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|  | | Il ministro Commenta Vedi solo questo argomento
Ci servirà un ministro del culto
per consegnare alla terra questo corpo pesante.
Ma non scaverà la fossa;
altri più forti e più deboli di lui lo faranno.
E non si strofinerà gli occhi e il naso;
altri più deboli e più forti di lui lo faranno.
Non infornerà dolci e non baderà ai bambini –
ci sono le donne, per questo. Altrimenti,
che ci starebbero a fare in un momento simile
se non facessero queste cose?
No, faremo venire il ministro del culto
per badare alle parole.
Non le deve abbellire,
non le deve dir bene,
non devono nemmeno piacergli
purché accettino di obbedirgli.
Serve il ministro
perché le parole sappiano dove andare.
Immaginale a girare e girare
confuse per il cimitero.
Immaginale a vagare per il mondo
senza mai trovare riposo.
Anne Stevenson | |  |  | | |  | | Preghiera politica Commenta Vedi solo questo argomento
qui, a me, staccandovi da isola di Pèlope
figli vigorosi di Zeus e di Leda
... intimo calore, qui apparite, Càstore
e Polluce!
Voi che spazi di pianeta, oceani
totali percorrete su scatto di cavalli,
lievi custodite noi viventi da glaciale
morte
scalate picchi in scafi, meraviglia d’assi,
e da lontano siete lumi corridori sulle sartie
carichi di chiaro in notte amara
a scafo buio.
ALCEO | |  |  | | |  | | Sporcizia Commenta Vedi solo questo argomento
.... che però può essere diverso .... come possono essere diverse le figure che hanno imbrattato il suolo pubblico. Perché in caso che il cartoncino colorato fosse stato messo sopra il parabrezza di un'autovettura è facile anzi più che probabile che ha gettare al suolo il cartoncino sia stato il proprietario della vettura, cosa che di norma fanno "quasi"tutti .. con
noncuranza e "fastidio" - mi ci metto anch'io
giuandalpacc | |  |  | | |  | | Sporcizia Commenta Vedi solo questo argomento
Se si ha interesse ed impegno, si può risalire al titolare dell'Utenza telefonica che però può essere diverso dall'autore dell'imbrattamento.
In caso vi fosse corrispondenza tra autore e titolare si può procedere con una sanzione tramite l'ex art. --- del Regolamento di Polizia Urbana - per Imbrattamento del suolo Pubblico -
Un tempo era così .. ora non so Cesare B. | |  |  | | |  | | Sporcizia Commenta Vedi solo questo argomento
A ridosso dello scorso fine settimana qualche bravo fenomeno ha pensato bene di andare ad appiccicare delle etichette rosse su tutte le serrande dei negozi del centro e, nel farlo, ha grattato via le etichette che c'erano prima lasciandole tutte per la strada e sporcando ovunque. Essendoci sulle etichette un numero di telefono non è che si può risalire a chi è stato ?
Lindo | |  |  | | |  | | Più che puoi Commenta Vedi solo questo argomento
Se non puoi farla come vuoi, la vita,
sforzati almeno più che puoi
di non prostituirla
nei contatti eccessivi con la gente,
con i gesti eccessivi e le parole.
Non la prostituire col portarla
troppo sovente in giro, con l’esporla
ai commerci e alle pratiche
della dissennatezza quotidiana
finché diventi estranea ed importuna.
Costantino Kavafis | |  |  | | |  | | La grazia Commenta Vedi solo questo argomento
Sarebbe dunque in questo lividore
d’aria la grazia
che fa cadere a fiocchi
gelo candore oblio?
e dove metteresti l’altra grazia
che c’imbratta la faccia
di fiamme e fumo
che ci rammenta d’essere
schiatta di legna da ardere al buon Dio.
Bartolo CATTAFI | |  |  | | |  | | Vento Commenta Vedi solo questo argomento
Le parole
scintillano
nella foresta del sonno
e il loro rumore
di cerbiatte inseguite
agile e schivo
come il vento
parla d'amore
e solitudine:
chi vi ferisce
non ferisce invano,
parole.
Carlos de Oliveira | |  |  | | |  | | Immagine fiabesca Commenta Vedi solo questo argomento
I colpi di caldo -- afferrano --- chi non è Elfo, Gnomo o Fata Turchina ---
afferrano sulla testa --- i forti scapaccioni che il Sole tira --- manca
il respiro e l'ossigeno fatica giungere al cervello --- lasciate che la calma sorniona sfoci in grandiosi pennichelle ---- Il Muto | |  |  | | |  | | Immagine fiabesca Commenta Vedi solo questo argomento
Noi e Voi _ Us and Them _ into the Bria Woods _ dentro il Bosco della Bria
In questa estate senza fine _ In this summer without end -
Gli Elfi, gli Gnomi e le Fate Turchine son dispersi nel più profondo incavo di Baum - l'ALBERO MAGICO _ the elves, gnomes and natvar are dispersed into the deepest recess of Baum - the MAGIC TREE - Aspettiamo con fede il dolce autunno con i suoi caldi colori e le castagne e la polenta e l'atteso gelo di Mister Winter.
Il Sordo | |  |  | | |  | | La menta Commenta Vedi solo questo argomento
II mio privilegio
è respirar erba di menta
a quarant'anni
ora ch'è maggio
sulle rive dei prati
m'abbandono
e lascio a lei cercarmi
in grembo alla mia nonna
all'odor severo
delle sue tasche fonde
di mentini bianchi
e grani neri di rosari
rigirandomi fra l'erba
la guardo in viso
e vedo il sole
tramontar da dov'è nato
m'inginocchio davanti
e rivedo fresca
la mia infanzia
capovolta nell'azzurro
dei suoi occhi
tondi sul trifoglio
Giuseppe SCAPUCCI | |  |  | | |  | | Luglio Commenta Vedi solo questo argomento
Luglio, i merli hanno ormai smesso di cantare.
Sono seduto su una panchina sulla riva di un fiume lento,
sento la lite piena d'odio di due amanti
che non conosco né mai conoscerò.
Gli sportivi sudati corrono per il viale.
Indifferentemente luccica il sole del mattino
sulla scura acqua tranquilla
che è la personificazione della passività.
Un ragazzino porta una busta di plastica
con la sfolgorante scritta Men's Health.
Le anime non s'incontrano quasi mai,
i corpi combattono l'uno con l'altro sotto
la cortina della tenebra.
A notte giunge la pioggia delicata come un haiku.
All'alba balbettano lievi campane.
Finché noi siamo vivi.
Adam Zagajewski | |  |  | | |  | | 83 secondo componimento Commenta Vedi solo questo argomento
Secondo componimento
Non fosse amato il vino in Cielo,
non ci sarebbe la Stella del vino lassù;
non fosse amato il vino in Terra,
non avremmo la Sorgente del vino quaggiù.
Tanto amano il vino il Cielo e la Terra,
che nell'amarlo non si reca offesa al Cielo.
Già sentii che il vino chiaro si paragona al saggio,
inoltre si dice che come il virtuoso è quello torbido.
Saggi e virtuosi già tanto vino hanno bevuto,
quale bisogno avremmo noi di ricercare l'immortalità?
Tre coppe e alla Grande Via mi congiungo,
una brocca e mi unisco alla Natura.
Soltanto del piacere d'esser brillo ho desiderio,
che mai ai sobri ciò sia raccontato.
LI BAI | |  |  | | |  | | Immagine fiabesca Commenta Vedi solo questo argomento
Il dubbio non intristisce, il dubbio ammonisce perché è felicità nell'incertezza.
Vivere senza malinconia, vivere senza più gelosie, vivere portando con te la tua gioventù (SEMPRE), perché la vita è bella la puoi vivere sempre più Il Merlo | |  |  | | |  | | Immagine fiabesca Commenta Vedi solo questo argomento
E' vero che sulla luna ci sono andati per finta?
E' vero che la terra è piatta?
E' vero che c'è la fame nel mondo?
E' vero che la ricchezza dell'uomo ha distrutto molte specie animali?
E' vero che quando moriamo c'è solo il buio?
E' vero che il vero nome di Ulisse è Odisseo?
E' vero che ........
E' vero che ........
E' vero che ........
E' vero che l'unica cosa certa è l'INFINITO?
L'estate è lunga, il caldo avanza .... ognuno cerca con mano stanca di fermar la sua ombra .. che sfugge e manca __---- El Topo | |  |  | | |  | | Primi Astronauti Commenta Vedi solo questo argomento
I primi astronauti sulla Luna,
due anni e due mesi prima di Armstrong,
due anni e due mesi prima di Aldrin,
furono una colonia di batteri,
un gruppo del tipo streptococcus mitis,
giunti con il Surveyor 3
il 20 aprile del ’67,
poche ore prima che ad Atene si avviassero
i cingolati dei colonnelli.
Rimasero due anni e mezzo sulla luna
rannicchiati nella videocamera dello scafo,
là dove li aveva scagliati forse
lo starnuto di un tecnico o di un meccanico
raffreddato della NASA,
quando il lancio era ancora in cantiere.
Quando l’Apollo 12 ricondusse
di nuovo il congegno sulla Terra,
alla fine di novembre del ’69,
alcuni streptococchi erano ancora vivi.
Per novecento e rotti giorni
erano sopravvissuti alla temperatura
prossima allo zero assoluto, senza
caschi di protezione o altri mezzi,
tute per difenderli dai raggi,
o un corpo caldo per nutrirsi.
Per novecento e rotti giorni
avevano resistito nel deserto.
Profughi di questo pianeta, divennero
i suoi primi coloni in cielo.
La loro conquista passò sotto silenzio,
non fu notizia da prima pagina,
non provocò scalpore alcuno.
Erano i giorni del massacro di My Lai,
le vittime in Vietnam si moltiplicavano,
Panagulis era nel carcere di Boghiati,
le notizie grondavano di sangue e stragi,
quanta simpatia poteva avanzare
per il nostos di pochi batteri comuni,
per l’odissea di questi microbi,
davvero, chi aveva motivo di occuparsene?
Così la vicenda fu archiviata.
Gli esperti parlarono di un “rebus”,
alcuni dubitarono che fosse avvenuto così,
non fu rispettata la quarantena
quando ricuperarono la videocamera del Surveyor,
accadde sicuramente così, senz’altro
gli streptococchi entrarono lì dopo.
Meglio così, forse. Non era giusto
che un evento casuale distogliesse
dalle abbaglianti luci della ribalta
le imprese nostre, degli uomini.
È inglorioso, ingiusto accettare
che semplicemente così, senza fatica
né desiderio, alcuni batteri,
creature tanto insignificanti, fossero diventati,
due anni e due mesi prima di Armstrong,
due anni e due mesi prima di Aldrin,
i primi astronauti sulla Luna,
i primi coloni della Terra sull’Altrove.
2019 Kostas Koutsourelis | |  |  | | 
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