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Ringrazio "Un amico" (che purtroppo non conosco) per il bel ricordo di Don Francesco Favari, sacerdote che ebbi il piacere di conoscere tra il 1990 e il 1992.
Fu il fantastico perido della meravigliosa, sfortunata vicenda delle scoperte archeologiche di S.Maria in Campo.
…..In seguito non nascose il suo sconcerto nel vedere quel luogo, che considerava sacro, abbandonato alle erbe infestanti ed alla incuria per il disinteresse degli amministratori locali…..
Sconcerto, al quale ancora oggi vanno soggetti i molti cittadini di Binasco e gli attivisti del Comitato per il recupero Archeologico, che contribuirono con una sottoscrizione popolare a riportare alla luce un patrimonio storico/religioso locale di inestimabile valore.
Dopo anni di incuria e disinteresse degli Amministratori di Binasco e Casarile (alcuni dei quali sono ancora in politica) i resti del convento sono stati ricoperti, una pista ciclabile ha intaccato le fondamenta della facciata della chiesa e i reperti archeologici sono dispersi in qualche magazzino della Sovrintendenza ai beni Archeologici della regione Lombardia.
In questi ultimi ventanni le "buone intenzioni da campagna elettorale" si sono sprecate. L'ultima fatta nel 2007 da chi sta' governando Binasco recita:
……Promuoveremo la formazione di una cintura verde nei pressi di Santa Maria in Campo che consentirà di rendere fruibile l’area archeologica (ad esempio con percorsi informativi concertati con l’assessorato alla Cultura)….
La realtà è sotto gli occhi di tutti: nessun rispetto per la nostra storia, nessun rispetto per i soldi spesi da cittadini e gli enti economici che hanno reso possibili le scoperte, nessun percorso archeologico, nessun museo.
Il mio augurio, da protagonista attivo della vicenda in quegli anni, è che in un futuro non lontano uomini sensibili e capaci riescano laddove noi, e le false promesse della politica binaschina, non siamo riusciti.
Gianfranco Salvemini | |  |  | | 
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