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|  | | Storia vissuta e scritta da Don Domenco Senna Commenta Vedi solo questo argomento
Pippo non ha nulla a che vedere con il bombardamento di Binasco del 12 gennaio 1945. Bombardò il 21 aprile 1945 e fece quattro vittime. Le bombe caddero allora al Caronero. (per chi non lo sa il Caronero era presso il Ponte di San Giovanni e l'attuale Via Costa) Nessuno ha mai saputo chi fosse Pippo.
Le bombe del 12 gennaio furono caricate sugli aerei americani anche da un binaschino prigioniero degli americani e su queste bombe c'era scritto Binasco. Lui lo raccontò e lui fece il possibile per informare la popolazione di Binasco ma essendo prigioniero non ci riuscì. Sua moglie morì nel bombardamento. Conosco bene il nome di questo binaschino, ma lo tengo per me. Aldo Oliveri | |  |  | | |  | | 12 gennaio 1945 Commenta Vedi solo questo argomento
Sono d'accordo con JR. Questa storia del bombardamento "agevolato" dall'ubriaco... Mah. L'unica certezza che abbiamo, è che eravamo alla fine della guerra e l'obiettivo principale dei bombardamenti era quello di ostacolare la ritirata dei nazifascisti. Distruggere ponti e arterie ferroviarie era fondamentale. I bombardieri probabilmente avevano l'obiettivo di colpire i ponti del ticinello e del naviglio. Infatti fu colpita via Cavour, il caronero e la cooperativa. Posti in prossimità di questi ponti. Certo la mira non fu un gran che, però la motivazione sembra reggere più della rappresaglia contro l'ubriaco che sparava al Pippo.
La carognata che forse non avrà mai spiegazione, fu il mitragliamento declla corriera a Badile. Erano caccia che fecero passaggi a volo radente e spararono su gente in fuga. Anche un orbo avrebbe visto che non erano militari. Purtroppo questa è la guerra. Nonno | |  |  | | |  | | 12 gennaio 1945 Commenta Vedi solo questo argomento
Cercate con google BOMBARDAMENTO BINASCO, trovate la pagina
http://www.binasco2000.com/articoli/donsenna.html , Don Domenico racconta tante cose, in fondo c'è la vicenda del bombardamento che riporto qui
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Siamo al 12 gennaio 1945: il bombardamento. Eravamo alla vigilia di una grande festa, perché‚ iniziava la celebrazione del centenario della nascita della Beata Veronica, cittadina di Binasco, vissuta qui. Ma la festa è stata insanguinata dalle vittime del bombardamento. Furono lanciate otto bombe: sul ponte, sulla Cooperativa, in Via Matteotti presso il Cinema Italia, e in via Cavour.
Non c'era a casa nessuno, non c'era il Podestà ( che allora era il Goi), la gente era tutta al lavoro, ero solo con davanti un'infinità di problemi, io stesso ero salvo per miracolo perché‚ mentre uscivo dalla chiesa con i ragazzi che correvano per vedere, un vetro caduto m'ha tagliato il soprabito a filo d'orecchio. La mia casa e quella delle suore, quelle di Regina Pacis (qui bisogna riconoscere che le suore hanno fatto molto) si erano trasformate in una specie di pronto soccorso: i feriti erano molti, i morti sono stati più di venti.
In quel momento ho sentito il cuore di Binasco che batteva all'unisono, perché‚ quando la domenica mattina (la tragedia era accaduta il venerdì verso le quindici) io ho chiesto alla popolazione di Binasco dal pulpito quello che occorreva, nello spazio di poche ore ho avuto tutto, tanto è vero che alla messa grande ho detto "fermatevi, che adesso gli aiuti sono sufficienti" E' stato il momento in cui l'unione è stata perfetta: non parlavamo, bastava guardarci negli occhi per comprendere tutto il nostro stato d'animo, per comprendere come in quel momento non valeva nessuna idea, solo la dignità umana, era l'uomo (come dice oggi il Papa) che si doveva salvare. Pensate cosa è successo quella sera a Binasco quando sono tornate le prime corriere e molti non hanno trovato più la casa, la moglie, i figli. Molti sono rimasti in Chiesa tutta la notte. Il Vescovo Mons. Allorio, avvertito, si precipitò a Binasco e non si mosse più.
Ci siamo divisi i compiti con grande celerità, portando ovunque aiuto, conforto e incoraggiamento. Binasco doveva essere bombardato una seconda volta; era già stato fissato il giorno e l'ora. Allora a Binasco c'era il Conte Corsi del partito d'azione che faceva capo al C.L.N. di Milano, e aveva ricevuto questa informazione: si sarebbe ritornato a bombardare Binasco. Il Conte Corsi mi pregò di avvisare subito la popolazione che si cercasse una sistemazione un po' dappertutto, ma che abbandonasse il paese, perché‚ ci sarebbe stato un nuovo bombardamento.Naturalmente gli abbiamo chiesto spiegazioni; il Conte si mise in contatto con il C.L.N. e tornò da Milano alla sera tardi chiedendoci una dichiarazione: le forze che erano qui (fascisti, Resega, Muti) non avrebbero fatto più violenza, e noi su quello che eventualmente sarebbe successo, avremmo preso tutta la responsabilità.
Io non volevo esporre uomini che avevano famiglia a un impegno così grave, però ho firmato la dichiarazione e con me, in un atto di generosità, hanno firmato anche Oliveri, Gatti, Negri. Con questa dichiarazione possiamo dire di aver salvato Binasco da un secondo bombardamento. Il Conte Corsi aveva i suoi uffici a Milano in Corso Venezia e io sono andato là personalmente a consegnare questa dichiarazione in cui ci ritenevamo responsabili di tutto, perché‚ Binasco fosse risparmiato.
Purtroppo un secondo bombardamento c'è stato la sera del 21 aprile, e non sapemmo spiegarci perché‚ sia avvenuto. Era una domenica, le vittime trovate tra le maceria al Caronero furono quattro. Mentre si tornava dal funerale delle vittime, la sera del 24 aprile, abbiamo cominciato a ricevere le prime notizie da Milano riguardanti la Liberazione.
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Carissimo Barone rosso/nero; a notizia Binasco in quel periodo era centro di potere assai importante ed il Castello non era abitato da binaschini o almeno i binaschini erano in minima parte visto che la pretura il comando della resega e della muti comprendevano molti militi non di binasco. E il fatto della mitragliata per molti "presenti" è passata come causa del bombardamento, altri non attribuirono a questo fatto la causa del bombardamento: tutto e sempre in linea con le proprie opinioni politiche.
Volare basso perché i biplani soffrono l'atitudine. BERTOLDON da CALVIGNASC | |  |  | | |  | | 12 gennaio 1945 Commenta Vedi solo questo argomento
Una persona "che c'era" ha espresso un ricordo per le vittime
Non servirebbe altro che condividere il suo pensiero invece di sconfinare in altre inutili, insensibili affermazioni. JR | |  |  | | |  | | Commenta Vedi solo questo argomento
Figuriamoci se il qualunquista di turno mancava l'occasdione per fare della polemica sterile e buttare tutto in caciara.
Sicuramente la colpa del bombardamento di Binasco non fu colpa dei binaschini, molto probabilmente l'impresa poco eroica di un idiota ubriaco (come lo definivano alcuni anziani testimoni) "agevolò" la catastrofe.
E di idioti esaltati in camicia nera ce ne erano diversi in paese... Baltasar Mateus | |  |  | | |  | | Commenta Vedi solo questo argomento
A ecco. Se hanno massacrato Binasco fu per colpa dei Binaschini brutti e cattivi che fecero tiro a segno contro il povero Pippo... E già, adesso abbiamo capito perché gli anglo/americani bombardarono Milano: Fu colpa della statua della Madonnina. Rifletteva troppa luce solare, e disturbava gli occhi dei piloti.
Il Barone rosso dal suo triplano | |  |  | | |  | | Commenta Vedi solo questo argomento
12 Gennaio 1945.
Da quel che mi raccontava mio padre (e altri della sua generazione che c'erano), il bombardamento di Binasco fu (almeno in parte) provocato da uno sciagurato che senza alcun motivo si mise a sparare, con una mitragliatrice che stava sul castello, contro "Pippo", il ricognotore che periodicamente passava sopra la zona.
Dagli aerei alleati che transitavano per andare a bombardare Milano, se ne staccarono alcuni dalla formazione e sganciarono alcune bombe su questo paese, coi risultati che sappiamo. Baltasar Mateus | |  |  | | |  | | Frammenti per Un pensiero al ´45 Commenta Vedi solo questo argomento
Ma mi assale il tempo. Non qui, non ora
in quest'alba calma.
Non qui, non ora, in questo silenzio vivo, fra le voci
in cui sono nata. Abbiamo un appuntamento, tempo,
ma non qui, non ora, in questa perfezione
che lenta scompare.
Non qui, non ora. Ma con Te non posso lottare.
Resta, allora, senso del tempo, che dandomi la misura
del passare pronta mi fai partire dove non arriverò.
... e sono anch'io nel coro di voci e rumori ancora insieme qui, con loro...
... impigliata negli sterpi, la ciocca del dio che ci corre nelle vene,
inquieti che aspettano di risalire per le giovani linfe che spargemmo
nella tua dura luce, nostro umano passare.
Ida VALLERUGO
Pietro Gandini | |  |  | | |  | | Commenta Vedi solo questo argomento
Erano circa le due del pomeriggio di settanta anni fa, il 12 gennaio 1945 ed ero a scuola, alla seconda elementare presso le Suore di Maria Bambina con l'insegnante Suor Andreina, quando il cielo venne squarciato da fragori tremendi.
Numerose bombe caddero su Binasco. Suor Andreina, con tutta calma ci invitò a metterci tutti contro il muro dell'aula.
Poi................. morti, urla, distruzioni !
Poi................. diventarono tutti fratelli. Tutti aiutavano tutti !
Il ricordo dei morti lo scrisse col cuore il secrista Emilio Fiammenghi detto MILI, e qui lo allego (in dialetto binaschino)
BUMBARDAMENT DE BINASCH
(12 gennaio 1945)
Serum al genar del quarantacinq, e la
guera la durava da cinqu'an
e l'Italia battuda, rutta, squancasada,
se peu no considerà i dagn.
E Binasch in mez a stu inferno,
al pareva da passala liscia;
perché la guera da un mument all'alter,
la pareva che la finisa.
Erum al dudes de genar,
la vigilia della Beata Veronica,
la gesa l'era tutta parada;
per la grand sollenidà della giurnada.
Anca al vescuv al dueva intervegni,
ai funsion da tutt'al dì.
Ma quand le staa vers i du ur
in alt in ciel se pur nebius,
se sentiva un grand rumur.
Quatter muster runzavan come galavron;
in turna a Binasch cun brut intenzion.
Dopo tri gir an ciapaa pusizion
e giù bumb in tutti canton.
Parlem no del disaster can faa;
an mis al paes da fa pietaa.
I bei cà in scompars,
e restaa un munton de prei,
che roba,
bisugnava piang e vedei!
Ma pusee che sutta,
ghera la povera gent che vusava;
e vegneva sira sensa lus,
e fiucava.
E la gent che davanti a stu disaster
l'era spaventada;
chi cureva da chi, chi cureva da là,
tutti a prestas, a utaa.
Vinticinq mort in geseta dell'uratori
an purtaa,
a ved ghera da strenges al cuor
come eran strasiaa.
Dopo trì dì,
quand se staa sicur che suta i maceri
ghe n'era pù;
al piang da tutti i parent
sen mis nella cassa e sen sarà su.
La gesa che l'era parada per la grand solenità;
la sè vesti da lutu
per i funerai che se duveva fa.
Tutt Binasch e i paes visin,
an partecipaa al gran dulur
a ved tuti sti cas lineaa
e cupert da fiur.
Anca al ciel la vursuu partecipà
i funerai cunt un bel su
che tutt'inverna al se vist mai.
Al vescuv la cantaa la mesa,
la benedi i mort in fila come eran
e tutt al lungh corteo
le andaa al cimiteri.
In post special
ghan vu lur sua seportur,
per Binasch sarà un ricord duratur.
12 gennaio 1956
anniversario
Emilio Fiammenghi
Aldo Oliveri | |  |  | | |  | | Poems Commenta Vedi solo questo argomento
III
Se anche avessimo il potere di sollevare
oltre le case e le strade azzurre
questo carico di ombre, di dubbi
che ci consuma come pietra sulla soglia,
e una nuvola potesse portar via d'un tratto
a disperderne il sale sulle acque del mare,
acconsentiremmo noi a gettarvi soltanto
questi margini della poesia, a rimanere
quaggiù, nell'erba viva
come una foglia abbandonata dal cielo?
- GUY GOFFETTE -
Peter Gandhainer | |  |  | | |  | | PILLOLA ** Commenta Vedi solo questo argomento
Perché la parola cultura è una delle più controverse della lingua? La verità è che nessuno di noi capisce bene che cosa intendiamo con essa.
John Casey (1994)
Burlando quais furioso | |  |  | | |  | | PILLOLA * Commenta Vedi solo questo argomento
…da qui il tipico male italiano che è la furbizia, uso distorto dell’intelligenza…il furbo è un intelligente che sbaglia mira... al contrario chi sa usare davvero l’intelligenza capisce che la vita contiene valori più grandi del suo piccolo Io…..con l’ovvio risultato che un insieme di intelligenti è in grado di creare un sistema, mentre un insieme di furbi è destinato semplicemente al caos e alla reciproca sopraffazione.
V. Mancuso, Obbedianza e libertà
Burlando quais furioso | |  |  | | |  | | PILLOLA Commenta Vedi solo questo argomento
....tutti i mammiferi di questo pianeta d'istinto sviluppano un naturale equilibrio con l'ambiente circostante, cosa che voi umani non fate.
Vi insediate in una zona e vi moltiplicate, vi moltiplicate finché ogni risorsa naturale non si esaurisce. E l'unico modo in cui sapete sopravvivere è quello di spostarvi in un'altra zona ricca. C'è un altro organismo su questo pianeta che adotta lo stesso comportamento, e sai qual è? Il virus. ...."
Agente Smith, dal film Matrix (1999)
Burlando quais furioso | |  |  | | |  | | Spazzatura Commenta Vedi solo questo argomento
Medaglia di legno al ministro della spazzatura di Binasco. Tutti hanno messo in strada la plastica come da calendario ufficiale ed è ancora tutta là. Pacco | |  |  | | |  | | AL MIO PAESE... Commenta Vedi solo questo argomento
Brevi e leggeri incontri, clandestini, tra cani complici. Ore 00.32, parte una sirena Croce Bianca. Tapparelle sfiorate da carezze cordate si abbassano. Si alzeranno al nuovo giorno e vicine rispondono.
L'occasione persa: Olidei on ais, notte del 31 dicembre. Tutti insieme, ragazzi, famiglie, tutti, aspettando l'anno nuovo. Non sarebbe stato bello ? 60 associazioni circa, presenti e operanti a Binasco e nessuno che potesse organizzarla, al meglio ?
"La nostra esistenza deve galleggiare leggera come un pelo nell'acqua, mia sotto la superficie, mai sopra, sempre solo galleggiare." (Cit. Non ricordo di chi, sarà l'età o la calvizie incipiente).
Buon 2014 a tutti. VALERIO PONCINA | |  |  | | |  | | smarrito cane Commenta Vedi solo questo argomento
il 31/12//2013 è scappato il mio cagnolino di nome toby è un meticcio nero con la barbetta bianca è di taglia media per chi devesse trovarlo mi puo contattare al
numero 33901507116 grazie | |  |  | | |  | | raccomandazioni per capodanno Commenta Vedi solo questo argomento
Adess neanche più i botti!? Alura!!! Stò fine anno cume la festegemm.
mettete dei tappi ai cani e ai gatti ....
Buone feste e giu vin bianc cont el spuumant e botti a non finire...
Ciau Giovannina del Perseghetto | |  |  | | |  | | NON SI PUO´ ESSERE COMPLICI!!! Commenta Vedi solo questo argomento
Cos'è un Troll? Al tempo era o è una figura della mitologia nordica.
Cosa c'azzeccano i Troll con le case da giuoco e le macchinette "porta fortuna"? Leggendo le vostre diatribe non ho notato nessuna controversa provocazione. Uno "il Lippa" contesta delle Leggi, che permettono l'apertura e la gestione di Luoghi atti al "furto legalizzato"; l'altro "il Baldasar" molto più lealista, sebbene non approvi l'apertura di detti Locali, difende le Leggi dello Stato per quello che in uno Stato di Diritto le Leggi contano. Qui non ci sono ne Troll ne Gnomi. Ci sono situazioni nate negli ultimi 20 anni che hanno permesso di legiferare in un certo senso e come dice "il Baltasar" se a legiferare sono stati degli "eletti" voluti dal popolo, questi Leggi devono essere rispettate. Un salutissimo con starnuto di fine anno in augurio di un anno nuovo ch'el restarà tal e qual i alter ann. ECADUTOGIU LARMANDO | |  |  | | 
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