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21 Dicembre 2011
IL RAPPRESENTANTE DEL PD FIRMA LA CARTA DI IMPEGNO CONTRO LE MAFIE
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Si è concluso il 3 Dicembre con l’incontro dal titolo "Convenienza della legalità e buona politica", la seconda edizione del corso per amministratori pubblici della Provincia di Milano organizzato dal Partito Democratico Area Metropolitana, il gruppo di idee e progetti del PD metropolitano, Milano Democratica Contro le Mafie. La collaborazione tecnico-organizzativa è stata affidata all’associazione Avviso Pubblico "Enti Locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie" che ha anche formulato la proposta di un codice etico per gli amministratori locali.

Più di 50 iscritti, amministratori, sindaci e consiglieri comunali, iscritti, coordinatori di circoli e zone, provenienti da comuni diversi: Melzo, Milano, Binasco, Bollate, Rosate, Noviglio, Cisliano, Trezzano, Corsico, Magenta, Arese, San Giuliano Milanese, Vittuone, Cormano, Lainate, Sesto San Giovanni e Cornaredo.

Nell'incontro conclusivo gli Amministratori del PD, tra cui Binasco, hanno redatto e firmato "la carta di impegno contro le mafie"

Pino Vella
21 Dicembre 2011
Ancora sul giudicare
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Ci dice Luca Maggio nella sua lunga replica:

....La mia riflessione però voleva far emergere che oggi, nella società in cui viviamo, tutti sono giudici e giudicati, è come se non ne potessimo fare a meno e molto spesso facciamo commenti e considerazioni solo per abitudine, soltanto per criticare (…)
Mi sembra che abbiamo quasi un bisogno di poter classificare le persone subito, non appena le conosciamo, per decidere se sono simili a noi o se possiamo fidarci di loro….

Innanzitutto inviterei Luca a non confondere giudizio/condanna col pettegolezzo da sottoportico di bassa lega. È una pratica vecchia come il mondo che lascia il tempo che trova. Dopodiché, senza addentrarci nei meccanismi della comunicazione verbale e corporea, che ci porterebbero troppo lontano, dobbiamo considerare che quasi sempre le persone tendono a dare una "rappresentazione di sè". Tutti, più o meno consciamente, indossiamo una maschera per comunicare al mondo ciò che vorremmo essere e tendiamo a nascondere la nostra vera natura. Logico che da questo punto di vista nessun giudizio potrà mai essere completo e si può sbagliare, perché giocoforza per quello che sta' sotto, ancora nessuno ha inventato la giusta macchina della verità per farlo scoprire completamente. Tuttavia abbiamo il dovere di "giudicare le maschere" laddove queste esprimono volontà, idee o comportamenti che cozzano con l'etica, l'onestà e la morale. Esprimere un giudizio significa accettare o rigettare cose che ci vanno a genio oppure no.
Altra cosa è il giudizio sulle maschere/rappresentazioni/comportamenti delle persone di potere, grande o piccolo che sia. Qui il giudizio delle persone/popolo è indiscutibile sotto tutti i punti di vista. Una persona di potere deve essere sempre e in qualsiasi caso più limpida della moglie di Cesare. Critica e giudizio sono libertà fondamentali che vanno espresse a prescindere dalla conoscenza delle motivazioni (troppe delle quali occulte) che stanno dietro le scelte. Avrei evitato riferimenti al governo Monti. Tutti sanno che è stato chiamato a fare il lavoro sporco e molto discutibile che la classe politica nel suo complesso (dopo averci portato sull'orlo del baratro), per ragioni di puro opportunismo si è rifiutata di fare. Questo, al pensionato da 900€ al mese e alla gran parte del popolo, pur non conoscendo "tutte le motivazioni che stanno dietro" (????) basta e avanza per esprimere giudizi negativi.
Speriamo che Dio ci perdoni e non ci condanni per questo.

Ancora senza firma perché anche oggi mi va così ;-)

Il cospiratore
21 Dicembre 2011
Riflessione natalizia 2
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Da “Il Cospiratore”: … Chi può stabilire quando un giudizio è basato sulle apparenze e quando è basato sulle evidenze? …Difficile che qualcuno possa arrogarsi il diritto di avere il giusto metro di valutazione. L'errore è sempre possibile. E allora che fare? Per paura di sbagliare smettiamo di fare valutazioni/considerazioni/supposizioni? Ci trasformiamo in esseri amorfi ed insensibili e ce ne restiamo chiusi comodi comodi nel nostro guscio?...
… Direi che tutti hanno "l'obbligo morale" di giudicare pur sapendo che si può sbagliare, e al medesimo tempo tutti hanno l'obbligo di accettare il contraddittorio e il dovere di ammettere gli errori di giudizio laddove fossero evidenziati. Ma al contraddittorio si deve avere l'onestà intellettuale di porsi. Non si può accusare qualcuno di "giudicare secondo le apparenze"quando per partito preso si evita il contraddittorio e non si espongono le proprie ragioni…
…Superfluo dire che gli errori possono essere evitati se ci si limita a giudicare sulla base dei fatti e delle evidenze…

Giustissimo, niente da contestare. La mia non voleva essere una provocazione ma soltanto una riflessione (è chiaro che se smettessimo di fare valutazioni restiamo “comodi nel nostro guscio” e aggiungerei anche fuori dalla società stessa). Daccordissimo sul fatto che “tutti hanno l’obbligo di accettare il contraddittorio e il dover ammettere errori di giudizio” qualora evidenziati. La mia riflessione però voleva far emergere che oggi, nella società in cui viviamo, tutti sono giudici e giudicati, è come se non ne potessimo fare a meno e molto spesso facciamo commenti e considerazioni solo per abitudine, soltanto per criticare, ma che non abbiamo alcun diritto di fare, allora prima di parlare a ruota libera dovremmo prima pensare "ma cosa so io della vita di quello?". Perciò prima di mettere in moto la lingua sarebbe bene inserire la chiave nel motore. Oggi il giudizio non è una rarità, ma è diventata la normalità. Mi sembra che abbiamo quasi un bisogno di poter classificare le persone subito, non appena le conosciamo, per decidere se sono simili a noi o se possiamo fidarci di loro. Troppo spesso, forse anche condizionati dai mass-media e dalla politica, abbiamo già noi la soluzione che altri non hanno trovato (se ci pensate è stranissimo!) invece secondo il mio parere prima di giudicare l' operato di una persona bisognerebbe valutare per quali motivi ha dovuto agire in quel modo (la riforma Monti ne è un esempio evidente, giusta o sbagliata che sia!)

“Non giudicate, affinché non siate giudicati”. Con questo non si intende che non ci è lecito dare giudizi sui comportamenti altrui, ne tanto meno che le persone non sino autorizzate ad agire e comportarsi senza “imporre” le loro scelte e criteri morali. Però attenzione: quando il giudizio o il giudicare diventano senza giustificazione, il condannare o il “punire” gratuitamente, non ci sto. Se invece diventano il mettere in questione, il decidere, il provare ecc., a livello costruttivo allora ne possiamo discutere.
Meditiamo:
“Guardatevi dai falsi profeti i quali vengono verso di voi in vesti da pecore, ma dentro son lupi rapaci” (Matteo 7, 15). Bellissima citazione! Noi non potremmo guardarci, o sapere se un profeta sia falso oppure no se noi non esercitassimo la facoltà di giudizio. Per questa ci viene dato un criterio oggettivo: sono i falsi maestri a provocare separazioni e non quelli che protestano contro i loro errori. Spero di essere stato chiaro!
“Non giudicate” (Matteo 7, 1). Questo comando ha a che vedere con il giudizio ipocrita e non è diretto contro coloro che, in amore e sincerità, discernono se un maestro o una dottrina è vera o falsa rispetto alla Parola di Dio. “Non giudicate, affinché non siate giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate, sarete giudicati; e con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi. Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio di tuo fratello, mentre non scorgi la trave che è nell’occhio tuo? O, come potrai tu dire a tuo fratello: “Lascia che io ti tolga dall’occhio la pagliuzza”, mentre la trave è nell’occhio tuo? Ipocrita, togli prima dal tuo occhio la trave, e allora ci vedrai bene per trarre la pagliuzza dall’occhio di tuo fratello” (Matteo 7, 1-5). Quest’ultima citazione della Scrittura ci comanda di giudicare sinceramente: “...allora ci vedrai bene per trarre la pagliuzza dall’occhio di tuo fratello”. Non dobbiamo dimenticare o cercare di evitare il fatto che ci comanda di: “giudicare con un giusto giudizio” e elogia qualcuno dicendogli: “Hai giudicato rettamente” (Luca 7, 43). Dice ad altri: “Non giudicate secondo l’apparenza, ma giudicate secondo giustizia”.
Allora la cosa più utile da fare sarebbe incominciare a giudicare noi stessi. Che cosa avverrebbe se giudicassimo i nostri difetti nello stesso modo con il quale giudichiamo gli altri e se trattassimo gli altri con la stessa disponibilità e tolleranza con la quale giudichiamo noi stessi?

Spero di non essermi dilungato molto, auguro ancora a tutti Voi un sereno natale.


Gianluca maggio
20 Dicembre 2011
Non giudicare mai?
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"Non giudicate secondo le apparenze ma giudicate con giusto giudizio"

Senza entrare nei meandri psicologici che regolano le motivazioni di una persona che "giudica", direi che siamo tutti d'accordo con Maggio. Tuttavia, chi può stabilire quando un giudizio è basato sulle apparenze e quando è basato sulle evidenze?
Chi può dire dove si fermano le apparenze e dove cominciano le evidenze? Difficile che qualcuno possa arrogarsi il diritto di avere il giusto metro di valutazione.
L'errore è sempre possibile.
E allora che fare? Per paura di sbagliare smettiamo di fare valutazioni/considerazioni/supposizioni? Ci trasformiamo in esseri amorfi ed insensibili e ce ne restiamo chiusi comodi comodi nel nostro guscio?
È proprio quello che vorrebbero affaristi e poteri più o meno forti.
Una società non pensante che si astiene dal giudicare è il terreno fertile per sopruso e servaggio infame.
Direi che tutti hanno "l'obbligo morale" di giudicare pur sapendo che si può sbagliare, e al medesimo tempo tutti hanno l'obbligo di accettare il contraddittorio e il dovere di ammettere gli errori di giudizio laddove fossero evidenziati. Ma al contraddittorio si deve avere l'onestà intellettuale di porsi. Non si può accusare qualcuno di "giudicare secondo le apparenze"quando per partito preso si evita il contraddittorio e non si espongono le proprie ragioni.
Questo è da farisei.
Superfluo dire che gli errori possono essere evitati se ci si limita a giudicare sulla base dei fatti e delle evidenze.
Altra cosa sono i processi alle intenzioni (sempre da evitare), ma questi non sono da confondersi con le personali considerazioni/valutazioni/deduzioni.

P.s.: Senza firma perché il sito lo consente, perché si capisce benissimo chi è l'autore e perché oggi mi va così :-)

Il cospiratore
20 Dicembre 2011
grazie
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visto che siamo in vena di cammini poetici, ne passa una anch'io.
molto più vicina, forse, ad vecchie immagini fiabesche, ma che a me
davano una grande pienezza d'animo.
DISEGNO:
"Fosco giorno d'autunno, nevischio.
Un morbido grigio disegno,
tracciato come in un sogno.
I pini han raccolto cotone di cielo
e infilato i fiocchi tra i capelli,
e le betulle tendono i rami sottili
delicatamente, delicatamente ...
Su pozze ghiacciate scrivono gli uccelli
su nuove lavagne.

Olav H. HAUGE
Pietro Gandini
20 Dicembre 2011
Caro Pietro
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Caro Pietro, nessun problema di equilibri temporali, la mia "prenotazione" per il Natale 2013 è molto realista. Dall'ultima eccellente performance "Una malattia chiamata uomo" dell'amico Scapucci, sono passati giusti due anni. Ormai la vostra carburazione si fa sempre più lenta :-)
La bella poesia è di Bertold Brecht, ed è tratta da un libro di autori vari regalatomi da Peppino.
Se l'intento di Brecht fosse quello di riconciliarsi con Dio o il mondo non saprei dire; comunque, tanto per ingolosirti, te ne lascio un'altra tratta dallo stesso libro.

HA PORTATO UNA SPADA

Ha portato una spada
il Signore,
quando è venuto sulla terra.

Oggi
in questo Natale
millenovecentosessantatrè
non si incontra nessuno
che porti una spada
che venda un mantello
per acquistarla:

si vedono solo anime
al mercato degli oggetti,
naufragano
in un'orgia di buoni auguri.

GOFFREDO GUERRA

Gianfranco Salvemini
20 Dicembre 2011
La recessione
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La recessione

Rivedremo calzoni coi rattoppi
rossi tramonti sui borghi
vuoti di macchine
pieni di povera gente che sarà tornata da Torino o dalla Germania
I vecchi saranno padroni dei loro muretti come poltrone di senatori
e i bambini sapranno che la minestra è poca e che cosa significa un pezzo di pane
E la sera sarà più nera della fine del mondo e di notte sentiremo i grilli o i tuoni
e forse qualche giovane tra quei pochi tornati al nido tirerà fuori un mandolino

L’aria saprà di stracci bagnati
tutto sarà lontano
treni e corriere passeranno ogni tanto come in un sogno
E città grandi come mondi saranno piene di gente che va a piedi
con i vestiti grigi
e dentro gli occhi una domanda che non è di soldi ma è solo d’amore
soltanto d’amore

Le piccole fabbriche sul più bello di un prato verde
nella curva di un fiume
nel cuore di un vecchio bosco di querce
crolleranno un poco per sera
muretto per muretto
lamiera per lamiera

E gli antichi palazzi
saranno come montagne di pietra
soli e chiusi com’erano una volta
E la sera sarà più nera della fine del mondo
e di notte sentiremo i grilli o i tuoni
L’aria saprà di stracci bagnati
tutto sarà lontano
treni e corriere passeranno
ogni tanto come in un sogno

E i banditi avranno il viso di una volta
con i capelli corti sul collo
e gli occhi di loro madre pieni del nero delle notti di luna
e saranno armati solo di un coltello

Lo zoccolo del cavallo toccherà la terra leggero come una farfalla
e ricorderà ciò che è stato il silenzio il mondo
e ciò che sarà.
Pier Paolo Pasolini
Giordano Busca
20 Dicembre 2011
poesie e libri di Natale
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Amico Franco, sai benissimio che per mettere in scena o leggere produzioni di Peppino Scapucci, sia Io che gli Zerideltotale non avremmo problemi ne di tempo ne di disponibilità; però mi viene un dubbio sui tuoi equilibrii temporali, come mai nel 2013? Poi, la bella poesia riconciliatrice è di Peppinio Scapucci o di Bertold Brecht? A parte queste inezie, questi dubbi da terza età, auguro a Te e a tutti i naviaganti di Binasco 200 buon Natale e felice anno nuovo (dicitura standard) vi voglio bene (dicitura mia).
un piccolo pensiero, un abbraccio e tanti augiri a Gianluca.

Pietro GANDINI
20 Dicembre 2011
RIFLESSIONE NATALIZIA: Non giudicate mai
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“Quante volte veniamo giudicati noi e giudichiamo gli altri senza sapere realmente i fatti e senza conoscere realmente le sue posizioni al riguardo, il suo agire, la sua sensibilità e i suoi ideali? sempre!!!
Si giudica in base a quello che si crede di sapere dell'altro, solamente guardandolo negli occhi e facendosi un idea, che molto spesso si ferma alla superficialità del corpo e non scende nel profondo dell'animo....
Questo diventa violenza!! diventa voler sapere tutto di una persona quando invece sapere tutte le piccole sfumature, le sensazioni e le emozioni che prova è impossibie!! entrare nel cuore di qualcuno non si puo fare, ma si deve cercare di fare.... e questo lato del giudizio non viene quasi mai preso in considerazione.
Troppe volte si soffre nel venir giudicati, soprattutto da persone che ti davano fiducia... e questo che fa male: sapere che qualcuno ha detto qualcosa in tuo riguardo di cui non aveva la piena conoscenza.. non lo ritengo un metro di giudizio adatto e soprattutto giusto..
E credo che, prima di parlare di qualcuno, bisogna innanzitutto guardare se stessi nel profondo e soprattutto chiedersi se realmente le proprie convinzioni sull'altro siano reali fino in fondo o siano semplicemente voglia di prevalere, di dimostrarsi superiori anche nel regolare un pensiero altrui o soprattutto siano considerare e dare alla forma esterna che ci appare davanti, piuttosto che alla sostanza dell'animo altrui con tutte le sue emozioni profonde, un importanza che non rispecchia l'effettiva realtà”

Un grande uomo disse “Non giudicate secondo le apparenze, ma giudicate con giusto giudizio!” (Gesù di Nazareth, in Vangelo Giovanni).

Auguro a tutti voi BUON NATALE!

GIANLUCA MAGGIO

Gianluca Maggio
19 Dicembre 2011
Poesie per Natale
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Questa mattina una gradita sorpresa. L'associazione La Tenda ha tapezzato i portici con qualche buona poesia e immagini Natalizie. Un modo piacevole e diverso di ricordare il Natale.
Tra i libri regalatimi negli anni settanta dal poeta binaschino Giuseppe Scapucci, ho trovato "Poesie sul Natale" dell'editrice La Locusta. Ne ho scelta una e la dedico a tutti coloro che a causa della crisi economica stanno passando grosse difficoltà.
Con la speranza che per il Natale 2013 l'amico Pietro Gandini e gli amici degli Zerideltotale/Specchi, facciano di questo libro l'oggetto di un recital articolato con musica e immagini. Auguro a tutti loro liete Feste

ALLA VIGILIA DI NATALE

Oggi stiamo seduti, alla vigilia
di Natale, noi, gente misera,
in una gelida stanzetta,
il vento corre fuori, il vento entra.
Vieni, buon Signore Gesù, da noi, volgi lo sguardo:
perché Tu ci sei davvero necessario.

Bertolt Brecht



Salvemini Gianfranco
19 Dicembre 2011
Domanda!
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Ma, il domatore cosa intende per + rispetto e + coerenza?
Poi, verso chi e che cosa?
Su queste pagine
Chi mai ha mancaro di rispetto a qualcuno?
Chi mai non è stato coerente con quanto asserito?
Dammi una ripsota .. amico
Burlando quais furioso
19 Dicembre 2011
Grazie
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Grazie per aver confermato quello che pensavo: Anche i Tarocchi e i domatori non sempre ci mettono la faccia.

Buon Natale a tutti i naviganti
Gianfranco Salvemini - Confraternita del Prosecco
19 Dicembre 2011
Grazie
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Grazie per avere confermato la mia ricerca.

Buone Feste a tutti Binaschini
Walter Pellegrin
18 Dicembre 2011
Per - meno - più
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+ Rispetto
+ Coerenza
- Chiacchiere
- Baffi
- Designer
Il domatore
18 Dicembre 2011
Per - meno - più
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X Binasco
- Rocco
- Tarocco
- Cemento
- Catene
- Meno transenne
- Culturisti
+ Cultura
+ Ambiente
+ Libertà
+ Binasco
+ ..........
S'è ridesto il Leon di Castiglia
18 Dicembre 2011
x Binasco
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X gli Auguri
X Natale
X Vivere
X Sempre
X Favore
X Tutti
X e pum 3 euri al kilu
X ...........

Rocco Tarocco
17 Dicembre 2011
A Valerio
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Ho saputo da voci amiche che Valerio Poncina è stato vittima di un
brutto incidente o infortunio. Non ne so di più. Ma sono sinceramente
preoccupato e vicino a Valerio. Tanti auguri e un abbraccio di profonda
amicizia.

Pietro GANDINI
17 Dicembre 2011
Potëmkin/Potiomkin
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Ahahah... allora la deformazione è pertinente.
Dopo il grande Villaggio, che settimana scorsa è stato dato per morto su Twitter - ma per fortuna è vivissimo - è quasi diventato impossibile parlare della Corazzata senza ironia... ma rimane ancora un gran film, soprattutto se lo si vede al cinema con l'esecuzione dal vivo della musica di Edmund Meisel (come fece qualche anno fa La Verdi all'Auditorium di Milano). PS: Sulla Corazzata c'è anche una canzone di Vecchioni.
Con simpatia.
GIacomo Gatti
17 Dicembre 2011
VERTICALIZZAZIONE SCOLASTICA
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MERCOLEDI ' 21/12/2011 SARA' DISCUSSO IN CONSIGLIO COMUNALE IL TEMA DELLA FUSIONE DEGLI ISTITUTI SCOLASTICI A SEGUITO DELLA MOZIONE PRESENTATA DALL'OPPOSIZIONE. IL CONSIGLIO INIZIA ALLE 19 E IL PUNTO IN OGGETTO SEMBRA ESSERE L'ULTIMO...
I GENITORI VERAMENTE INTERESSATI NON FACCIANO LA RESSA PER ENTRARE COME LA VOLTA SCORSA..... MA SI PROSPETTA UN DIBATTITO INTERESSANTE PER IL FUTURO DEI NOSTRI FIGLI !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
MIRIAM
17 Dicembre 2011
Potiomkin
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Ringrazio Giacomo per la precisazione. Tuttavia penso che il termine Potiomkin si riferisse al mitico film di Fantozzi.
Almeno da parte mia nessuna volontà di deformare il capolavoro di Ejzenstein (chiedo scusa per la mancanza di accenti e affini), prometto che in futuro starò +Più attento e cercherò di essere +Più preciso. ;-)

S'è ridesto il Leon di Castiglia
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