|
|
 
| |  | | Ecco gli angeli della monnezza.... Commenta Vedi tutti gli argomenti
http://www.repubblica.it/cronaca/2011/07/17/news/ecco_gli_angeli_della_monnezza_ora_basta_napoli_la_puliamo_noi-19225103/?ref=HREC1-2
"Ora basta, Napoli la puliamo noi"
si mobilitano i cittadini. Con scope e palette raccolgono rifiuti nelle piazze. E parte il riciclaggio "fai-da-te". Ogni 10 giorni i ragazzi si autoconvocano su Facebook e scelgono una piazza cittadina da ripulire
di CONCHITA SANNINONAPOLI - Hanno messo le braccia al posto delle parole.
NAPOLI - La cura diventa ripartire dal basso. Pulire prima una strada, poi una piazza, poi un'altra. Tirare via le erbacce dagli interstizi insieme alle carte dai marciapiedi. Ridarsi appuntamento e fare un altro pezzo di "pulizia". Da soli. "Senza partiti, senza padroni".(…)
Un'idea forte dietro la quale c'è la tenacia di un anziano libraio, Rino De Martino, custode ormai di Piazza del Plebiscito abbandonata. E, dopo, l'intuizione di una 27enne, Emiliana Pellone, che dal suo blog, il 4 giugno lancia un appello: "Facciamolo noi, facciamo piazza pulita". "Credo che ce la possiamo fare, solo se ci impegniamo tutti in prima persona".
È nato così, in Rete, il fenomeno "CleaNap". In 28 giorni, i primi 2800 iscritti. Poi, dopo le prime operazioni di decoro collettive, la pagina viaggia al ritmo di cento iscritti al giorno.(…)
Capita, proprio in mezzo alle stagioni dell'emergenza cronica, che si alzi la voce: "Cominciamo da noi".(…) Capita che scendano in piazza giovani e anziani con detersivi e pannopelle. E che mettano le mani, appunto, invece delle parole degli altri.
CleaNap ha trovato sia sulla Rete sia in strada, alleati convinti. I "Friarielli ribelli", squadre di giovani che, con la loro guerrilla gardening, si incaricano di far risorgere le aiuole inaridite e i giardini dimenticati. E poi il libero attivismo di quei cittadini che da soli stanno diffondendo la moda virtuosa di autotassarsi e mettere la compostiera per l'umido in cortile: aiutati dall'intraprendenza di Francesco Emilio Borrelli, ex assessore dei verdi in Provincia. È bastato che si partisse con Aniello Morra, un commercialista del Parco della Madonnina, che ormai offre sul tema consulenza gratuita come fosse un call center. "Scusi, noi siamo 50 famiglie, abbiamo bisogno di quale compostiera, con quali batteri da inserire? E dove si acquista".
Succede che un semplice appello via social network faccia saltare un tappo. E squillare la tromba che istituzioni e palazzi hanno tenuto muta. Il sindaco Luigi de Magistris riflette: "Sono sempre stato convinto che i napoletani siano pronti ad essere il perno di una rivoluzione ambientale che finalmente conduca al superamento della piaga storica dei rifiuti. Del resto senza il contributo dei cittadini e delle cittadine non è possibile alcun miglioramento in tal senso. Per questo apprezzo le tante iniziative spontanee. Hanno un importante valore simbolico, oltre che pratico, e alimentano la speranza di quanto sia possibile un cambiamento ambientale e civico".
On line, la mobilitazione cresce. Senza enfasi, anzi. Chiara Amato scrive: "Basta dire "bravi, vi stimo"". Ma dove sono tutti questi fan, tutti questi sostenitori quando si devono alzare le maniche? Mia madre ha 65 anni e con il colpo della strega è andata a pulire, anche solo per un'ora e mezza". C'è qualcosa di semplice e solenne nell'azione di uscire con una scopa per fare linda la città di tutti. Meno complimenti agli eroi pulitori. E più gente nelle strade, ci vogliono più braccia, più gente che fa".
•••
Forse anche ha Napoli sta cambiando il vento. Speriamo che duri.
Catone il Censore | |  |  | | 
|
|