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| |  | | 25 Aprile senza confusioni Commenta Vedi tutti gli argomenti
La questione posta è un'altra Sig.Mafarka: i contenuti possono arricchirsi e le condivisioni anche estendersi, anche se la lotta di Liberazione è stato già uno splendido esempio e fucina di Unità Nazionale. La questione, proprio partendo dalle sue riflessioni, è il perchè si voglia cogliere ogni occasione per rinnegare la storia, non di un astratto antifascismo, ma di una realtà che ha prodotto non solo enormi sofferenze, ma anche quella gioia popolare per la rinascita del Paese e costruzione di una Carta Costituzionale ispirata a principi e fondamenti insostituibili per la vita democratica e civile della Nazione. A maggior ragione, oggi, per i motivi di nota deriva democratica, occorre anche contrapporre una concezione rigorosa antifascista del nostro sistema, delle Istituzioni, dei cittadini tutti, ai sempre più frequenti tentativi di riportarci ad un passato che non può e non deve tornare, in qualsiasi forma. Non possono essere più consentite tolleranze, connivenze e favori nei confronti di chi si ostina a negare, nei fatti e nei comportamenti,il significato antifascista della nostra Costituzione. Sottolineato questo, è indiscutibile che nella ricorrenza il 150° anniversario dell'Unità d'Italia non può esserci solo posto per un'arida memoria, occorrerebbe valorizzare gli aspetti unificanti del Paese contro ogni tentativo di divisione e di secessione. L'impegno è dunque quello di saper realizzare e tradurre nella realtà i principi fondamentali della nostra Costituzione, consegnando ai giovani la speranza di un futuro migliore, in un'Italia libera e unita, come risulta altrettanto doveroso un impegno collettivo per il rispetto e la garanzia, in un Paese nella quale si dovrebbero esercitare i diritti umani, rendere pratici e fruibili i valori dell'accoglienza, della solidarietà e dignità di tutti quelli che gridano il loro disperato bisogno di aiuto. Pino Vella | |  |  | | 
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