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| |  | | Una Famiglia di Ebrei e un medico Binaschino Commenta Vedi tutti gli argomenti
Come per gli anni passati suggerisco in occasione della Giornta della Memoria la lettura del libro scritto dal compianto Ing. Guido Weiller:
La Bufera
Sottotitolo: Una famiglia di ebrei milanesi con i partigiani dell'Ossola
Autore: Guido Weiller
Anno di edizione: 2002
Pagine: 221
Illustrato: no
Legatura: brossura
ISBN: 88-8057-153-2
Disponibile: si
Prezzo: 12 € 5 €
Aggiungi al carrelloAugusto Weiller, avvocato milanese, sfollato con la moglie Maria Coen, la figlia Silvana e il figlio Guido nella vicina Binasco, all'indomani dell'8 settembre del '43 ascolta alla radio un discorso di Hitler, e capisce subito quanto sia pericolosa la situazione per gli ebrei. "Bisogna andar via" decide, e in poche ore la famiglia parte, fa perdere le sue tracce. Dopo un paio di settimane si ritrova a Quarna, sopra Domodossola, senza carte annonarie, senza falsi documenti, senza alcun contatto con organizzazioni o singole persone di fiducia cui appoggiarsi. Guido prende contatto con il comandante dei partigiani della zona, il capitano Beltrami: "Siete sotto la mia protezione, salite in formazione con me". E così la famiglia si unisce con diverse mansioni alla "Squadra d'assalto patrioti Vallestrona". Guido, che da poco ha compiuto diciotto anni, prende parte a missioni d'attacco, funge da furiere e riesce a sistemare armi, esplosivi e la radio collegata con gli Alleati. Dopo qualche tempo una massiccia formazione tedesca, oltre duemila uomini, spazza l'intera zona: giorni e notti di marcia, attraversamenti di torrenti gelati, soste di ore e ore nella neve, colpi di moschetto e di mitragliatrice, bombe a mano, colpi di mortaio. Guido si separa dal resto della famiglia, la storia si scinde. Dopo altre marce forzate e interminabili percorsi nella neve, tutti e quattro riescono fortunosamente a varcare la frontiera elvetica: stremati ma vivi, scampati alla "bufera.
Gli Storici locali facciano luce sul nome di chi una volta ancora, come nel passato ai tempi del Ducato di Milano, resero Binasco "Terra ospitale" per gli Ebrei ed in particolare del Medico che a rischio della propria vita aiutò questa Famiglia a raggiungere la salvezza. L'Ing. Weiller non ne menziona il nome dice solo che fu poi ucciso. Da chi? Il Comune si faccia pure parte attiva e gli renda il giusto tributo.
giuseppe casarini giuseppe casarini | |  |  | | 
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