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di EUGENIO SCALFARI
….. Questo decreto-manovra rappresenta il combinato disposto d'un asprissimo conflitto tra Berlusconi e Tremonti nel corso del quale l'uno e l'altro si sono paralizzati a vicenda.(…)
Domani in tutto il mondo riaprono i mercati perché il ferragosto è una vacanza solo italiana. Noi commentatori cattivi speriamo di tutto cuore che questo aborto di manovra sia preso sul serio a Francoforte, a Parigi, a Londra, a Wall Street. Ma se così non sarà, saranno guai terribilmente seri.(…)
Di buono nel decreto-schifezza c'è una sola cosa e ci sembra doveroso darne atto: l'abolizione d'una trentina di Provincie e dei relativi Prefetti e Questori, più i loro cospicui "indotti". E l'accorpamento dei Comuni piccoli e piccolissimi.
Era un progetto da tempo allo studio, dall'epoca del governo Prodi del '96, ma mai approdato in Parlamento.(..)
La manovra-schifezza per anticipare il pareggio del bilancio ha bisogno di almeno 20 miliardi subito. Ne restano ancora da reperire 27 per arrivare al totale dell'operazione. Dove andarli a cercare? La risposta c'è: nella delega assistenziale, nello sfoltimento delle detrazioni, nelle pensioni di invalidità, di reversibilità, nei costi della Sanità.
Tutto spremuto e ridotto all'osso si arriva sì e no a 7-8 miliardi. Ne restano altri 20, sui quali c'è il buio assoluto.
Questa è l'analisi della manovra.
La sorpresa di ieri è il contropiano di Bersani. Il contropiano si articola così:
• 1) prelievo "una tantum" sui capitali illecitamente esportati e poi rientrati in Italia con uno scudo fiscale ottenuto pagando soltanto il 5 per cento dell'ammontare. Negli altri paesi europei che fecero analoghe operazioni il prelievo fu mediamente del 30 per cento. Il Pd propone ora una tassa del 20 per cento che frutterebbe all'erario 15 miliardi.
• 2) Una lotta all'evasione seguendo lo schema che fruttò, quando Visco era ministro delle Finanze, 30 miliardi in un anno, basati sulla tracciabilità dei pagamenti e sull'elenco dei fornitori.
• 3) Una descrizione del patrimonio da effettuare ogni anno come allegato alla dichiarazione dei redditi.
• 4) Un'imposta ordinaria sui cespiti immobiliari ai valori di mercato, con ampie esenzioni sociali e inglobando le imposte comunali relative agli immobili.
• 5) Dimezzamento dei parlamentari dalla prossima legislatura.
Questi sono solo alcuni dei punti ai quali si affiancano liberalizzazioni negli ordini professionali, della Rc auto, dei mutui e dei conti correnti bancari, dei servizi pubblici locali (acqua esclusa) nonché la separazione della Rete gas dalla Snam.
Il pacchetto poggia interamente sul presupposto che debbano esser messi a contributo i ricchi e gli evasori e non le famiglie, i lavoratori e le imprese che sono già oberati oltre misura.(…)
Sta calando la domanda globale e il rigore che i mercati pretendono aggraverà quel calo. Della crescita questo governo se ne infischia.(...)
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