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| |  | | ...dialogo e cultura... Commenta Vedi tutti gli argomenti
Carissimo consigliere Vecchi, le poche occasioni che mi hanno permesso di conoscerla, anche se, purtroppo, non così bene come mi sarebbe piaciuto, mi hanno lasciato di lei l’impressione di una persona onesta, sincera e propositiva. Le sue parole di oggi confermano la mia idea che lei non sia soltanto aperto al dibattito, alla discussione e al confronto, ma che lei , come un politico dovrebbe fare, questo confronto lo cerchi, anche insistentemente, e lo consideri non come una sorta di noiosa necessità, quanto come una tappa fondamentale dell’azione politica e, penso, personale.
Tutto questo però stona con la sua presenza nell’attuale maggioranza. Mi chiedo se la sua permanenza all’interno della stessa rappresenti una sorta di tentativo di cambiare le cose dall’interno, o si basi su di una fiducia radicata in realtà politiche che, alla prova dei fatti, si dimostrano sempre più spesso sorde alle interpellanze anche dei suoi stessi membri. Forse mi sbaglio, ma negli incontri pubblici che ci hanno visto insieme ho sempre avuto la sensazione che lei si trovasse un po’ a disagio come rappresentante della maggioranza e che, anzi, condividesse non poco le critiche che venivano mosse dai presenti.
Ripeto, io la conosco poco e da poco tempo, quindi posso sbagliarmi, ma, a mio parere, lei si trova ormai dalla parte sbagliata del tavolo. Nella sua situazione mi porrei delle questioni di carattere culturale, ben sapendo che, per dirlo con le parole di Ezra Pound, “L’unica cultura che riconosco è quella delle idee che diventano azioni”.
Cordialmente
Marco Cattalini | |  |  | | 
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