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A Tonino GUERRA - Poeta:
- Prendimi, o notte eterna, tra le braccia
E chiamami tuo figlio.
Io sono un re
Che volontariamente ho abbandonato
il mio trono di sogni e di stanchezze.
La mia spada, gravosa e braccia stanche,
Ho affidato a virili e calme mani;
Lo scetro e la corona - li ho lasciati
Nell'atrio, fatti a pezzi.
La mia cotta di maglia, così inutile,
Gli speroni, dal futile tintinnio,
Sulla gelida scala li ho lasciati.
Corpo ed anima, la realità
Deposi, e alla tranquilla e antica notte
Tornai, paesaggio nel morir del giorno.
- Fernando PESSOA -
Pietro GANDINI | |  |  | | 
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