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|  | | Contronatura Commenta Vedi solo questo argomento
Questo é mio, questo é mio:
chi sa fare affari conquista
il vero paradiso terrestre
l'incorrotta totalità dei consumi. Raffaele CROVI | |  |  | | |  | | Il Poeta Commenta Vedi solo questo argomento
Per quanto si bagni la mano nell'oscuro,
la mano non si annerisce mai: La sua mano
è impermeabile alla notte. Quando se ne andrà
(perché un giorno tutti ce ne andiamo) credo resterà
un sorriso dolcissimo in questo mondo
che dirà incessantemente "si" e ancora "si"
a tutte le secolari speranze vanificate. Ghiannis RITSOS | |  |  | | |  | | Conclusione Commenta Vedi solo questo argomento
Dopo la fallita scalata incontrammo gli scalatori
Avevano una coperta strappata e un cappello rosso. Le capre selvatiche
si arrampicavano sui carrubi. Non avevano più fiducia
negli eventi e neppure nei sogni. Navi straniere
portavano qualcosa, prendevano qualcosa in contenitori di ferro.
Nessuno sapeva cosa succedesse. I giornali scrivevano altre cose.
Poi, il grande toro salì sul tetto e mangiò la bandiera.
Ghiannis RITSOS | |  |  | | |  | | Conoscenza Commenta Vedi solo questo argomento
Il massimo della sapienza
è vivere l'azzardo
della sopravvivenza:
amare la metamorfosi, la sua beltà,
innamorarsi dell'incertezza
che sposta i confini della realtà. Raffaele CROVI | |  |  | | |  | | Canto V Commenta Vedi solo questo argomento
Così gl'interi giorni in lungo inerto
Sonno gemo! Ma poi quando la bruma
Notte gli astri nel ciel chiaro e la luna,
E il fresco aer di mute ombre è converto:
Dove selvoso è il piano e più deserto
Allor lento io vagando ad un ad una
Palpo le piaghe onde la rea fortuna
E amor e il mondo hanno il mio core spento.
Stanco mi appoggio or al troncon d'un pino,
Ed or prostrato ove strepitar l'onde,
Con le speranze mie parlo e deliro.
Ma per te le mortali ire e il destino
Spesso obliando, a te, donna, io sospiro:
Luce degli occhi miei chi mi t'asconde?
Ugo Foscolo | |  |  | | |  | | Scorie - per non dimenticare - Commenta Vedi solo questo argomento
La mollica di pane si sfarina:
nella porosa cavità del legno
il tarlo intacca e lima.
Il fiore del pensiero imputridisce;
non c'è ritegno,
il napalm spacca i corpi, incenerisce.
L'uomo consacra la storia,
gioca alla guerra, s'invelenisce,
riduce se stesso a una scoria.
- da Genesi 1971-1973 - Raffaele CROVI | |  |  | | |  | | 2021 Commenta Vedi solo questo argomento
Un tocco del vetro tra due bicchieri
.. un sorso di vino e un tiepido sorriso...
anche se non è Champagne
anche se non è Spumante Italiano
anche se non è ....
che il tocco sia auspicio
.. d'augurio e serenità
più forte di anni passati
più intenso di anni futuri
per il presente duemilaventuno.
J.J.Z. | |  |  | | |  | | ... e con Affanno Commenta Vedi solo questo argomento
Il viso inutile di uno sconosciuto
le frasi smozzicate perdute agli angoli della bocca
i giochi di prestigio su un filo teso
un occhio all'orologio sempre
con un affanno e un tormento
perché è ridicolo riconoscersi
in un groviglio di ombre. Maurizio CUCCHI | |  |  | | |  | | Canti XII Commenta Vedi solo questo argomento
Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
E questa siepe che da tanta parte
Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
Spazi di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo; ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando; e mi sovvien l'eterno,
E le morti stagioni, e la presente
E viva, e il suon di lei. Così tra questa
Immensità s'annega il pensier mio
E il naufragar, m'è dolce in questo mare.
- L'INFINITO - Giacomo LEOPARDI | |  |  | | 
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