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La successione di Geronzi alle Generali -L'ira del premier:
"Io tenuto all'oscuro"
E prova a organizzare la controffensiva.
Da www.repubblica
Silvio Berlusconi è consapevole che si tratta di una svolta epocale. L'uscita di Cesare Geronzi dalla scena delle Generali stravolge gli assetti della finanza italiana. Ma intacca anche il sistema di potere che negli ultimi anni il Cavaliere ha costruito tessera dopo tessera insieme al banchiere di Marino.
Una "svolta" che il premier non può accettare. Almeno per come si sta presentando in queste ore. Tant'è che la galassia Mediaset si è già messa in movimento. E il Cavaliere sta studiando le contromosse. Perché è convinto che questa partita non ha solo in palio il controllo sulle assicurazioni triestine. Ma c'è qualcosa di più. È in gioco un blocco di potere che può determinare anche gli equilibri politico-istituzionali dei prossimi due lustri. Basti pensare che tra le prime riflessioni fatte a Palazzo Chigi non mancano le ripercussioni sulla "corsa" per il 2013: quella che potrebbe vedere la scelta per il nuovo governo e per il nuovo presidente della Repubblica. Temono insomma che possa essere una sponda per piazzare in pole position il Terzo Polo. Per assegnare una "wild card" a Luca Cordero di Montezemolo.
Non è un caso che ieri, di primissimo mattino, sia scattata la prima dislocazione delle truppe. Il premier e lo stesso Geronzi (che ha visto pure il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia) si sono parlati a lungo.(…)
Di sicuro il capo del governo non ha gradito la "svolta". E suoi fulmini sono stati scagliati in diverse direzioni: verso il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, e verso i vertici di Mediobanca. Il Cavaliere si è infatti infuriato per essere stato tenuto all'oscuro e di essere stato informato solo quando i giochi erano fatti. (…)
Insomma, l'inquilino di Palazzo Chigi scorge nell'operazione la mano di chi vuole ridurre il suo peso. In politica e nella finanza.(…)
Nei calcoli di Berlusconi, comunque, i risvolti "politici" non sono affatto secondari. Tant'è che in extremis, quando ormai la manovra era stata concordata e realizzata, un suo fidatissimo collaboratore ha fatto pervenire attraverso i consueti "canali diplomatici" alcuni dubbi a Nagel: "Questa è una cosa che serve al Terzo Polo". Un incubo per il capo del governo. A suo giudizio, il profilo di Montezemolo si è stagliato nell'orizzonte che interseca politica ed economia attraverso l'attivismo di Diego Della Valle che - osserva qualche spettatore interessato nell'esecutivo - è stato utilizzato come un "buldozer". E dalle parti di Palazzo Grazioli è diventato un fantasma che incute paura.
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Era ora!!! I guru della finanza italiana hanno impallinato il salvadanaio del Silvio.
È cominciata l'inesorabile discesa agli inferi. Accomodatevi nel punto più basso, fate scorta di bibite e poc corn e armatevi di pazienza. Prima o poi ve lo vedrete passare davanti impacchettato a dovere e pronto per la discarica :-)
Il mago Kassandroski da Certosa | |  |  | | 
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