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Voci più recentiVoci più vecchie
4 Febbraio 2012
VESCOVO
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MORTO OGGI POMERIGGIO MONS. VOLTA, VESCOVO DELLA NOSTRA DIOCESI DAL 1986 AL 2003
MIRIAM
4 Febbraio 2012
binasco piu'
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rispondo a CARLO ALBERTO.. ieri sera al centro civico anche un po' di critiche e pochi programmi concreti ma tante belle parole... ma qual'e' il programma concreto di questa lista ?
chi sono i volti che si faranno rappresentanti ?
poi il settimanale SETTEGIORNI sembra indicare come probabile capolista o importante sostenitrice la signora FABBRI.. che sinceramente non e' prorio un volto nuovo... anzi corre voce che sia la transfuga che ha seminato problemi nel PD...
Aspettiamo indicazioni piu' concrete da questo gruppo nuovo !!!!
il dibattito e' aperto...
una cittadina che era presente
4 Febbraio 2012
a Binasco in primavera si vota
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Ieri sera al Centro Civico alla presentazione di Binasco Più si è parlato di politica, delle cose che ci toccano direttamente nella vita di tutti i giorni. Si è parlato del territorio, che non possiamo più permetterci di consumare in cambio di oneri di urbanizzazione usati per far funzionare i servizi, della necessità di nuove idee per superare questo schema, del coinvolgimento del maggior numero di persone per elaborare e condividere le proposte per amministrare Binasco.
Ho visto entusiasmo, energia e voglia di fare.
Mi è sembrato davvero un buon inizio.

carlo alberto minozzi
4 Febbraio 2012
PILLOLA
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Anche il resto del paese è cambiato, nell'offerata al turista: estinte piano piano le pizzerie al taglio, scomparsi per pensionamento del gestore i barrini col bancone di marmo e i tavoli di fòrmica, adesso per tutto il paese sorgono una miriade di locali in franchising. C'è il sandwich bar a km zero, che utilizza solo ed esclusivmente prodotti del territorio, e nonostante questo è capace di offrirti nel menù il boccadillo al pescespada. C'è la gelateria ayurvedica, che offre solo prodotti naturali e quindi, secondo una implicita logica distorta, salutari e benefeci; ci sono persone convinte, evidentemente, che l'oppio non si estragga dal papavero, che veleni come l'atropina e il curaro siano stati sintetizzati in laboratorio e che non avrebbero nessuna obiezione ad una dieta a base di rabarbaro.

Tutti questi locali fanno larghissimo uso della cosiddetta maieutica della fiducia: ovvero, ognuno di questi posti è tappezzato di cartelli nei quali viene svelato al cliente il motivo per cui, di quell'esercizio, ci si piò fidare. Perchè i nostri gelati hanno una consistenza così soda? Perchè non usiamo grassi idrogenati, ma solo ingredienti naturali. Come mai le vostre borsette costano così tanto? Perchè non facciamo uso di lavoro minorile: i nostri arredi e i nostri gadget sono fatti in Cina da operai privi di qualsiasi diritto sindacale, ma rigorosamente maggiorenni. Come mai le tovagliette hanno questo colore strano? Perchè sono fatte di carta igienica riciclata, così hanno un minore impatto sull'ambiente. In questo modo, il cliente è consapevole che il proprio pasto, oltre che genuino e dieteticamente inappuntabile, non ha richiesto l'abbattimento di un singolo albero, e si sente immediatamente più giusto e più buono.

Marco MALVALDI - La carta più alta
Burlando quais furioso
1 Febbraio 2012
Giovedì cinema
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Domani sera quarto film del primo ciclo 2012
"Il ragazzo con la bicicletta" di Jean Pierre e Luc Dardenne"
Festival di Cannes 2011

La critica:
…..Dov'era il padre? Dove sono i padri nelle storie di cronaca e nella vita quotidiana, nei pensieri dei figli e nelle riunioni scolastiche? Assenti, lontani, incapaci di offrire né regole né protezione. Nella carrellata di trame dei film di Cannes, dove la famiglia torna nucleo del mondo, le figure dei padri sono in genere avvilenti. Falliti e acidi come nell'israeliano Footnote di Joseph Cedar, o distratti al limite della demenza come il padre di Kevin, che regala armi al figlioletto visibilmente già assai disturbato. Tutti terrorizzati dalla responsabilità nei confronti dei figli, reali o metaforici, che partono alla loro disperata ricerca…..

Vedi il trailer

Ricordo a tutti che sono ancora in vendita gli abbonamenti e che sono utilizzabili anche per più ingressi contemporaneamente.
L'ingresso e consentito anche pagando il biglietto intero.

Gianfranco Salvemini
31 Gennaio 2012
Domenico Finiguerra Personaggio Ambiente 2011
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Al Sindaco di Cassinetta di Lugagnano, Domenico Finiguerra (che la Confraternita del Prosecco ha ospitato in una serata del giugno scorso), è stato attribuito il premio di Personaggio Ambiente Italia 2011 per il suo costante impegno nei confronti dell'ambiente e del territorio.
"....Vince il fare, vincono le buone idee e le buone pratiche, vince chi non resta indietro e guarda avanti, con quello che c'è e che si può cambiare...."
qui l'articolo completo.

Roberto Gerli /Confraternita del Prosecco
31 Gennaio 2012
Toh!….
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31 Gennaio 2012 - Giornali, Tg…. è l'argomento principale.

TG: "All'erta della protezione civile: Stà arrivando un'ondata di freddo"
Repubblica: "Neve e Temperature polari - il gelo sferza l'Italia"
Corriere: "La settimana più fredda da 27 anni"
Libero: "In italia Gelo siberiano almeno fino al 20 Febbraio"

Toh!….. domani è Febbraio e fa freddo.
Che notizia eccezzionale!!!!

Ma andé a da via i ciapp!!!!

Salvemini Gianfranco
31 Gennaio 2012
Oggi è il 31 gennaio
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San Giovanni Bosco, fondatore degli Oratori ...
Don Bosco trionfa sui giovani.........
Un inchino di devozione e di ringraziamento al coraggio ed alla fede.
Burlando quais furioso
30 Gennaio 2012
D'accordo
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sono in sintionia con TRENO, sarebbe una bella idea creare a fianco della "sospirata" acqua pubblica un luogo dove raccogliere documenti e fotografie relativa il "Gamba de Legn". sono altresì d'accordo con il signor Testa, mi sono sembrate esagerate le polemiche e le critiche su una scelta politica di un segretario di partito, credo abbia questo ruolo il signor Vella nell'ambito dle PD; ma, nel contempo sono contento, ormai da diverse legilature, le scelte della sinistra, dove il signor Vella è capostipite, hanno dato via libera a stepitose vittorie della mia parte politica, la destra. Grazie
ECADUTOGIU LARMANDO
30 Gennaio 2012
Oggi è il 30 gennaio
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... Ma la notte ventosa, la limpida notte che il ricordo sfiorava soltanto, è remota, è un ricordo. Perdura una calma stupita fatta anch'essa di foglie e di nulla. Non resta, di quel tempo di là dai ricordi, che un vago ricordare.
Talvolta ritorna nel giorno, nell'immobile luce del giorno d'estate, quel remoto stupore. ......
Burlando quais furioso
30 Gennaio 2012
SI PUOTREBBE FARE UN MUSEO SUL GAMBA DE LEGN
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ALLA VECCHIA STAZIONE DEL GAMBA DE LEGN SI PUOTREBBE ALLESTIRE UN PICCOLO MUSEO SULLA STORIA DEL GAMBA DE LEGN FACENDO SAPERE AI PIU' PICCOLI LA STORIA DEL TRENO E IN PIU' LA STORIA DI BINASCO CON LE FOTO DI 40 O 50 ANNI FA.
TRENO
30 Gennaio 2012
Árpád Weisz-finalmente l'INTER si ricorda
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Nel Giorno della Memoria, l’Inter ha reso finalmente omaggio, con una targa posata nello stadio di San Siro, a un uomo che fu suo allenatore prima di essere deportato e morire a Auschwitz. Un gesto per non dimenticare l’orrore del nazifascismo e la pavidità di chi non si oppose
Milano 29-01-2012
..........................................
Così scrissi:

Dalla Provincia Pavese del 31-01-2011
Anche questa, a suo modo, è una storia di Shoah. Árpád Weisz era ebreo, di mestiere faceva il giocatore prima e il mister-talentscout poi, ma soprattutto è morto ad Auschwitz nel 1944. Mentre l’Italia firmava le leggi contro gli ebrei era all’apice della sua carriera fra stadi e panchine. Era il 1938 e, mentre il fascismo varava le sue direttive razziali, lui faceva esultare spalti e tifosi. Ha visto morire la moglie e i due figli sotto le torture e le vessazioni naziste, si è spento in uno dei campi di sterminio tristemente più noti. Weisz, ungherese di nascita e un po’ italiano d’azione, è stato un pezzo di storia del nostro pallone. Ha giocato nell’Inter, nel Padova, nella nazionale ungherese. Poi si è messo a scoprire talenti del calibro di Giuseppe Meazza. Di scudetti ne ha vinti tre: uno con l’Inter nel 1929-30, due con il Bologna nel 1935-36 e 1936-37. Di lui si dimenticarono in fretta: era ebreo, doveva andarsene. Da tempo nessuno è stato mai capace di ricordarlo: non l’Inter, non il Bologna, non il calcio italiano, non c’è stato nemmeno un minuto di silenzio in sua memoria. Ricordiamolo almeno oggi: in silenzio e con commozione assieme alla sua famiglia.
- Giuseppe Casarini Binasco
……………………………………………………

Finalmente ( vedi sotra) come riporta un Sito internet l’INTER finalmente il 29-01-2012 Gli ha reso il giusto e doveroso omaggio



giuseppe casarini
30 Gennaio 2012
- The wind of democracy - (democrazia in stand by)
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Ho letto nei giorni scorsi, con un pizzico di amarezza, le critiche ingiuste che molti avventori anonimi del forum rivolgono costantemente a Pino Vella.
L’accusa più fuorviante è che non vi sia stata democrazia nella scelta di aderire alla coalizione e tanto meno nella scelta del candidato sindaco Celestino, oltre quella di aver svenduto il partito a dei “compagni di merende” e “perfetti sconosciuti”. Toni violenti, come si può comprendere, perlopiù urlati nella forma più bieca e contorta che ci possa essere: l’anonimato!
Soprassediamo e passiamo al concreto.
La decisione “anti-democratica” di cui sopra ,è arrivata dopo una serie d’incontri tra il P.D. e i partiti interessati alla coalizione, e a questi incontri non erano mai presenti ,tranne uno (il candidato sindaco piddì che proponeva Vella), gli iscritti più critici rispetto a questa scelta!! Alla luce di ciò appare veramente ingrata,ripeto,l’accusa rivolta a Pino Vella!!
Quest’ultimo non avrebbe mai preso una decisione del genere senza il nulla osta da parte dei vertici provinciali del partito. A tal punto che lo stesso è stato autorizzato a sottoscrivere il documento di ratifica su cui sono state apposte le firme di tutte le parti interessate.
La questione sollevata da alcuni iscritti vorrei descriverla con una metafora che rende perfettamente l’idea : essi hanno deciso di lasciare la ” moglie”, quando però poi la moglie decide di rifarsi una vita per legarsi ad altro compagno ricompaiono, ma non per rimettersi insieme, bensì per impedire alla compagna di rifarsi una vita!
Hai capito gli amici….loro escono di casa sbattendo la porta, vanno fuori a rifarsi un nuovo progetto di vita più conveniente, e la moglie deve sparire dal paese!!
Se l’idea non è chiara aggiungo: è più democratico Vella che accetta serenamente, senza fare polemiche e lanciare accuse, le decisioni legittime dei suoi ex compagni di fare nuove esperienze o questi che gli vogliono impedire un percorso democratico e civile condiviso?
Alla luce di tutto ciò assume il giusto significato la mia frase tanto criticata “….vella è il piddì a Binasco” ; decontestualizzarla ……è da anonimi!!
Torniamo però ai dissidenti. Hanno richiesto, legittimamente, ai loro vertici provinciali, di rivedere l’accordo già condiviso e sottoscritto, per andare ad una conta, mantenendo di fatto il più grande partito di Binasco e i suoi alleati in assoluto stand by: si dovrà decidere a maggioranza se mantenere accesa la fiammella del Piddì, che tanto pervicacemente Vella si ostina ad alimentare, oppure spegnerla con un leggero, rapido ma delicato…… “soffio di vento democratico”.
Saluti.
Gennaro Testa
29 Gennaio 2012
oggi è il 29 gennaio...finalmente!
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Interessante il racconto del sig. Casarini: tenterò di approfondire. Agli altri, tutti gli altri, buonanotte: la memoria che abbiamo, non si sopirà né con voi, né con me.
cristina paola mirian rachel
29 Gennaio 2012
A PROPOSITO
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A proposito: il parroco di Besana Brianza aveva raccontato ai fedeli che sarebbe andato in ritiro spirituale per una settimana e invece sapete dov’era? In crociera sulla Concordia.
L’intercalare preferito di Fra' Salimbene de Adam da Parma (Parma, 9 ottobre 1221 – Montefalcone, 1288), un religioso e storico italiano, frate minore, seguace di Gioacchino da Fiore e autore della Cronica quando riferisce qualche accusa a carico di un politico o d’un prelato, è Ipse viderit!, «Se la vedrà lui!». Siccome ognuno è personalmente responsabile, non c’è posto per ipocrisie, perbenismi, political correctness: nel mondo di Salimbene, come in quello di Dante, si dice pane al pane, vino al vino, e merda alla merda, e non si rispetta nessuno che non se lo sia meritato, nemmeno se è il Papa.
A proposito: il parroco di Besana Brianza cosa ne fara' dei 14.000 euri di rimborso della C.Concordia ?
VALERIO PONCINA
29 Gennaio 2012
Una Famiglia di Ebrei e un medico Binaschino
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Come per gli anni passati suggerisco in occasione della Giornta della Memoria la lettura del libro scritto dal compianto Ing. Guido Weiller:

La Bufera
Sottotitolo: Una famiglia di ebrei milanesi con i partigiani dell'Ossola
Autore: Guido Weiller
Anno di edizione: 2002
Pagine: 221
Illustrato: no
Legatura: brossura
ISBN: 88-8057-153-2
Disponibile: si
Prezzo: 12 € 5 €
Aggiungi al carrelloAugusto Weiller, avvocato milanese, sfollato con la moglie Maria Coen, la figlia Silvana e il figlio Guido nella vicina Binasco, all'indomani dell'8 settembre del '43 ascolta alla radio un discorso di Hitler, e capisce subito quanto sia pericolosa la situazione per gli ebrei. "Bisogna andar via" decide, e in poche ore la famiglia parte, fa perdere le sue tracce. Dopo un paio di settimane si ritrova a Quarna, sopra Domodossola, senza carte annonarie, senza falsi documenti, senza alcun contatto con organizzazioni o singole persone di fiducia cui appoggiarsi. Guido prende contatto con il comandante dei partigiani della zona, il capitano Beltrami: "Siete sotto la mia protezione, salite in formazione con me". E così la famiglia si unisce con diverse mansioni alla "Squadra d'assalto patrioti Vallestrona". Guido, che da poco ha compiuto diciotto anni, prende parte a missioni d'attacco, funge da furiere e riesce a sistemare armi, esplosivi e la radio collegata con gli Alleati. Dopo qualche tempo una massiccia formazione tedesca, oltre duemila uomini, spazza l'intera zona: giorni e notti di marcia, attraversamenti di torrenti gelati, soste di ore e ore nella neve, colpi di moschetto e di mitragliatrice, bombe a mano, colpi di mortaio. Guido si separa dal resto della famiglia, la storia si scinde. Dopo altre marce forzate e interminabili percorsi nella neve, tutti e quattro riescono fortunosamente a varcare la frontiera elvetica: stremati ma vivi, scampati alla "bufera.

Gli Storici locali facciano luce sul nome di chi una volta ancora, come nel passato ai tempi del Ducato di Milano, resero Binasco "Terra ospitale" per gli Ebrei ed in particolare del Medico che a rischio della propria vita aiutò questa Famiglia a raggiungere la salvezza. L'Ing. Weiller non ne menziona il nome dice solo che fu poi ucciso. Da chi? Il Comune si faccia pure parte attiva e gli renda il giusto tributo.

giuseppe casarini
giuseppe casarini
28 Gennaio 2012
oggi è il 28 gennaio...vero..... sospirone di sollievo!
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Tranquilli, ragazzi della Amministrazione, e della cosiddetta società "civile".... anche quest'anno è andata...un a4 in carta patinata a scuola esui tavoli del Comune ( Ecaduto...anche stampare costa, eh), un manifesto "raffazzonato", fra foto reali e scene spilberghiane, sui siti "giusti"...i commenti giusti su facebook.... e via, si pensa ad altro. Sono d'accordo con Yeoshua e con Valerio: essere stati vittime non esclude le personai responsabilità etiche... non esserlo, invece, sì? buona non giornata della memoria.
cristina paola miriam rachel gallione
28 Gennaio 2012
UN MINUTO DEL VOSTRO TEMPO
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Un articolo per un minuto del vostro tempo

LA STAMPA TO - Cultura 27/01/2012 - il giorno della memoria
Ma l'Olocausto non è misura di tutte le cose
Dobbiamo ricordarci che il fatto di essere stati vittime non è sufficiente a conferirci uno status morale
ABRAHAM B. YEHOSHUA
VALERIO PONCINA
27 Gennaio 2012
Studiando le razze ha distrutto il razzismo-Giorgio Israel
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Articolo del Prof. Giorgio Israel meritevole di lettura
..............................................

Ripreso da Informazione Corretta
.....................................




25.01.2012 Luigi Cavalli-Sforza e il fallimento scientifico del concetto di razza nell’uomo
commento di Giorgio Israel

Testata: Il Giornale
Data: 25 gennaio 2012
Pagina: 28
Autore: Giorgio Israel
Titolo: «Studiando le razze ha distrutto il razzismo»



Riportiamo dal GIORNALE di oggi, 25/01/2012, a pag. 28, l'articolo di Giorgio Israel dal titolo "Studiando le razze ha distrutto il razzismo".


Giorgio Israel, Luigi Luca Cavalli-Sforza

Chi si è occupato della storia delle teorie razziali e del razzismo prova riconoscenza nei confronti di Luigi Luca Cavalli-Sforza per aver compiuto un’opera meritoria: aver demolito l’idea che il concetto di razza abbia fondamento scientifico. Non è un’operazione di poco conto, solo che si pensi quanto ancora resiste il pregiudizio che le razze esistono, e anche quello che esistano razze superiori e inferiori, che è poi l’ideologia detta «razzismo». Qualche anno fa, in un pubblico dibattito, fui aggredito da alcune persone, che pure si dichiaravano e ritenevano tutt’altro che retrive, per aver detto che il concetto di razza è inconsistente e che le razze non esistono: mi fu di scudo l’opera di Cavalli-Sforza. L’attaccamento ostinato all’idea di razza si constata tutti i giorni, per esempio quando si «spiega» in termini genetici la maggiore attitudine per una certa attività intellettuale o manuale che avrebbe un certo gruppo umano. Intendiamoci. Cavalli-Sforza è un genetista e la sua escursione nella storia dell’umanità segue percorsi genetici. Ciò fa dire ad alcuni che il suo approccio è ispirato da un materialismo che non intralcia la propensione verso quella che è stata chiamata la « gene-for syndrome », ovvero la pretesa di voler spiegare tutto in termini di geni. I suoi studi sulle connessioni tra geni e lingue potrebbero persino essere considerati come la ripresa di un’idea di uno dei fondatori del razzismo biologico moderno, Vacher de Lapouge. C’è chi sostiene una tesi «aperta» al concetto di razza: dice che esso poteva essere scientificamente fondato, se qualcuno fosse riuscito a stabilire questo fondamento, e non esclude che questa dimostrazione possa ancora essere ottenuta. Sono convinto che la storia delle teorie razziali mostri il loro carattere intrinsecamente ideologico, strutturalmente estraneo alla possibilità di qualsiasi definizione avente carattere oggettivo, nel senso in cui si dice che un concetto è «scientifico». Ma proprio per questo - per l’approccio rigorosamente genetico - lo smantellamento del concetto di razza da parte di Cavalli-Sforza non lascia spazio a chi vorrebbe ancora tener aperta la porta a una sua riconsiderazione in termini scientifici. Egli ha dimostrato che tutti gli stereotipi diffusi su cui si basa la classificazione razziale (colore della pelle, colore e aspetto dei capelli e dei tratti facciali) riflettono differenze superficiali costituitesi in tempi recenti e dovute a fattori climatici o forse alla selezione sessuale, ma che non trovano riscontro nei caratteri genetici. Anzi - questa è la conclusione decisiva - vi è una grande eterogeneità genetica tra individui, quale che sia la popolazione di origine. «Questa variazione - afferma Cavalli-Sforza - è sempre grande in qualsiasi gruppo, sia esso quello di un continente, di una regione, una città o un villaggio, ed è più grande di quella che si trova tra continenti, regioni, città o villaggi». In altri termini, vi può essere più distanza genetica tra due abitanti di un paesino italiano che tra uno di essi e un abitante di un lontano villaggio africano. Di qui la conclusione nettissima: «La purezza della razza è inesistente, impossibile e totalmente indesiderabile». Quanto tempo ci vorrà ancora perché entri nel senso comune quello che Cavalli-Sforza ha definito il «fallimento scientifico del concetto di razza nell’uomo»?



giuseppe casarini
27 Gennaio 2012
Zakhor
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Ringrazio il sig. Casarini, che vedo fa le mie stesse letture. Vogliamo aggiungere l'orripilante articolo di Sallusti sul Giornale di oggi? noi abbiamo Schettino e i tedeschi hanno Auschwitz???? per difendere "l'onore italico?" l'onore italico che ha emenato le leggi razziali, che ha partecipato dal 1943 alle deportazioni? l'onore di quegli italiani che, per assicurarsi una casa più confortevole, deninciavano i vicini alla gestapo? ricordiamoci: a fianco dei giusti, e grazie a D-O ce ne sono stati tanti, in ogni popolo, in ogni nazione ci sono gli Schettino e quelli che si girano dall'altra parte o collaborano......il Sallusti..che fa il giornalista, dicono... riporta una serie di dati fuorvianti e inesatti a sostenere l'estraneità dell'Italia.... bene scrive l'Unione Giovani Ebrei d'Italia quando di lui dice: "compie un assurdo oltraggio al ricordo degli ebrei perseguitati, proprio oggi, nella Giornata della Memoria". Ricorderei a Sallusti che anche fra i Tedeschi c'è chi ha pagato di persona per difendere e nascondere Ebrei, e che ha contrastato con la resistenza il nazismo. Meno sciovinismo e meno insulti, grazie.
Visto il tenore, consiglierei all'Amministrazione Comunale di Binasco ( così attenta e preparata) di invitare Sallusti a tenere una conferenza a tema..... sarebbe l'inizio di una grande amicizia.
cristina paola miriam rachel gallione
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