….Personaggi famosi a Binasco…beh, c’erano delle persone
che più attiravano l’attenzione, erano dei "macchiettisti", facevano teatro, e
quindi anche nella vita di tutti i giorni si facevano notare più di altri per la
loro allegria e la loro battuta sempre pronta. A Binasco infatti, le attività
erano il canto la musica e il teatro; si proiettavano alcuni film, ma erano
proprio pochi. L’ambiente in cui si assisteva alle proiezioni cinematografiche
era il salone dell’oratorio vecchio.
Tutto il paese di Binasco, essendo periferia di Milano,
per la sua vicinanza con Milano aveva quasi l’aria della città; la gente che
andava a Milano, rientrando in paese, portava la "cultura" della
città.
Prima c’era un "campanilismo" ben radicato: se qualcuno di
Binasco si recava in qualche paese vicino era "visto" male e viceversa. Alcuni
temevano che avrebbero potuto "soffiargli" le ragazze.
Per quanto riguarda il clima, vi posso dire che prima
nelle case non c’erano le stufe, non c’era niente. Mi ricordo anche che lo stato
passava il chinino perché era zona malarica.
D’estate faceva molto caldo, ma siccome c’era tanta
vegetazione, non era così umido come oggi. Oggi invece non c’è più la
vegetazione di un tempo e quindi il caldo è più insopportabile.
Nella stagione dei risi i campi erano coperti di libellule
dai mille colori, ora invece vederne una è già una fortuna.
C’erano anche tante rondini, ora non trovano molto da
mangiare e le poche che ci sono si avvicinano alle case in cerca di
nutrimento.
Quando ero piccolo io nevicava di più, già a novembre
scendevano 10-15 centimetri di neve.
Il progresso, torno a ripetere, ha portato via tante cose:
prima si cantava dalla gioia e serenità che avevamo. Prima la situazione era
esagerata perché mancava il necessario, ma noi eravamo più affezionati tra noi,
ci aiutavamo anche di più. I cortili erano pieni di gente perché le famiglie
erano più numerose.
Io sono nato nella corte dove il Sig. Goi espone i suoi
quadri. Facevamo i materassi con le pannocchie. Se pioveva noi ci svegliavamo
con i piedi nell’acqua.
Mi ricordo di quell’alluvione eccezionale che aveva
sommerso praticamente tutta Binasco. Succedeva in autunno, di solito, quando
pioveva tanto alcune zone di Binasco venivano sommerse. Altre volte capitava
anche in primavera.
Le autorità che dovevano controllare la situazione
andavano in giro per il paese con la barca.
Comincerò ora a raccontarvi della mia avventura in Russia:
nel ’35 ci hanno richiamati per la guerra in Africa. All’università Cattolica di
Milano c’era la caserma, la divisione Legnano.
La mattina del 6 dicembre del ’40, ci hanno nuovamente
richiamati.
Da Binasco siamo partiti in
100…..(continua)