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| |  | | Ancora sulla futura tangenziale Commenta Vedi tutti gli argomenti
Caro Pepin, quanto scrivi è vero, sulle grandi opere si è sempre recitato il gioco delle parti: Da una lato gli organismi sovra comunali che impongono un'opera, dall'atra i comuni che si oppongono per "portare a casa". Questa volta però, qualcosa è cambiato. Molti Amministratori comunali e cittadini, hanno provato sulla propria pelle che uno dei giocatori spesso "HA BARATO". Di quello che si doveva "portare a casa" in termine di opere pubbliche comunali, non è stato recapitato niente. La gente, e il territorio si sono ritrovati solamente con cementificazione, inquinamento e depauperamento del territorio.
Nel caso della nuova tangenziale, per assurdo, si potrebbe dire che l'Assessore Altitonante è stato più corretto. Senza se è senza ma ha praticamente detto: "Questo è. Vi piacerà" Punto.
Caro Pepin, anch'io sono pessimista e credo che nonostante la mobilitazione di sindaci e gente incazzata, non si riuscirà a cambiare molto. Tuttavia non condivido atteggiamenti rinunciatari. Il privilegio di incazzarmi come una iena e di provarci a cambiare qualcosa non me lo voglio perdere.
La storia e il progresso dell'umanità non si fanno con atteggiamento passivi, a me è stato insegnato che se credi veramente in qualcosa e vuoi ottenere un risultato, prima o poi lo raggiungi.
Rifugiarsi nell'impotenza significa mettere il proprio futuro nelle mani di chi ha cuore solamente l'interesse per il potere e per il proprio salvadanaio. E per finire, non dimentichiamoci che la rinuncia ai sacrosanti diritti di cittadinanza porta alle dittature, le quali presto o tardi portano a traumatiche rivoluzioni.
Gianfranco Salvemini - Confraternita del Prosecco | |  |  | | 
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