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|  | | Per il sig.Burlando Commenta Vedi tutti gli argomenti
Egregio sig. Burlando, non vorrei fare il pignolo, ma io ho scritto…
"…ho sempre ritenuto che le posizioni della destra e della sinistra italiana sono piuttosto inconciliabili…"
Non ho scritto che destra e sinistra hanno sempre avuto linee politiche inconciliabili, e nemmeno che non saranno mai conciliabili.
Il trasformismo di parecchi dittatori nati a sinistra e morti a destra è storicamente indiscutibile, anche se, a mio avviso, alla base del trasformismo ci furono sempre ragioni di presa e di mantenimento del potere.
Diderot e Dalambert, nella loro Encyclopedie suddivisero la realtà per fasce verticali ben distinte e separate fra di loro, ma quei tempi sono finiti agli inizi del 900. Da quel momento la realtà si è fatta via via sempre più magmatica e fluttuante. Oggi i confini fra le scienze, le filosofie e le ideologie, sono sempre meno leggibili ed interpretabili, col risultato che tutto rischia di omogeneizzarsi in una marmellata informe nella quale a pagare sono sempre i poveri cristi.
Forse, e ripeto forse, in questo caos imbarazzante, nel quale destra e sinistra sembrerebbero non avere più senso, un modo per distinguere c'è ancora.
Se ciò che dovrebbe (il condizionale è d'obbligo) distinguere la sinistra, è la ricerca del bene comune e della la solidarietà a discapito dell'individualismo esasperato, e ciò che dovrebbe distinguere la destra è l'esaltazione del liberismo come unico modo per generare ricadute in termini di benessere sociale. Allora non sarà difficile valutare quali sono i politici, che al di la delle vane parole, saranno stati coerenti con la propria linea di pensiero e quali risultati avranno saputo realizzare.
Lercolinosemperimpé | |  |  | | 
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