|
 
|  | | Stracci!!! Commenta Vedi solo questo argomento
Uela! Fra cume t'ha sa ciama, tirun no in ball tra ti e al burolando.
Piutosto, visto che t'avor parer sul paes o borgo, dimm un pu:
Al Casell cuem t'là veda?
In lingua italica, lei caro Frate, come vede il casello?
Attendo con fede .-.- Stop giovanninadelperseghetto | |  |  | | |  | | Stracci!!! Commenta Vedi solo questo argomento
Ehhh!!! Caro Vecchio Diavolaccio, io in rima non so ciarlar;
ma tu che Binaschino ti poni, non decidere da quale banda
Burlando vien a calar.
E che tu lo voglia o meno il mio pensiero
attraverso altre menti ti pongo in mano.
E' il tuo pensier che ancor s'aspetta:
che sia tuo diretto o d'altre fonti,
non è il concetto che rifiutiam.
Ma ti vedo fermo e stanco,
dentro vecchi e acidi panni,
il cui tanfo di provocazion
é sentito anche dai santi
At salud ... vecc Diaul burlandoquaisfurioso | |  |  | | |  | | PILLOLA Commenta Vedi solo questo argomento
Per non apparire sciocco dopo, rinuncio ad apparire astuto ora. Lasciami pensare sino a domani, almeno.
Chi non legge a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c'era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l'infinito. Perché la lettura è un'immortalità all'indietro.
Posso leggere la Bibbia, Omero o Dylan Dog per giorni e giorni senza annoiarmi.
- UMBERTO ECO
burlandoquaisfurioso | |  |  | | |  | | Stracci!!! Commenta Vedi solo questo argomento
Aihiaihai Burlandin furbino,
non finger di non esser binaschino
qual tu fosti e sei, pur'anco d'antico pelo.
non rifiutarci il tuo parer con cotanto zelo,
sol per le chiappe parar dal freddo e l'gelo.
Fummo noi che ponemmo l'infernal quesito,
e tu che fai? Corri a nasconderti dietro il dito?
Pur'anco la leggiadra Giuanina,
del Burlandin perderebbe affetto e stima.
Frà Diavolo | |  |  | | |  | | Stracci!!! Commenta Vedi solo questo argomento
Ma, visto che Binaschin non sono .. chiedo a Lei Fra Diavolo, idee e commenti su questo popolo, da Lei poco amato .. o sbaglio?! ... a me par che il furbastro sia Lei ... Su si sbilanci amico del fine settimana ... burlandoquaisfurioso | |  |  | | |  | | Stracci!!! Commenta Vedi solo questo argomento
A Burlàa, non fare il furbino Binaschino come tuo solito.
Sono io che ho chiesto pensieri tuoi sul paese in generale,
Ma tu, come al solito, te la dai a gambe rifugiandoti sulla "non competenza" viaria.
Qualcosa mi dice che sull'argomento sei ferratissimo, ma svicoli a mancina per non pagare dazio.
Birbantello!
Frà Diavolo | |  |  | | |  | | Casello Commenta Vedi solo questo argomento
Ohibo!! dopu tant tribula' e vociare sulle malefatte viabilistiche del Casello di Binasco, ad un mia innocente domanda (vedere post precedente) non c'è più anima viva che vuol commentare la situazione?! Beh a parte il burlando, ma lui cammina a piedi e con il pensiero. Tuti i alter in du' ienn... sparì?!
Come una risposta su Novella 2000.. a domani cari lettori...
ciau giovanninadelperseghetto | |  |  | | |  | | Stracci!!! Commenta Vedi solo questo argomento
Aho! Fra Diavolo, dove hai messo i tuoi stracci di opinione su questo Paese?!!
dobbiamo aspettare il fine settimana o il fine anno? burlandoquaisfurioso | |  |  | | |  | | Casello Commenta Vedi solo questo argomento
Signora Giovannina, io non ho pareri in merito alle strade, visto che viaggio a piedi e con il pensiero; ma aspetterei il parere fondato e logico di Fra Diavolo, colui che conosce lo spirito dei Binaschini. Sempre che abbia tempo di prendere in "mano" le redini del confronto. burlandoquaisfurioso | |  |  | | |  | | PILLOLA Commenta Vedi solo questo argomento
Grazie Fra Diavolo per il suo buon consiglio. Vedrò di mettere qualcosa di mio su queste pagine. Ma da Binaschino educato, aspetto che Lei esprima qualcosa di suo su queste pagine; qualche chicca filosofica o del buon vivere oppure analisi politiche, di cui certo Lei son certo è molto "ferrato". Vorrei, se posso, darle anch'io il mio umile consiglio ... Legga, legga dai testi antichi ai romanzi rosa, Le farà bene all'anima e alla testa .... Ah! non ci metta mesi a messaggiarci le sue chicche.
Bon Ton. burlandoquaisfurioso | |  |  | | |  | | Casello Commenta Vedi solo questo argomento
Vorrei un'opinione, da quanti leggono e scrivono su queste pagine, in merito alla nuova viabilità "fuori casello". Il mio è assai greve, in lingua locale: chi l'e c'al tarlucc ch'el gha vu n'idea inscì ....bela.
grazie giovanninadelperseghetto | |  |  | | |  | | PILLOLA Commenta Vedi solo questo argomento
Calvino, Bulgakov, Carrol...
A Burlà, ma uno straccio di pensiero tuo sul paese dove abiti, proprio mai?
É comodo usare poeti e nomi di prestigio come armi di distrazione di massa.
Non si fa male a nessuno, e non si corre il rischio di scottarsi le chiappe.
Il che, per il binaschino tipo è quasi una specializzazione.
Bon vie
Frà Diavolo | |  |  | | |  | | PILLOLA Commenta Vedi solo questo argomento
-- “Cosa fosse quel poter chiudere gli occhi, perdere coscienza di sé, affondare in un vuoto delle proprie ore, e poi svegliandosi ritrovarsi eguale a prima, a riannodare i fili della propria vita, Agilulfo non lo poteva sapere, e la sua invidia per la facoltà di dormire propria delle persone esistenti era un’invidia vaga, come di qualcosa che non si sa nemmeno concepire.”
- ITALO CALVINO - " Il cavaliere inesistente"
“Io preferisco sedere in basso, quando si sta bassi non è tanto pericoloso cadere.”
- MIKHAIL BULGAKOV "Il Maestro e Margherita"
- "Che strada devo prendere?" chiese.
La risposta fu una domanda:
- "Dove vuoi andare?"
- "Non lo so", rispose Alice.
- "Allora, - disse lo Stregatto - non ha importanza".
* L. CARROLL "Alice nel paese delle meraviglie"
burlandoquaisfurioso | |  |  | | |  | | IL PUGNALE Commenta Vedi solo questo argomento
Ti amo, mio pugnale d'acciaio intarsiato,
Compagno gelido che abbaglia.
Un georgiano per la vendetta ti forgiò,
Un circasso ti affilò per la battaglia.
Una bianca mano a me ti ha donato
In segno di ricordo nella separazione,
E la prima volta non sangue da te colò,
Ma una tersa lacrima-perla di afflizione.
E fissando i neri occhi su di me,
Ricolmi di segreto dolore,
Come il tuo acciaio sul tremulo fuoco,
Erano a volte buio, a volte splendore.
Datomi per compagno, pegno muto d'amore,
Su di te il viandante può contare:
Come te, come te, amico mio d'acciaio,
La mia anima è salda e non potrà cambiare.
1838
Michail Lermontov. La mia casa è sotto la volta celeste
a cura di Paolo Statuti e Antonio Sagredo
| |  |  | | |  | | PILLOLA Commenta Vedi solo questo argomento
“Le bugie sono per natura così feconde, che una ne suole partorir cento.”
"Il mondo è un bel libro, ma poco serve a chi non lo sa leggere.”
- CARLO GOLDONI
burlandoquaisfurioso | |  |  | | |  | | NUVOLE Commenta Vedi solo questo argomento
Nuvole, mie nuvole tremende,
come batte il cuore, rimpianto e mestizia nella terra
nubi, nuvole bianche e silenziose,
vi guardo all'alba con occhi pieni di lacrime
e so che in me l'orgoglio e il desiderio,
la crudeltà e il seme del disprezzo
intrecciano il giaciglio per un sogno morto,
e i colori più belli della mia menzogna
occultarono il vero. Allora abbasso gli occhi
e sento in me il soffio secco e ardente
della bufera. Oh come siete tremende,
custodi del mondo, nuvole! Oh possa
io dormire, e mi abbracci la notte pietosa.
- Czeslaw MILOSZ Peter Gandhainer | |  |  | | |  | | PILLOLA Commenta Vedi solo questo argomento
“'Quando il morto piange, è segno che è in via di guarigione' - disse solennemente il Corvo. 'Mi duole di contraddire il mio illustre amico e collega - soggiunse la civetta, - ma per me, quando il morto piange, è segno che gli dispiace di morire'.”
(...) Il corvo: "A mio credere il burattino è bell'e morto; ma se per disgrazia non fosse morto, allora sarebbe indizio sicuro che è sempre vivo".
- CARLO COLLODI - "PINOCCHIO"
burlandoquaisfurioso | |  |  | | |  | | SOLE d´AUTUNNO Commenta Vedi solo questo argomento
Io amo il sole d'autunno, quando
Tra nuvole e nebbie si fa largo,
E getta un pallido morto raggio
Sull'albero cullato dal vento,
E sull'umida steppa. Io amo il sole,
C'è qualcosa nello sguardo d'addio
Del grande astro tradito; non più freddo
Esso è in sé, ma la natura
E tutto ciò che può sentire e vedere,
Non provano il suo calore; così è
Il cuore: in esso è ancora vivo il fuoco,
Ma la gente un giorno non lo capì,
E da allora negli occhi brillare non deve,
E le guance non sfiorerà in eterno.
Perché di nuovo il cuore sottoporre
A parole di dubbio e allo scherno?
- Michail LERMONTOV
Alojz Gradnik | |  |  | | |  | | Il "Giusto" di Binasco: Il Dr. ANDREA LORIGA Commenta Vedi solo questo argomento
In occasione del Giorno della Memoria ripropongo un mio vecchio scritto già apparso in questa rubrica allo scopo di rinnovare il ricordo della nobile figura del Dr. Andrea Loriga e suggerisco partendo dalle ultime righe di tale scritto di leggere quanto scritto recentemente su di Lui dal Prof. Alberto M.Cuomo in recente libro.
........................................................
Secondo quanto riporta il Mosaico, Bollettino della Comunità Ebraica di Milano:"La comunità di Milano risale all'Ottocento.
In città, infatti, capitale del ducato dei Visconti, prima, e degli Sforza poi, era sempre stato concesso agli ebrei di fermarsi al massimo tre giorni consecutivi per sbrigare i loro affari.
Per questa ragione essi risiedevano in località vicine, come Monza, Abbiategrasso, Melegnano, Lodi, Vigevano, Binasco, e andavano ogni giorno a Milano.
Questo pendolarismo fu possibile fino al 1597, anno in cui furono espulsi." Tale ospitalità confermata anche da una rapida “spigolatura” su internet digitando “Ebrei e Binasco trova poi degna segnalazione negli anni bui delle persecuzioni razziali e della “soluzione finale” nella storia e nelle vicende umane di Augusto Weiller, avvocato milanese, sfollato con la moglie, la figlia e il figlio in questo piccolo paese a metà strada tra Milano e Pavia.
Così, molti anni dopo, ne descrive il ricordo il figlio, ing. Guido nel libro autobiografico “ La bufera. Una famiglia di ebrei milanesi con i partigiani dell'Ossola”-Edz. Giuntina:…." Nel tardo pomeriggio dell'8 settembre, aspettavo, a Binasco che papà, mamma e Silvana arrivassero da Milano"..." Milano era semidistrutta, le strade in cattive condizioni, molto gli "sfollati pendolari"..." Ero uscito dal nostro "monolocale con servizi ed angolo di cottura"..."Ad un certo punto sentii una voce lontana che gridava una frase, ripetendola più e più volte, che all'inizio non capivo. Poi le parole si fecero più chiare " La pace sia con voi! A ripeterla era un contadino, che avanzava, in piedi su un carro a pianale basso trainato da un cavallo al passo, tenendo in mano le redini e facendo gesti larghi con il braccio libero"….”Tre o quattro giorni dopo, non ricordo la data esatta, papà ascoltò alla radio, la piccola radio rimediata, sistemata sul comò, una trasmissione in tedesco. Non ho mai saputo se fosse la voce di Hitler o di uno dei suoi; a trasmissione finita, capendo subito quanto fosse pericolosa la situazione per gli ebrei,spense la radio, e subito dopo il "clic" dichiarò senza alcuna inflessione, con voce piatta:- Bisogna andare via.”
Grazie all’aiuto dell’allora medico condotto di Binasco che con la sua auto e per vie traverse, sfidando vari pericoli, conduce la famiglia Weiller fino a Mortasa ecco che la stessa ,dopo un paio di settimane, si ritrova a Quarna, sopra Domodossola, senza carte annonarie, senza falsi documenti, senza alcun contatto con organizzazioni o singole persone di fiducia cui appoggiarsi. Guido, figlio di Augusto, prende contatto con il comandante dei partigiani di zona, il capitano Beltrami, e così la famiglia si unisce con diverse mansioni alla 'Squadra d'assalto patrioti Vallestrona'.
Guido, che da poco ha compiuto 18 anni, prende parte a missioni d'attacco, funge da furiere e riesce a sistemare ami, esplosivi e la radio collegata con gli Alleati. Dopo qualche tempo una massiccia formazione tedesca, oltre duemila uomini, spazza l'intera zona. Guido si separa dal resto della famiglia, la storia si scinde.
Dopo altre marce forzate e interminabili percorsi nella neve, tutti e quattro i membri della famiglia, riescono fortunosamente a varcare la frontiera elvetica: stremati ma vivi, scampati alla "bufera".
Purtroppo, Guido Weiller nel libro non fa menzione del nome del medico binaschino ma ricorda solo che a distanza di anni gli fu riferito che era stato ucciso in quei tristi anni e non si sa come e da chi. Sembrerà strano ma le mie richieste di notizie e di informazioni non hanno dato finora risultato alcuno sulla identità di questa nobile figura: solo vaghe e generiche supposizioni.
Pertanto un sentito grazie a chi potesse dare utili ed univoche informazioni su questo medico e tale da meritarsi, a mio avviso, il titolo di “giusto”.
.............................................................................
Con riferimento a questo scritto si segnala che dalle ricerche del Prof. Alberto M. Cuomo il medico che aiutò la famiglia Weiller risulta il Dr. Andrea Loriga.
Notizie più dettagliate su questa nobile figura saranno fornite in seguito. Cordiali saluti giuseppe casarini-binasco (MI)
giuseppe g. casarini | |  |  | | 
|
|