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| |  | | Riflessioni sul parco sud Commenta Vedi tutti gli argomenti
Solo per integrare quanto scritto da Roberto.
Il parco Sud Milano, è stato istituito come parco "AGRICOLO" di cintura metropolitana con la funzione principale di proteggere l'agricoltura di uno dei terreni più fertili d'Europa. Troppo spesso i politici tendono a dimenticarlo ed a trattarlo quasi fosse un gigantesco parco dei divertimenti dal quale attingere terreni per speculazioni di tutti i tipi.
Al proposito è stata interessante la dichiarazione fatta in questi giorni dal presidente degli agricoltori, secondo la quale, a seguito dell'abbandono dell'agricoltura in favore dell'industrializzazione e della cementificazione dei suoli, l'agricoltura e la zootecnia nazionale attualmente sarebbero in grado di sfamare solo un'italiano su quattro. Il resto degli alimenti deve essere acquistato all'estero. C'è da chiedersi cosa potrebbe succedere in caso di crisi internazionali o di carestie, ma il problema è un altro:
Ogni contadino sa, che quando raccoglie il seminato una parte la deve assolutamente conservare per la semina successiva. Pena la mancanza di raccolta l'anno dopo. Il buon contadino sà che può mangiarsi gli interessi ma non deve intaccare il capitale. Com l'erosione dei suoli in favore della cementificazione, ci stiamo comportando come il contadino stolto che a poco a poco si sta' mangiando tutto il capitale fino a rimanere in mutande.
È in quest'ottica, purtroppo, che si stanno muovendo politici sprovveduti, usando lo spettro della disoccupazione per far passare opere che il più delle volte sono utili solo alle saccocce dei cementieri, fingendo di ignorare che la conseguente distruzione dell'agricoltura si porta appresso disoccupazione e distruzione dell'ambiente.
Si fa tanto parlare di crescita o sviluppo sostenibile, ma nessun tipo di sviluppo è veramente sostenibile se è basato sulla depauperazione dell'ambiente. L'ambiente è un'entità precisa, ben definibile e dimensionabile. L'ambiente non è infinito.
La curva della crescita demografica e della crescita industriale senza controllo, presto o tardi entreranno in collisione con la curva dell'esaurimento del territorio.
Sarà il crack definitivo.
Su questo bisogna riflettere seriamente e fare scelte di vero buon senso politico.
Gianfranco Salvemini - Confraternita del Prosecco | |  |  | | 
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