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Rispetto ai conti presentati su questo sito dal consigliere Rognoni mi preme precisare alcune questioni: le indennità degli amministratori sono state determinate applicando i criteri stabiliti dalla normativa in vigore, che stabilisce alcune differenze fra lavoratore dipendente e libero professionista. Alla cifra stabilita per legge abbiamo poi deciso di applicare una decurtazione su base volontaria. Nessuno degli amministratori utilizza invece i permesse retribuiti, che il Comune dovrebbe poi rimborsare all'azienda di cui l'amministratore è dipendente. Da questo punto di vista non c'è aggravio per le casse del Comune.
Abbiamo ricontrollato ancora stamattina con il supporto dell'Ufficio Ragioneria le cifre citate nell'intervento del consigliere Rognoni e riportate anche nel post precedente: ci è stato confermato che per motivi contabiii c'è una differenza è di circa 11 euro complessivi al mese, che verranno conguagliati a fine anno.
Pensiamo che i 4mila euro l'anno indicati come maggior costo per la nostra amministrazione siano in realtà frutto di un errore di calcolo: la somma totale annua indicata dal consigliere Rognoni (57.541,38) si ottiene sommando gli emolumenti di sindaco, vicesindaco e 4 assessori. In realtà gli assessori della precedente giunta erano 5, quindi il costo annuo della giunta Castoldi sale a 65.887 euro a fronte dei 61.630 della giunta attuale. Daniela Fabbri | |  |  | | | |  | | Costi Commenta Vedi tutti gli argomenti
Carissimo Gigi, forse non sono stato preciso: I 6.000 € citati nel mio post, si riferiscono al costo annuo a carico del comune per la manutenzione dell'impianto (così mi hanno detto).
io sono un amante del vino ma sono un fan delle case dell'acqua, e quindi sono di parte.
Essendo cosciente di non essere obiettivo, ho pensato di fare cosa utile a tutti indicando una serie di link attraverso i quali farsi un'idea che sia la più obiettiva possibile.
Per quanto riguarda gli altri costi, faccio notare che non vanno presi solamente in considerazione il costo di produzione dell'acqua delle case e la detrazione del mancato costo di smaltimento delle bottiglie, ma bisogna mettere in gioco anche gli altri fattori: Le tonnellate di materia prima necessaria per fare le bottiglie, lo spreco di acqua necessaria al processo di costruzione, i costi per la produzione/stoccaggio dell'acqua in bottiglia (consumo di territorio per sterminati capannoni), il costo del petrolio necessario ai trasporti in tutte le fasi: dal trasporto della materia prima per fare le bottiglie, ai trasporti per le consegne dell'acqua e tutto l'inquinamento derivante dal processo. Sono costi enormi che, anche se indirettamente, incidono sulla bilancia dei pagamenti nazionale come costo sociale.
Quanto alla ripartizione dei costi per i cittadini, o all'eventuale esenzione per mancato utilizzo, credo che potrai trovare le risposte che cerchi rivolgendoti all'Assessore competente o direttamente alla TASM che costruirà l'impianto. A quanto ne so io, nei comuni già dotati degli impianti non ci sono costi aggiuntivi. Però non ne sono sicuro.
Comunque sia, una domanda dovremmo porcela: Se il fenomeno delle case dell'acqua è in continua crescita e riscuote enorme successo, una ragione dovrà pur esserci. Possibile che stiano sbagliando tutti?
Gianfranco Salvemini - Confraternita del prosecco | |  |  | | 
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