Binasco 2000  |   Informazioni  |   Album


I ricordi d'infanzia di Luigi Porri
1a parte
2a parte
3a parte
4a parte
5a parte


 

I ricordi d’infanzia di Luigi Porri - 4a parte

di Andrea Zurla e Fabien Riccardi [24 giugno 2000]

….Personaggi famosi a Binasco…beh, c’erano delle persone che più attiravano l’attenzione, erano dei "macchiettisti", facevano teatro, e quindi anche nella vita di tutti i giorni si facevano notare più di altri per la loro allegria e la loro battuta sempre pronta. A Binasco infatti, le attività erano il canto la musica e il teatro; si proiettavano alcuni film, ma erano proprio pochi. L’ambiente in cui si assisteva alle proiezioni cinematografiche era il salone dell’oratorio vecchio.

Tutto il paese di Binasco, essendo periferia di Milano, per la sua vicinanza con Milano aveva quasi l’aria della città; la gente che andava a Milano, rientrando in paese, portava la "cultura" della città.

Prima c’era un "campanilismo" ben radicato: se qualcuno di Binasco si recava in qualche paese vicino era "visto" male e viceversa. Alcuni temevano che avrebbero potuto "soffiargli" le ragazze.

Per quanto riguarda il clima, vi posso dire che prima nelle case non c’erano le stufe, non c’era niente. Mi ricordo anche che lo stato passava il chinino perché era zona malarica.

D’estate faceva molto caldo, ma siccome c’era tanta vegetazione, non era così umido come oggi. Oggi invece non c’è più la vegetazione di un tempo e quindi il caldo è più insopportabile.

Nella stagione dei risi i campi erano coperti di libellule dai mille colori, ora invece vederne una è già una fortuna.

C’erano anche tante rondini, ora non trovano molto da mangiare e le poche che ci sono si avvicinano alle case in cerca di nutrimento.

Quando ero piccolo io nevicava di più, già a novembre scendevano 10-15 centimetri di neve.

Il progresso, torno a ripetere, ha portato via tante cose: prima si cantava dalla gioia e serenità che avevamo. Prima la situazione era esagerata perché mancava il necessario, ma noi eravamo più affezionati tra noi, ci aiutavamo anche di più. I cortili erano pieni di gente perché le famiglie erano più numerose.

Io sono nato nella corte dove il Sig. Goi espone i suoi quadri. Facevamo i materassi con le pannocchie. Se pioveva noi ci svegliavamo con i piedi nell’acqua.

Mi ricordo di quell’alluvione eccezionale che aveva sommerso praticamente tutta Binasco. Succedeva in autunno, di solito, quando pioveva tanto alcune zone di Binasco venivano sommerse. Altre volte capitava anche in primavera.

Le autorità che dovevano controllare la situazione andavano in giro per il paese con la barca.

Comincerò ora a raccontarvi della mia avventura in Russia: nel ’35 ci hanno richiamati per la guerra in Africa. All’università Cattolica di Milano c’era la caserma, la divisione Legnano.

La mattina del 6 dicembre del ’40, ci hanno nuovamente richiamati.

Da Binasco siamo partiti in 100…..(continua)