seme.
.........................

Con l'aiuto di Alda Merini, voglio ricordare la professoressa di disegno più dolce e comprensiva che io abbia conosciuto; non saprei esprimere e contraccambiare la profonda gentilezza con la quale accoglieva e trattava i suoi allievi più "dispari" tra i quali il sottoscritto.
Arrivederci proff.

Pietro GANDINI
30 Luglio 2011
Troppo buono....
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Caro Pepin, ti ringrazio per gli auguri e per le belle parole che fanno sempre piacere, tuttavia non credo proprio di essere un fenomeno. Non sono l'unico "attento lettore" della realtà binaschina, spesso altri mi fanno notare cose delle quali non mi accorgo o delle quali non sono a conoscenza. L'unica differenza rispetto a loro, consiste nel fatto che io, grazie a questo sito, non mi faccio scrupoli a dire come la penso. Tutto qua.
Per quanto riguarda un'eventuale entrata in politica ho già detto in passato: Credo proprio di non essere adatto, e poi.... tra un paio di mesi suoneranno i 65.
Binasco non ha certo bisogno di un "Sindaco POST-INPS". Binasco ha bisogno di persone giovani, sensibili ai problemi di "tutti" i cittadini e del nostro territorio, che siano motivate, che non abbiano interessi personali e che non si facciano eleggere per proteggere gli interessi delle lobby locali. Ma sopratutto Binasco ha bisogno di Sindaci che siano trasparenti, aperti al dialogo e al democratico confronto, che accettino le critiche da qualsiasi parte provengano e ne facciano tesoro per il bene di tutti. Sindaci che finalmente si decidano ad utilizzare i referendum comunali prima di fare le grandi scelte che riguardano il futuro del paese. Sindaci, che quando ti mandano a casa un giornalino col bilancio comunale, non si limitino ad esporti una serie di cifre tipo elenco della spesa, ma che ti diano gli strumenti (magari attraverso incontri pubblici), per entrare nelle singole voci e capire se il tuo è un comune virtuoso oppure no.
Un candidato Sindaco del genere, a prescindere dalla casacca indossata, sarebbe già una grande rivoluzione per questo….assurdo bel paese…. Così come sarebbe una mezza rivoluzione, se molti binaschini la smettessero di delegare e cominciassero a "leggere" attentamente quel che gli succede intorno.
Buon estate anche a te e….. famiglia?

Salvemini Gianfranco
29 Luglio 2011
ELOGIO A SALVEMINI....
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CARO SALVEMINI,E' SEMPRE UN PIACERE LEGGERLA E MI CONVINCO SEMPRE PIU' DI QUELLO CHE GIA' HO DETTO,NEI MESI SCORSI.LEI E' UN OTTIMO "LETTORE" DELLA VITA BINASCHINA E UN OTTIMO OSSERVATORE,MI FA MOLTO PIACERE EVERE DEI CONTRADITTORI CON LEI,PERCHE' DALLA SUA ESPERIENZA E "CULTURA" BINASCHINA HO TANTO DA IMPARARE,LEI HA FATTO UNA DESCRIZIONE SPETTACOLARE E MINUZIOSA DEI "GUAI" DI BINASCO E NON MI RESTA CHE COMPLIMENTARMI,SAREBBE COME GIA' LE AVEVO DETTO UNA PEDINA FONDAMENTALE PER LA NOSTRA COMUNITA'.ALLE PROSSIME ELEZIONI,COMUNALI SI CANDIDI A SINDACO,IL MIO VOTO LO AVREBBE SICURAMENTE...GRAZIE E SE POSSO AUGURO A LEI E FAMIGLIA,UNA BUONA ESTATE....
PEPIN LOPEZ
29 Luglio 2011
La scure di pisapia su Atm
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"Sprechi e privilegi inaccettabili"

Da www.repubblica.it
Nel mirino del Comune è finito il cda della municipalizzata dei trasporti, presieduta
da Elio Catania. Che in una nota di dice "stupito e indignato" per le parole del sindaco

La scure del sindaco Giuliano Pisapia si abbatte sui vertici di Atm, l'azienda municipalizzata dei trasporti milanesi, con la revoca dell'intero consiglio di amministrazione della società guidata da Elio Catania (i consiglieri sono Giuseppe Frattini, Piero Ramponi, Francesco Tofoni e Dario Cassinelli). La decisione, ha detto Pisapia, "nasce dalla volontà di cambiare la strategia e migliorare il servizio in futuro e dal fatto che ci sono sprechi e privilegi che non possiamo accettare". (…)

leggi sprechi

La notizia della revoca del cda arriva all'indomani della decisione del presidente di Sogemi, Luigi Predeval, di lasciare la guida della società che gestisce l'Ortomercato. Soltanto due settimane fa il Comune aveva invece decapitato d’imperio il consiglio di amministrazione di Milano Ristorazione, una delle controllate più spesso al centro di polemiche (per i conti) e di critiche per la qualità dei pasti serviti nelle scuole. Il presidente Roberto Predolin — rimosso con tutto il cda — ha annunciato battaglia (non per il mantenimento dell’incarico, ma per la copertura economica dei due anni che mancano alla scadenza del mandato), ma il Comune ha risposto netto: è nelle prerogative di legge riconosciute al sindaco, nei 180 giorni successivi alla sua nomina, cambiare i rappresentanti dell’ente nelle società partecipate. Stesso discorso è stato fatto per l’Aler (con il consigliere Francesco Triscari) e per l’Amat (con l’amministratore unico Adolfo Colombo).

•••

Altro che venticello del cambiamento! Qui…..urla il vento e infuria la bufera!!!!
E bravo castigamatti Pisapia. Mi raccomando, non ci deludere anche tu. Tieni duro e fai sognare i milanesi.

Catone il Censore
29 Luglio 2011
Quando si dice....
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Tremonti: "Una stupidata quella casa
, ci andai perché mi sentivo spiato"

di MASSIMO GIANNINI
"LO RICONOSCO. Ho fatto una stupidata. E di questo mi rammarico e mi assumo tutte le responsabilità. Ma in quella casa non ci sono andato per banale leggerezza. Il fatto è che prima ero in caserma ma non mi sentivo più tranquillo. Nel mio lavoro ero spiato, controllato, pedinato. Per questo ho accettato l'offerta di Milanese...". Finalmente, dopo lunghi giorni di imbarazzi e di silenzi, ecco la versione di Giulio Tremonti, al culmine di un assedio che lo vede all'angolo da un mese, e che rischia di farlo cadere da un giorno all'altro. Non una banale giustificazione "tecnica". Ma una brutale ricostruzione politica che, se autentica, tocca il cuore del sistema di potere berlusconiano.
Il "partito degli onesti" è un grumo di malaffari pubblici e di rancori privati. Un ministro dell'Economia, che ha appena imposto agli italiani una stangata da 48 miliardi di euro, si può pagare l'affitto di casa in nero? In quale altra democrazia occidentale sarebbe pensabile un simile cortocircuito etico e politico? Impensabile, insostenibile.
E infatti Tremonti è nell'occhio del ciclone. Non solo le rivelazioni che si inseguono ogni giorno, dalle carte dell'inchiesta sulla P4 e sull'Enav. Non solo le opposizioni che chiedono conto, rimpallando sul centrodestra una "questione morale" che si vorrebbe invece intestata al solo centrosinistra. Ma anche il "fuoco amico" del Pdl, con Berlusconi che non risparmia i veleni, i suoi "volenterosi carnefici" che si prodigano a mescolarli e i giornali di famiglia che non smettono di inocularli nel circuito politico-mediatico.
Da settimane sulla graticola, Tremonti tenta ora di passare al contrattacco.(…)
"La verità è che, da un certo momento in poi, in albergo o in caserma non ero più tranquillo. Mi sentivo spiato, controllato, in qualche caso persino pedinato...". Eccolo, il "movente" che il ministro alla fine rende pubblico, dopo oltre un mese di tiro al bersaglio contro di lui. Ecco la "bomba", che Tremonti fa esplodere nel nucleo di uno scandalo che non è suo (o almeno non solo suo) ma semmai dell'intero sistema di potere berlusconiano.(…) "il ministro riferisce dell'esistenza di "cordate" nella Guardia di Finanza, che si sono costituite in vista della nomina del prossimo Comandante Generale, precisa come alcuni rappresentanti di quel Corpo siano in stretto contatto con il presidente del Consiglio". (…)

leggi l'articolo completo

•••

Quando si dice…. Il partito degli onesti

Catone il Censore
29 Luglio 2011
Sempre contro? Forse. Ma a che cosa?
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È sacrosanto che non si può essere sempre "contro", in particolare quando un'amministrazione da luogo a lavori pubblici tendenti a migliorare la situazione esistente. A volte certe scelte possono risultare discutibili, a volte meno…. tutto e perfettibile. La perfezione purtroppo non esiste. Tuttavia, io ritengo che i problemi di Binasco non derivino dai marciapiedi più o meno larghi, o più o meno alti, oppure dai manti erbosi più o meno verdi; a mio avviso i problemi del paese derivano dalla mancanza di un progetto "globale" di riassetto urbano che preveda interventi a breve medio e lungo termine. Penso sia un difetto antico, non certamente imputabile solamente a questa amministrazione, ma tant'è. I risultati si sono sotto gli occhi di tutti. L'impressione è che si proceda sempre con interventi spot finalizzati a sistemare il contingente. Fate una prova, girate per le strade di Binasco e guardate a terra:
Tombini di tutti i tipi e tutte le fogge per lo scarico delle acque reflue, per il gas, per l'energia elettrica, per la telefonia… nella maggior parte dei casi collocati in modo apparentemente casuale, nel mezzo della carreggiata a far da buca/inciampo senza giustificazione se non la sistemazione del contingente.
Barriere per piste ciclabili in un primo momento messe a verde, poi via il verde e dentro una miriade di colonnine catarifrangenti, poi via tutti i catarifrangenti e vai di cemento.
Panettoni gialli di tutti i tipi che vanno e vengono per il paese a secondo del bisogno (contingente), Paletti, archi e catenelle di tutte le fogge materiali e colori…..
Molti interventi dovrebbero essere fatti contemporaneamente per avere un senso:
Se faccio una piazza con una struttura da isola pedonale che prevede l'arredo urbano, ma poi vi faccio ancora transitare il traffico e l'arredo urbano non lo installo, la piazza perde di significato.
Se restringo una strada per farne un senso unico perché prevedo di migliorare la viabilità mediante una nuova strada, e la nuova strada non la faccio subito, è molto probabile che il traffico peggiorerà ulteriormente.
Visto come si è proceduto finora, mi riesce difficile pensare che gli interventi "marciapiedi" non stiano seguendo la stessa logica. Questo non vuol dire che i risultati finali saranno necessariamente negativi, potrebbero alla fine essere positivissimi, ma il metodo di sicuro non va.
La cosa che proprio mi rifiuto di credere, è che alcuni allargamenti di marciapiede siano stati pensati per combattere la sosta in doppia fila. Sarebbe ridicolo. Milano insegna: marciapiede largo - doppia fila usando il marciapiede. Non c'è storia: le trasgressioni si combattono a suon di contravvenzioni.
All'amico Pepin credo di poter dire, che la "contrarietà" di molti, non è verso le cose che vengono fatte, ma verso uno "STILE" Amministrativo, che non coltiva relazioni col cittadino e ricerca del consenso; non prevede l'accettazione di critiche e democratico confronto.
Per lo meno, io la penso così.

Gianfranco Salvemini
28 Luglio 2011
non è grave....
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“Non è grave il clamore chiassoso dei violenti, bensì il silenzio spaventoso delle persone oneste.” Martin Luther King
Visto che sono ogni giorno costretta a guidare “la macchina del terzo reich”, in attesa di poter riparare materialmente il danno, difficile che i miei pensieri si tolgano di lì …e allora…..ehi, vi ricordate "Il Giorno", 13 luglio u.s. ? Il vicesindaco, Paolo Frigerio, dichiarava alla stampa: «Deprechiamo tali gesti inaccettabili, che nostro malgrado ci mettono di fronte ad una realtà che forse non vogliamo vedere, considerando il nostro un paese tranquillo, dove tali cose non possono accadere. Siamo persuasi che si tratti più di stupidità che di vero atto antisemita. Tuttavia ciò non toglie che si sono rivelate necessarie ulteriori azioni da parte di questa Amministrazione, in aggiunta all’impegno che ogni anno viene dedicato alle celebrazioni della Giornata della Memoria. Stiamo riflettendo sul modo più opportuno per esprimere solidarietà alla nostra concittadina e contemporaneamente condannare gesti del genere».......
Io oggi, 29 luglio, sto pensando a quanto tempo ha bisogno il governo di Binasco per individuare IL MODO PIU' OPPORTUNO PER ESPRIMERMI SOLIDARIETA'...che magari andrebbe estesa alla mia famiglia.....tralasciando la CONTEMPORANEA CONDANNA DI GESTI DEL GENERE… anche perché qualche Assessore e Sindaco per il paese li ho incrociati, e più di una volta… e, mentre le persone “comuni” non hanno mancato di sottolinearmi in più modi la loro vicinanza e preoccupazione, oltre che attestati simili mi sono pervenuti – con formali ordini del giorno - dalle Amministrazioni Comunali per cui lavoro, da chi governa qui neanche un segno….fatti i debiti distinguo con i Consiglieri ( 5 ) che hanno voluto provvedere personalmente/individualmente… per par condicio, anche i tre consiglieri dell’altra forza di opposizione, sono muti e fermi ( ma mi pare che sia più uno stile consolidato che una posizione nei confronti di quanto è accaduto). Trovo bizzarro che quando esprimo idee o contenuti “irritanti” per l’Amministrazione ( cfr. affaire AAA nei centri estivi) mi viene risposto con un link ad una pagina ufficiale del sito comunale in 48 ore (sul come mi taccio), mentre per una questione di questo peso…..se il peso è compreso…… bene ha scritto sul New York Times Ross Douthat: “ gli estremisti si rafforzano quando un sistema politico fa finta che questi non esistano".
cristina paola miriam rachel gallione
28 Luglio 2011
"Arrestate Mario Borghezio"
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di CARMINE SAVIANO
Le parole dell'eurodeputato leghista sulle posizioni di Andreas Brevik scatenano il dibattito in rete.
"Le sue posizioni sono condivisibili". "Sono cose che pensiamo in molti". "Molte idee sono buone, alcune ottime". Le parole con cui Mario Borghezio ha commentato il memoriale di Andreas Brevik, scatenano polemiche a non finire. E se alle critiche di tutto il mondo politico italiano si aggiunge, in queste ore, una presa di distanza da parte del Carroccio, in rete il caso dell'eurodeputato leghista è tra i più dibattuti.(…)

leggi l'articolo completo

"Arrestate Borghezio".
Su "Il Futurista" (giornale finiamo), è comparso un articolo che spiega le ragioni della "richiesta di arresto".:

….La mia richiesta di arresto del criminale Mario Borghezio non è una battuta. In nulla considero questo politicante leghista diverso da Anders Breivik. Penso sia un soggetto pericoloso, la cui potenzialità a delinquere rappresenti un alto rischio per l’incolumità degli italiani. E non scherzo affatto. Benché faccia più pena che paura, Mario Borghezio va messo in condizione di non nuocere. Va rinchiuso, perciò, in una patria galera.
Ciò, oltre che auspicabile, è possibile. Basterebbe che un magistrato aprisse un fascicolo a suo nome al fine di indagare se vi siano, in questo caso, gli estremi per applicare l’articolo 1 della cosiddetta legge Mancino del giugno 1993, ove si fa riferimento alla punibilità di chi “propaganda idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, ovvero istiga a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi”.
Mario Borghezio si è macchiato di un reato gravissimo, che tra l’altro ci espone come cittadini europei al ludibrio e al disprezzo generale. La fesseria tipicamente italiana per cui un parlamentare possa dire qualsiasi cosa senza rischiare di pagarne le conseguenze è, oltretutto, una leggenda. Il pregiudicato Umberto Bossi, sebbene non possa essere incriminato per nepotismo, è già stato condannato a una multa per vilipendio avendo detto, nel 1997: «Quando vedo il tricolore io m'incazzo. Il tricolore lo uso soltanto per pulirmi il culo». Se in passato si fosse applicata la legge, metà del deprimente apparatnik legaiolo sarebbe andato dietro le sbarre, magari a far gara di rutti o di pernacchie. Si badi bene, lo stesso identico discorso vale per quei criminali che in passato urlarono o scrissero “dieci, cento, mille Nassirya”. La questione non riguarda infatti lo schieramento o l’appartenenza ideologici ma ha a che vedere con il nostro auspicato ingresso nella comunità civile. D’ora in poi chiederemo sempre l’applicazione della legge in materia di istigazione a delinquere. …

Catone il Censore
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