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22 Febbraio 2013
A voi capre che parlate per dar fiato alla bocca
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E qui il buon Matteo non mi piace più.
Saremo pure vecchi e bacucchi (ma chi l'ha detto poi?), però faccio umilmente presente che "quel muro" fa parte del del patrimonio pubblico. Quindi: niente da dire sul fatto che sia stato concesso. Ma "concesso". Dato in uso dall'autorità competente che amministra il bene comune. Autorità competente che, suppongo, avrà fatto le opportune valutazioni di opportunità.
Quello che non ci sta, è l'atteggiamento arrogante e supponente che stai mostrando in queste righe. Non ti fa onore. Bisogna essere aperti anche alla critica di chi, purtroppo, non ha avuto la fortuna di fare il tuo percorso culturale, e quindi non è in grado di capire.
Un murales è un'opera pubblica, come tale non può essere considerata un fatto privato. Come dicevo in precedenza, rispetto per la comunità vorrebbe, che un'artista ne tenga conto. Che ti piaccia o no, sono veramente problemi nostri. "DI TUTTI". Come cittadino della comunità in cui vivi ne devi tenere conto. Ed è proprio perché non sono fatti privati, ma riguardano il bene comune, non si può pretendere che qualsiasi intervento l'ambiente urbano non rientri in un progetto urbanistico. È proprio la mancanza di progetti urbanistici seri che ha portato alla decadenza ambientale Italiana Binasco compresa. la riprova di quanto sia vero, ce la danno proprio certi murales che hanno trasformato positivamente e ridato vita a zone ridotte uno schifo. Se L'urbanistica e o l'architettura avessero svolto bene il loro compito, creato i giusti equilibri e le giuste armonie, forse di murales non ce ne sarebbe stato il bisogno, o forse ne sarebbero serviti molti meno.
Pensaci e rifletti.
Comunque rinnovo i complimenti per il vostro lavoro e per la vostra disponibilità. A me il murales è piaciuto.

G.S.
22 Febbraio 2013
A voi capre che parlate per dar fiato alla bocca
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Ma vi volete svegliare o no?!?!? Quel muro non è per voi, quel muro non è il progetto di riqualificazione, quel muro è un muro che ci è stato concesso a noi e tutto a spese nostre, volete fare qualcosa di diverso, sbattetevi,trovate dove volete farlo e con i vostri soldi se il comune vi da il permesso lo fate,perchè non sarete di certo voi vecchi polemici e ignoranti a far cambiare il corso delle cose, quel muro ora c'è e continuerà ad essere disegnato,che vi piace o no,sono solo problemi vostri!
Io vi garantisco che continuerò a disegnare quello che voglio...se volete qualcos'altro mi pagate e ve lo faccio!
Matteo
22 Febbraio 2013
Finalmente
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Finalmente 4 manifesti elettorali seri e ben visibili.
Saluti
Walter Pellegrin
22 Febbraio 2013
Ponte di via Roma
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E' una bella proposta. Anziché imbrattare con inutili e brutte figure e colori, proporrei una esteica muraria con copertura in legno; il Tek è adattisimo, indubbiamente legno chiaro.

Burlando quais furioso - nobile
21 Febbraio 2013
IDV indicazione di voto
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Il gruppo Italia dei Valori di zona (Casarile, Binasco, Noviglio), oltre a ricordare che in Regione Lombardia IdV sarà presente con il proprio simbolo, esprime la sua indicazione di preferenza nel candidato consigliere ZAMPONI

Christian Giancola
referente IdV di zona
Christian Giancola
21 Febbraio 2013
Ponte di via Roma
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Preso da un'articolo di qualche anno fa

....Vittorio Sgarbi, neoassessore alla Cultura del Comune di Milano, ancora una volta va controcorrente, ed è arrivato qui, di fronte al Leoncavallo, per difendere questi artisti e queste opere perchè "qui c’è un valore artistico che fra 50 anni non dovrà essere perduto". Forse non tutti sanno chi sono Jean-Antoine Watteau (1684-1721) e Gian Pietro Lucini, il primo uno fra i più geniali e innovativi pittori del primo Settecento francese, il secondo un precursore delle "Nuove avanguardie". E forse nessuno sa cosa li accomuna. Il caso vuole, ma forse non è un caso, che le vie milanesi che li ricordano si incrontrino qui, in zona Greco, e che i muri che delimitano il centro sociale ne portino le targhe. Solo che quei muri anonimi di una periferia milanese sono diventati la tela di un "graffittaro", emblema di un’arte contemporanea da tramandare ai posteri. Almeno questa è la proposta di Sgarbi che proprio da qui, uno dei luoghi dove la nuova creatività si manifesta, risponde a Giorgio Armani che da Londra aveva lanciato la sua invettiva copntro i writer. "Fosse per me li jetterei tutti in galera", aveva tuonato lo stilista. Così l’assessore Sgarbi, che ha creato un progetto stabile per i writer milanesi, che saranno protagonisti della giornata del Contemporaneo il 14 ottobrei.....

Vittorio Sgarbi, personaggio controverso, a tratti maleducato e aggressivo, politicamente di destra. Ha scritto queste cose dopo una visita la centro sociale Leoncavallo di Milano. Di lui si potrà dire tutto il male possibile. Ma una cosa gli è riconosciuta da tutto il mondo accademico: È uno dei più grandi critici e storici dell'arte esistenti.

Considerazione personale:

Ci sono situazioni dove una semplice mano di bianco può risolvere e altre dove un murales può peggiorare l'ambiente. Per questo alla base di tutto è necessario un buon progetto di riqualificazione dal quale partire. Ma quando si parla di murales, bisogna anche tener conto delle aspettative e della cultura dei residenti, pur senza tarpare le ali alla libertà di espressione degli artisti. In fondo, quello che noi oggi chiamiamo murales altro non è che la versione moderna degli antichi affreschi, che avevano la funzione di raccontare la storia, la spiritualità e gli eventi dell'umanità e attraverso immagini. Penso a Michelangelo e alla cappella Sistina, a Diego Ravera o a David Alfaro Siqueiros che hanno dipinto la rivoluzione messicana. Penso a Picasso e al suo Guernica. Insomma qualsiasi murales, qualsiasi opera pittorica deve avere anche una funzione sociale, ma senza dimenticare che siamo figli del secolo dell'astrattismo e dell'informale, della velocità e della trasgressione. Siamo figli del secolo che ha visto la nascita di nuovi linguaggi espressivi e l'uso di nuovi materiali. I giovani che fanno murales secondo me ne sono la sintesi: Colori in bombolette spray, tempi di esecuzione rapidissimi, lavoro non finalizzato al commercio, risultato a beneficio di tutti.
Scopo del loro lavoro è esprimere liberamente il loro pensiero, ma visto che la loro opera ha un forte impatto sull'ambiente urbano, è giusto che il loro fare nasca da seri progetti che siano presentati, valutati e autorizzati dalle autorità competenti. Competenti in tutti i sensi ovviamente.
Il parere di chi si permette di bollare tutto come "imbrattare" senza darne motivazione sul piano artistico, non è da prendere in considerazione.

G.S.
21 Febbraio 2013
Ponte di via Roma
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Beh ma tutti bravi a parlare qua, peccato che quando c'è da tirare fuori i soldi tutti a nascondersi, tuti a dire paga il comune, peccato che quel muro è stato decorato tutto a spese nostre il comune ci ha solo concesso come altri comuni fanno per i loro abitanti, un muro su cui poterci esprimere a nostro piacimento e assolutamente senza fare cose offensive per qualcuno.
Quello che è stato fatto è prima di tutto per nostro piacere e dopo per piacere nei confronti di chi realmente apprezza, quindi se siete tanto bravi a parlare fare e disfare, provate voi a farvi sentire dopo anni di richieste, provate a organizzare qualcosa di tasca vostra che possa abbellire e non recare danno a nessuno, perché qua non si parla di danni ne imbrattamenti ( per gli ignoranti ) si parla di persone che fanno qualcosa per loro e le persone di binasco, può piacere o no i certo quello che avete detto è un enorme idiozia!
Matteo
21 Febbraio 2013
Ponte di via Roma
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Sono d'accordo anche io che non ci si può mettere a imbrattare i muri del paese senza consultare la cittadinanza. Ci vorrebbe una commissione che girasse casa per casa a sentire cosa ne pensiamo.
Maria
Maria T.
21 Febbraio 2013
Ponte di via Roma
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Certo se spetum ti, piturum nanca la ghesa, la imbiancum.
Come? Come? Come?
Una bela man da bianc e tutt a post.
Però anche in questo caso, per una mano di bianco, sarebbe utile fare un concorso per imbianchini, con regole ferree tra cui l'indicazione del bianco da applicare. Però l'é vera, bisogna coinvolgere le scuole ... bela idea; ma dopu, se pituren tutt el paes in due metum el bianc...
Ciau (:::::)

Giovannina del Perseghetto
21 Febbraio 2013
Ponte di via Roma
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Ma come ?
Viene 'decorato' un ponte di una via principale e su che base è stato dato il compito ?
Sono state coinvolte scuole ?
E' stato fatto un concorso ed il vincitore ha avuto il diritto di procedere ?
Sono stati visti dei bozzetti ? Da chi ?
Se c'è un piano per 'decorare' il paese perchè non viene condiviso con la cittadinanza ? Ci troveremo muri dipinti qua e là ?

E poi, a ben vedere, dove sta certificato che un murales riqualifica una zona ? Magari una bella mano di colore riqualifica meglio.

:-(
21 Febbraio 2013

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Perchè ancora è in fase di idealizzazione il mio progetto, sto aspettando dei permessi per potermi muovere...però parlo solo di uno.
Sinceramente non conosco altri che si stanno interessando ( purtroppo )
Matteo
21 Febbraio 2013

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Ottimo Matteo e complimenti! Però forse mi è sfuggito qualcosa, perché non mi risultano ad oggi progetti comunali di riqualificazione urbana. Tanto per capirci meglio: Progetti che tengano conto della globalità dei problemi, che vanno dai rapporti fra le architetture degli edifici e l'ambiente, all'arredo urbano, alla riqualificazione del colore e del verde, compresa la riqualificazione di spazi degradati e anonimi con interventi pittorici e murales.
Chiederò informazioni alla nuova giunta. Intanto ancora complimenti per il vostro lavoro e per la vostra disponibilità.
G.S.
21 Febbraio 2013

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Ciao, il ponte di via roma è solo l'inizio e per dire è stata una prova!
A breve si farà sull'altro lato una produzione ancora più curata e ci sono progetti ( per rispondere a g.s. ) per riqualificare zone veramente deprimenti.
Tutto questo è stato reso possibile dalla Lucia Rognoni, è grazie a lei se siamo riusciti a portare un po di colore.

Matteo
20 Febbraio 2013
Ponte di via Roma
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Esimio Signor Valerio Poncina.
Certamente per parlare di pittura non é obbligatorio essere pittori: ma i colori sono colori e Lei da buon juventino vede solo bianco e nero.
Poi, perché ha scritto Torinista in minuscolo e juventino in maiuscolo? Non mi sembra corretto, almeno per un senso di cortese compiacimento verso Ormezano.
Un caloroso saluto, da una sua grande estimatrice.
Giovannina del Perseghetto
20 Febbraio 2013
Ponte di via Roma
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Mi sembra che l'argomento murales fosse già stato discusso da tal Matteo, se ricordo bene. Comunque Sara o Matteo, lascio il pensiero, preso in prestito da tal Giampaolo Ormezzano, giornalista e noto tifoso torinista, purtroppo per me Juventino. " Per parlare di calcio non occorre essere stato calciatore, come per parlare di ippica non aiuta esser stato cavallo."
VALERIO PONCINA
20 Febbraio 2013
Ponte di via Roma
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Adesso sì! Mi piace - poco aperta alle novità - questo é vero, noi (antichi d'età) molte volte siamo poco aperti alle novità. Ma questo non é una novità,
gli anziani si sa' sono conservatori e si adagiano spesso su quello che nella loro vita è diventato classico. grazie per le tue epistole, sono la freschezza di questo "portico".
salutissimi di cuore
Giovannina del Perseghetto
20 Febbraio 2013
Ponte di via Roma
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Ho dimenticato il punto fondamentale del mio commento, cioè che se
Una persona non conosce non può dire è brutto, ok che sono soggetivi i gusti ma io piuttosto hè dire quello non è bello preferisco tenermelo per me istruirmi e dopo dare un giudizio spiegando il motivo non basta dire è brutto, così facendo sempre a mio parere fai solo la figura di una persona poco aperta alle novita
Sara
20 Febbraio 2013
Ponte di via Roma
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Ha ragione Sara: "L'arte non può essere brutta" però…deve essere arte. E qui cominciano i problemi. Per essere definita tale, un'opera d'arte deve avere dei contenuti. Che siano intimistici, sociali, universali, ironici, drammatici o solo emozionali non importa: Conta che i contenuti ci siano e che la forma espressiva scelta sia coerente.
In assenza di contenuti significativi resta solo l'estetica, il bello o il brutto. Ma bello o brutto non bastano. Al massimo possono qualificare una buona opera d'artigianato. Non l'opera d'arte.
Ci sono opere come la Cappella Sistina e opere fatte di pochi segni e quattro colori che sono opere sublimi. Ci sono lavori fatti da Wrighter sui muri e sui vagoni delle metropolitane che sono spazzatura, e altri che sono degli autentici capolavori che hanno riqualificato e dato un senso all'ambiente.
Non si può mai dire. Ho visto murales bellissimi dal punto di vista estetico ma che non erano arte. Ne ho visti altri dalla forma espressiva più acerba ma fortemente comunicativi. Quelli di via Roma non li ho ancora visti e li andrò a vedere sicuramente. Non so quanto vi ritroverò di quanto detto, però credo giusto ringraziare i ragazzi che hanno dedicato tempo e passione al loro lavoro, e ringraziare chi li ha autorizzati a fare un intervento di riqualificazione urbana per Binasco, che ne ha veramente bisogno. Solo un consiglio:
Evitare interventi spot, ma programmare interventi che stiano all'interno di un serio progetto di riqualificazione generale del paese.
G.S.
20 Febbraio 2013
Ponte di via Roma
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Qui siamo in totale disaccordo, l'arte non è competizione. L'arte è espresisone unica dell'uomo, o meglio della persona che esprime arte.
Perciò un "critico" non deve essere per forza un artista che guarda e fa meglio ciò che ha fatto un altro artista. E il lavoro d'arte può piacere o non piacere, può essere significativo o non esserlo e non dare nulla, soprattutto i lavori d'Arte visisva, come i quadri, i murales, le sculture o altro entrano in questa ottica "critica" perché hanno un impatto diretto al "primo sguardo"; e la "critica" su un lavoro d'arte può essere più o meno intelligente, ma non può esimersi dal diritto di esprimersi.
Salutissimi con sincero affetto
Giovannina del Perseghetto
20 Febbraio 2013
Ponte di via Roma
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L'arte non può essere brutta e non può non piacere e parlo di qualsiasi arte senza arte non esisterebbe nulla, io sono dell'idea che uno può giudicare soltanto dall'istante che riesce a ripetere e rifare al meglio quello che sta giudicando se no sono soltanto parole al vento
Sara
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