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15 Marzo 2013
Per Pietro
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…..E no caro sig. Loris, smettiamola di sputarci addosso ad ogni alito di vento…

Per opportuna precisazione:
Caro sig. Loris, io la conosco solo attraverso i suoi scritti. La frase riportata non si riferisce a lei in quanto presunto "sputazzatore professionale", ma ad un vizio atavico degli italiani di auto flagellarsi sempre e comunque, anche quando non c'è motivo. Insomma è un modo di dire che esprime un costume diffuso e non un'accusa personale.
Credo di aver articolato a sufficienza la mia posizione, così come lei ha ben espresso la sua. Al fine di evitare che il nostro dibattere finisca nel classico dialogo fra sordi. Chiudo l'argomento e la saluto.
Alla prossima.

Lercolinosemperimpé
15 Marzo 2013
Per Pietro
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Forse Lei sig. Ercolino non sa o dovrebbe sapere che il sottoscritto "non sputa addosso a nessuno ad ogni alito di vento"...se una persona dice o fa una cavolata (anche se è un mio amico o Italiani in questo caso) è giusto che si faccia notare la incongruenza ...bella frase ma impropria dato che mi ritengo una persona educata...comunque al di là delle sue dichiarazioni ho riportato semplicemente i fatti così come sono niente di più e niente di meno...il fatto che alcuni personaggi politici si siano resi responsabili di atti proprio da Italietta questo esclude che la maggior parte di noi come Società Civile ne tolleriamo l'accaduto, anzi lo condanno e lo condanniamo...quello che Lei ha detto sull'attuale situazione in India è vero non lo discuto, conosco bene la situazione, esistono i Paria, esistono classi di povertà estrema e ricchezza di pochi, esistono situazioni inaccettabili a livello sanitario con presenza ancora di lebbra ed altre malattie e tanto altro come l'ignobile pratica di sfregiare il volto delle donne con acido solforico la cui loro unica colpa era di non accettare la corte magari assillante... oppure ben più deplorevole e spregevole lo strupo anche di gruppo cosa che aborrisco...non ultimo è morta una ragazza di 25 anni per lesioni interne oppure le bambine violentate..è ignobile tutto questo..non lo tollero...ma questo è un altro discorso..non ha nulla a che vedere con i recenti fatti dei due marò...se hanno sbagliato o se hanno avuto ragione questo non lo sapremo più. Il gesto del Ministro Terzi è stato da Italietta ma riguarda solo un certo numero di persone non tutta LA POPOLAZIONE ITALIANA, questo era anche inteso ma forse dovevo chiarirlo prima..Tutto ciò non toglie il fatto che due persone sono state uccise. Di chi è la colpa? Chi doveva processarli? Ora non lo sapremo mai nè io e nè Lei questo è il punto.
Loris Soffritti
14 Marzo 2013
Per Pietro
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Caro Loris, non approfondisco o difendo la mia teoria. Dico solo, che quella parte di mondo è in guerra perenne e un atto di forza è quasi prassi quotidiana. Perciò senza uscire da quei parametri ideali che difendono in ogni modo la vita umana, rimango del parere che ai militari italiani non debba essere attribuito il reato di omicidio colposo, ma la azione di legittima difesa. E a mio modesto parere l'India non ha nessun diritto giudiziario di intervenire sui fatti. A parte questo, quando mai dei pescatori vanno al largo a vendere pesce ad un equipaggio di un petroliera? E' forse uso comune dei pescatori indiani uscire dalle acque territoriali a vendere pesce? Sempre a parte, se non erro quel periodo non era un momento di campagna elettorale per quello stato indiano?
Ciao amico un grandissimo saluto

Pietro Gandini
14 Marzo 2013
Per Pietro
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E no caro sig. Loris, smettiamola di sputarci addosso ad ogni alito di vento. Che noi si sia per molti versi "Italietta" è sotto gli occhi di tutti. Ma per molti versi l'India è più Indietta di noi.
Una nazione divisa in caste, dove nascere poveri è considerato castigo divino, dove ci sono esseri umani considerati degni di essere venuti al mondo e altri considerati intoccabili. Una nazione con uno dei più alti tassi di crescita e che si avvia a diventare la seconda potenze industriali e commerciale del mondo, con gente che muore di fame e con la lebbra endemica. Una nazione dove meravigliosi missionari e missionarie italiane contribuiscono a risolvere problemi di sanità, istruzione e lavoro per migliaia di esseri umani che lo stato indiano considera meno di cose. Una nazione con una delle burocrazie più arretrate del mondo e con un tasso di corruzione da far impallidire. Una nazione che pur facendone parte non riconosce il limite delle acque territoriali stabilito dall'ONU. Una nazione che non riconosce lo stato di territorio nazionale alle navi come stabilito dalle marinerie di tutto il mondo.
Una nazione così che nazione é?
Per quanto "italietta abitata da italioti" sia diventata la nostra nazione, non credo che "l'Indetta" abbia niente da insegnarci.
Mi spiace, ma quando lei afferma che non si trattò di difesa verso un tentativo di pirateria, ma di omicidio colposo, dimostra la sicurezza tipica di chi ha sposato una tesi di parte: Quella dell'Indietta.
E mi pare profondamente ingiusto affermare che della morte dei due pescatori non interessi niente a nessuno. Quando una persona muore in un incidente, di qualsiasi tipo di incidente si tratti, a me interessa eccome.

Lercolinosemperimpé
14 Marzo 2013
Per Pietro
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Caro Pietro ti rispondo così come so i fatti...Latorre e Girone in servizio sulla Enrica Lexie uccidono due pescatori che si erano avvicinati alla nave con il loro peschereccio forse per vendere del pesce forse per qualche altro motivo...di sicuro NON sono state trovate a bordo nè armi da fuoco nè munizioni.. comunque li hanno uccisi. L'India ha sequestrato la nave e dopo un po di tempo gli ha dato l'ok per ripartire e la Corte Suprema di New Delhi ha tolto la competenza al Tribunale di Kerala per processare i due marò. Il fatto è avvenuto a 20 miglia marine ed il limite è di 12 miglia marine per le acque internazionali e qui nessuno lo mette in dubbio tantomeno il sottoscritto. Dopo un po di tempo perchè anche loro hanno i tempi di Giustizia che sono lunghi ma sono un Paese emergente, noi siamo un Paese industrializzato ed abbiamo una Giustizia anche noi da Terzo Mondo ma questo è un altro punto...si avvicinano le feste natalizie e concedono il permesso di passare a casa le feste. Si sono fidati anche perchè i due Marò sono rientrati in India nei tempi prestabiliti ed anche perchè l'Italia, precedentemente, ha pagato ben 823mila euro più 280mila euro ai familiari che hanno ritirato la denuncia la quale però l'ha mantenuta la Corte Suprema. Intanto la giustizia Indiana va avanti e la Corte Suprema stabilisce che si processeranno in India perchè è vero che il limite delle acque Internazionali è 12 miglia marine ma è anche vero che in India si applica la convenzione di Montego Bay che stabilisce che il limite è addirittura 200 miglia quindi il processo si fa in India. Lo so benissimo che sono sotto l'ingaggio dell'Onu e so anche bene che esiste la pirateria in quelle acque, ma non si tratta di atti criminosi verso una nave Italiana che CHIUNQUE SALE O AGGREDISCE è come aggredire parte dello Stato Italiano, si tratta di omicido come stabilito dalle indagini non preteintentenzionale ma colposo che è un'altra cosa perchè, appunto, li hanno scambiati per terroristi e se esisteva una sentenza con relativa condanna si teneva conto di questo, e qui la dice anche lunga sul loro grado di preparazione ma non sto a giudicare l'operato e credo che qualche attenuante la avranno.
La questione non piace al Ministro Terzi e chiede un nuovo permesso di 4 settimane per far tornare a casa per la seconda volta i marò per votare... che viene concesso in base anche alla fiducia accordata precedentemente e qui verranno fregati completamente perchè Terzi ha deciso di trattenerli. Il resto è storia di questi giorni. Può sempre darsi che la Corte Suprema di Delhi possa sbagliare o avere ragione ma la questione è e rimarrà sempre "la parola data" e non si può applicare la questione Italietta ad altri Paesi perchè loro la pensano differente e di molto da noi. Personalmente se si facevano processare in India dopo essersi ritornati indietro ovvio, la Corte Suprema indiana teneva a conto delle attenuanti perlomeno di onestà a riguardo nei loro confronti e se si arrivava ad una condanna esisteva la libertà su cauzione o comunque dato anche che il clamore si stava attenuando, "si chiudeva un occhio" e si cercava una via d'uscita dignitosa. Invece è successo il solito valzer all'italiana ed anche i parenti delle vittime si sono sentiti presi in giro come la maggior parte delgli indiani. Un'ultima cosa...i due pescatori si chiamavano Selestian Valentine di 45 anni e Ajesh Pinky di 25 anni ma non gliene frega un cavolo a nessuno. Grazie Italietta.
Loris Soffritti
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