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|  | | In una grande colonia greca - 200 a.C. Commenta Vedi tutti gli argomenti
Che le cose non vadano bene nel Paese
non è chi non lo veda.
E benché in qualche modo noi si tiri avanti
forse è arrivata l'ora - lo pensano non pochi -
di ricorrere a un Gran Riformatore.
Ma l'impedimento, la difficoltà
è che questi Riformatori
trasformano ogni cosa in grande impresa.
(Che fortuna sarebbe poter fare a meno di loro).
Su ogni questione
fanno interrogatori e inquisizioni,
e subito propongono modifiche radicali
da attuare - ingiungono - senza alcun indugio.
Inoltre, hanno una tendenza ai sacrifici.
- "Dovete rinunciare a quella proprierà.
La vostre è una occupazione precaria:
proprio tali possessi danneggiano il Paese.
Dovete rinuciare a questa entrata
e a quest'altra, collegata alla prima,
e a questa terza: logica conseguenza.
E' essenziale, che volete farci?
Ne conseguono responsabilità perniciose" -
E più vanno avanti con il loro elenco
più trovano sprechi da eliminare.
Ma abolire queste cose è complesso.
E quando, a Dio piacendo, il lavoro è concluso,
dopo aver stabilito con minuzia i tagli
e incassato il giusto compenso, se ne vanno.
Vedremo poi quello che resta
dopo l'atroce intervento chirurgico. -
Forse non è il momento giusto. Ma vediamo
di stare calmi; la fretta in certi casi è un rischio.
Dei provvedimenti prematuri ci si pente.
Troppe cose non vanno nel Paese.
Ma esiste poi, una cosa perfetta?
Comunque sia, ce la sfanghiamo così.
- COSTANTINO KAVAFIS -
Buon 2013 Pietro Gandini | |  |  | | 
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