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| |  | | Hitler-Berlusconi e il botto finale Commenta Vedi tutti gli argomenti
Comparso su un Blog Sabato 11 Giugno 2011
Dallo scritto di C.G.Jung "Opera 10** "Dopo la catastrofe".
La totale cecità nei confronti del proprio carattere, l’incensamento e la giustificazione autoerotici di sé stessi, la denigrazione e la terrorizzazione del prossimo, la falsificazione menzognera della realtà, il cercare di “far colpo” e di imporsi sugli altri, il bluffare e imbrogliare le carte, si trovano tutti in quell’uomo che fu diagnosticato clinicamente come isterico e che un bizzarro destino rese per dodici anni il capo politico della Germania.
La diagnosi più esatta per Hitler (Berlusconi) sarebbe stata quella di pseudologia phantastica, ossia quella forma di isteria caratterizzata dalla capacità di prestar fede alle proprie bugie. Di solito succede che simili individui abbiano per qualche tempo uno strepitoso successo e che siano perciò socialmente pericolosi.
Le sue mosse erano tutte artefatte, frutto di un cervello isterico che bada solo ad impressionare gli altri. In pubblico egli si comportava come uno che vivesse già nella sua biografia.
Da queste impressioni avevo allora (1937) concluso che la catastrofe finale sarebbe dovuta essere molto più ingente e cruenta di quanto non avessi supposto fino a quel momento.
Una nazione intera si assiepava nel circo per assistere alla propria distruzione, incontrando al suo interno solo una resistenza molto ridotta e in ogni caso inefficace.
L’esplosione di istinti di massa, (che portarono alla guerra), fu sintomatica di un movimento compensatorio dell’inconscio, movimento che fu reso possibile dal fatto che la coscienza della gente si era allontanata troppo dalle leggi naturali che regolano l’esistenza umana. In seguito al processo di industrializzazione, larghi strati della popolazione si trovarono sradicati e ammassati in grossi centri urbani. Questa nuova forma di esistenza, con la psicologia di massa che ne deriva e la relativa dipendenza dei gruppi sociali dalle oscillazioni dei mercati e dei salari, produsse un tipo di individuo instabile, insicuro e suggestionabile. Dopo essersi reso conto chela sua vita dipendeva da direzioni commerciali e capitani d’industria, egli (Berlusconi) presuppose, a torto o a ragione, che costoro si lasciassero guidare soprattutto da interessi finanziari. Egli (Berlusconi) sapeva bene, che per quanto potesse lavorare, ad ogni istante poteva cadere vittima di mutamenti economici che sfuggivano completamente al suo controllo. Dunque, non v’era assolutamente nulla su cui poter fare affidamento. Inoltre il sistema di educazione morale e politica prevalente allora in Germania aveva fatto del suo meglio per permeare ogni individuo di uno spirito di ottusa obbedienza, per instillare la fiducia che ogni cosa desiderabile dovesse venire dallo Stato. Non v’è da meravigliarsi dunque che la Germania sia caduta vittima della psicologia di massa, sebbene essa non sia affatto l’unica nazione minacciata da questo pericoloso germe patogeno.
La sensazione dell’individuo di essere debole, anzi inesistente venne così compensata da desideri di potere sino ad allora sconosciuti. Fu la rivolta dei diseredati, l’insaziabile avidità dei nullatenenti.
La valanga continuò così ad avanzare e produsse il Fuhrer (Berlusconi), che fu scelto quale strumento adatto a portare a compimento la rovina della nazione.
Hitler (Berlusconi) fu l’esponente di un “ordine nuovo” e questo è il vero motivo per cui ogni tedesco si lasciò abbindolare da lui. I tedeschi volevano ordine, ma commisero il fatale errore di eleggere a loro guida la vittima principale del disordine e dell’avidità incontrollata. Egli (Berlusconi) costituiva la più stupefacente incarnazione di ogni forma di inferiorità umana.
Nell’inferiorità psichica trova origine la psicologia del prestigio propria dell’isterico, ossia il voler “far colpo”, l’esibire i propri meriti e il ribadirli con insistenza, la mai saziata brama di riconoscimenti, di ammirazione e di conferme, il bisogno di essere amato. Da questa insicurezza nascono anche la millanteria, la presunzione, l’arroganza, la sfrontatezza.
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E quale potrebbe essere il botto per l'Italia del 2011? C'è chi pensa ad un colpo di stato o qualcosa di simile, ma per questo bisognerebbe vedere da che parte sono le forze armate, e questo lo sapremo a fatto avvenuto. Il paese al momento non è governato e non vi sono alternative convincenti, questo vuoto di potere da qualcuno dovrà pur essere colmato.
El Condor | |  |  | | 
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