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Il Cannone
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Attendo in piazza che termini la messa delle ore 11.00 per assistere alla tanto attesa inaugurazione del cannone
posto davanti al castello, esattamente di fianco al monumento ai caduti. La gente è tanta, mormora, eh già, sono
giorni che si mormora in paese, c'è una grande novità, un cannone proprio davanti al castello, roba da far parlare
il paese per giorni....e così è stato.
La cerimonia si è svolta tranquillamente in questa bellissima giornata quasi primaverile.
Tutti i carabinieri, in servizio e non, hanno partecipato insieme a molta gente di Binasco alla preghiera.
Voi, navigatori di Binasco 2000, cosa ne pensate? Aspettiamo i vostri commenti.
Fabien Riccardi
Mandate i vostri commenti a questo indirizzo:
redazione@binasco2000.com
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Tutti i commenti devono essere firmati, la redazione si riserva il diritto di non
pubblicare commenti che riterrà volgari o lesivi nei confronti di terzi.
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Vi invitiamo a leggere attentamente l'editoriale di Giugno
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22/03/2001
Ai Gabriele Schirru di tutto il mondo....
A voi,
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Che ritenete esagerate le diatribe sull'uso di armi nei monumenti ai caduti
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Che credete che le guerre esisteranno "sempre" dato che il male è insito nell'animo umano e perciò si può "ammazzare" purché per difesa.
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Che accusate chi non la pensa come voi di ipocrisia e di voglia di essere contrari a tutto.
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Che ritenete positiva l'ostentazione pubblica di un arma per il ricordo di chi è stato privato della vita in guerra, purché essa sia coerente al periodo storico ed esteticamente e dimensionalmente appropriata.
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Che ci precisate per benino le caratteristiche del cannone da 90/53 e sicuramente sapreste acculturarci di fino su altri ordigni simili.
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Che ci date del "perdiballe" che non hanno niente di meglio da discutere in "QUESTI PERIODI DI DEVIANZA GIOVANILE"
Rispondo che:
Se il male è insito nell'animo umano non è scritto da nessuna parte che si debba accettare la guerra e l'ammazzare esseri umani non è giustificabile con nessun tipo di arma, sia essa la fionda o il lustratissimo pezzo da 90/53.
Nei comandamenti si legge "Ama il prossimo tuo" e poi si legge "Tu non uccidere" (uccidere per difesa è sempre uccidere anche se a volte è ineluttabile) e questo dovrebbe valere per tutti, anche per i non credenti.
Ogni azione di una società evoluta, deve tendere al superamento e all'eliminazione delle manifestazioni più primitive e bestiali dell'uomo, tra queste, la guerra, è sicuramente la principale, a meno che non si voglia pensarla come il poeta futurista Filippo Tommaso Marinetti, il quale, inneggiava alla "guerra come unica igiene del mondo", una filosofia che sicuramente ha contribuito, assieme la pezzo da 90/53, alla catastrofe della seconda guerra mondiale.
Per quanto mi riguarda, sarò ben felice se il nostro comune vorrà donare il famigerato ordigno al sig.Schirru per il suo museo perché, pur essendo contrario ad ogni tipo di conflitto, sia di offesa che di difesa, e pur essendo contrario all'utilizzo di armi nei centri storici a ricordo dei caduti, ritengo importante che esistano i musei guerra purché, in questi musei, si possa respirare tutto l'orrore e verificare l'immensa imbecillità di questa tragedia umana, come la si respira visitando i lager nazisti, con l'augurio che il futuro museo non risulti essere soltanto un esposizione autocelebrativa di strumenti bellici con dettagliate descrizioni delle loro caratteristiche per la gioia degli appassionati del settore.
I vari signori Schirru dovrebbero saperlo, in Italia, praticamente ogni paese, anche molto piccolo, ha nella piazza principale un monumento dedicato ai caduti, quasi tutti rappresentanti uomini in armi, i migliori riescono a ricordare molto bene il sacrificio di molti, l'aggiunta di un arma è quindi superflua, anzi, rischia di fargli perdere parte delle sue qualità comunicazionali.
Alla luce del recente moltiplicarsi dei focolai dei guerra, con il rischio tutt'altro che remoto del coinvolgimento in un nuovo conflitto globale, che fece dire ad Albert Einstein "Non so con quali armi si combatterà la terza guerra mondiale, ma so come si combatterà la quarta...........con la clava" discutere e confrontarsi su queste cose non è attività da buontemponi, ma serve a favorire il superamento di vecchi stereotipi e a perseguire nuovi modelli culturali.
Sostenere il contrario, questo si è pura e semplice "DEVIANZA SENILE" anche se si hanno solo vent'anni.
Concludendo, non posso fare a meno di ricordare il pensiero di un famoso generale francese, uno che certamente di armi e di guerra se ne intendeva.
"La guerre?.......que bêtise"
(la guerra?........che coglioneria)
Cordialità
Gianfranco Salvemini
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15/03/2001
Mandas, CA 15/03/01
Gentile redazione,
Apprendo in ritardo della (esagerata) diatriba su cannone sì, cannone no, dato che a volte si capita su dei siti per caso cercando altro.
Comunque, vorrei esprimere la mia opinione, cioè che nel 90% dei monumenti ai caduti in Italia è presente un arma, sia un moschetto, un proiettile o un obice, non per questo si inneggia alla guerra!! Prendano atto tutte quelle persone che non erano d'accordo per motivi morali alla posa del cannone, che le armi possono essere anche usate per difesa e purtroppo il male e le guerre esisteranno SEMPRE perchè è insito nell'animo umano e anche loro si facciano un esamino di coscienza prima di parlare, perchè l'ipocrisia e la voglia di essere contrari a tutto è sempre in agguato!!
DISCUTETE DI COSE PIU' IMPORTANTI, IN QUESTI PERIODI DI DEVIANZE GIOVANILI DOVUTE AD UN DISAGIO SOCIALE TERRIBILE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Concordo pienamente con la questione estetica, logico che per un monumento ai caduti della IGM ci voleva un oggetto dell'epoca, e che in una piazza medioevale (sicuramente splendida) è fuori luogo comunque non tutti sono degli esperti storici.
Se poi avete ancora il suddetto cannone buttato da qualche parte, sarò felicissimo di prenderlo in consegna qui nel mio paese, visto che è in progetto la costituzione di un Museo Storico delle due Guerre, con il patrocinio di varie associazioni.
saluti,
Gabriele Schirru
Mandas-CA
P.S. il cannone da 90/53 veniva usato soprattutto come cannone antiaereo negli impianti di difesa costieri e raramente come terrestre o navale.
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02/01/2001
MA SE IL CANNONE E' SPARITO(IN VIA EUROPA) SONO STATI SPESI INUTILMENTE DEI
SOLDI
CHE POTEVANO ESSERE IMPIEGATI NELLA COSTRUZIONE DI QUALCOSA UTILE ALLA
POPOLAZIONE DI BINASCO!
E POI E' STATO MESSO VICINO AL MONUMENTO DEI CADUTI,....UN CANNONE!!!
CORDIALI SALUTI ARNOLD SEMPLICI
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02/10/2000
Mi preme chiarire (spero meglio) la mia personale posizione nei confronti
della questione perchè mi sembra di passare per un guerrafondaio militarista
ed ho la presunzione di non considerarmi tale.
1) Non auspico l'utilizzo di materiale bellico in veste di monumenti ma non
lo trovo disdicevole se, come sono portato ad interpretare personalmente, lo
scopo è il monito e il ricordo (non la celebrazione dell'evento bellico).
Visto che sto cannone ormai c'era, ho espresso un giudizio estetico che
probabilmente suona male quando riferito ad un arma.
2) Sono pienamente d'accordo sul fatto che un vecchio cannone potrebbe avere
come collocazioni migliori un museo o una fonderia ma il famigerato pezzo da
90/53 era stato pagato e le intenzioni di chi l'ha comprato erano
sicuramente degne di rispetto.
Sparargli "ad alzo zero" (tanto per usare una terminologia d'artiglieria)
non mi sembrava giusto.
Detto questo, trovo l'attuale vaso di fiori estremamente più bello dal punto
di vista estetico e più consono a commemorare i nostri concittadini che sono
più propenso a considerare come "morti in guerra" più che "soldati caduti".
Vi risparmio la disquisizione pseudo-filosofica sulle due diciture.
saluti a tutti
Roberto Gerli
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01/10/2000
"RICICLAGGIO POSITIVO" : un'idea che mi piace.
Ho letto il pensiero di Gianfranco Salvemini e mi sia consentito puntualizzare che, per quanto mi riguarda, il "nocciolo" del problema non è certo il riferimento a COLORE - DIMENSIONI - MODELLO , questo è l'aspetto puramente "estetico" se di estetica si possa parlare di un cannone, ma, naturalmente i miei sentimenti ed interpretazioni anche se fuori tempo perché obsoleti o semplicemente ingenui, non si legano al modello, al colore ed alla posizione bensì ai significati che io ho dato alla posa di quel cannone, tutto qui, ci siamo ritrovati nella civile e rispettosa discussione via Internet, con pareri diversi sulla scelta dei simboli e le modalità di mandare messaggi di pace.
Personalmente non riesco a pensarla diversamente da quanto precedentemente scritto, e credo di non essere il solo.
Ribadisco che la scelta di togliere il cannone è stato segno di correttezza e rispetto dell'idea dei più !
A me dispiace ma non ci posso fare niente, tutto questo comunque non cambia i nostri cuori che non devono e non dovranno mai "contenerli i cannoni".
Arcobaleni e colombe vanno benissimo anche a me ...
La proposta di fondere il cannone e ricavarne oggetti utili alla vita quotidiana o farne "colombe di pace" ?
....come potrei essere contrario, anche questo è un modo concreto per riciclare qualche cosa di negativo con delle "propositività" positive e di buon auspicio.
Mario Manzolini
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30/09/2000
Il cannone è sparito, speriamo che un giorno venga 'messo in castigo' in fonderia per rigenerarsi attraverso autentici oggetti di pace come comanda il dettato Biblico "trasformate le vostre spade in aratri..".
Ovviamente sono felicissimo che sia sparito, ringrazio l'amministrazione comunale per aver agito correttamente ascoltando il parere della maggioranza delle opinioni anche se non sarebbe stato male indire un referendum prima di collocare l'ordigno (lo statuto comunale ne dà facoltà ma purtroppo a Binasco, anche su altre questioni rilevanti, non sembra essercene bisogno), sicuramente si sarebbero evitate tante polemiche e inutili conflitti.
Dispiace che ci sia ancora chi ritiene che un cannone può essere ricordo del sacrificio di molti e pensa che l'unico problema sia il tipo, la dimensione e il colore. Certo dal punto di vista comunicazionale anche questi elementi possono avere la loro rilevanza, ma non certo nel contesto e nello spirito che viene espresso da alcuni. Un buon esempio, culturalmente moderno, di riutilizzo di armi come simbolo di pace è stato realizzato dai reduci della guerra in Afganistan. In un cimitero di caduti (non nel centro storico di un paese) è stato realizzato un monumento formato da due carriarmati uno di fronte all¹altro con i cannoni legati e ingabbiati da una grossa fune da marina per simboleggiare la loro conquistata inoffensività e i colori originali sono stati sostituiti con colori solari e brillanti sicuramente associabili a pace e serenità.
Per noi occidentali i simboli di pace più classici rimangono la colomba con il ramoscello d'olivo e l'arcobaleno che risalgono a Noè. Visto che a Binasco esiste già un monumento ai caduti che rappresenta due soldati in armi, mi auguro che se proprio si vorrà sostituire il cannone al massimo lo si faccia con una scultura rappresentante una colomba bianca col ramoscello d'olivo nel becco.
Cordialmente
Gianfranco Salvemini
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28/09/2000
Caro Mario,
Mi trovi perfettamente d'accordo con la tua opinione.
Roberto Gerli
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27/09/2000
Come preannunciato il cannone è "sparito" e probabilmente verrà messo "in castigo" in un angolo, come, quando eravamo piccoli, e la maestra ci metteva dietro la lavagna perché ne avevamo fatta "una delle nostre".
Mi dispiace che sia sparito ....
Condivido che il modello e il colore scelto, uniti alla dimensione potevano essere rivisti e prevedere una sostituzione almeno del colore oppure ritornare all'idea originaria dell'obice ....ma toglierlo di mezzo ...
E' stato comunque giusto agire nel rispetto dei molti che erano contrari.
Rinnovo comunque il grazie agli amici CARABINIERI IN CONGEDO per il simbolico gesto a ricordo dei caduti e monito alle nostre coscienze ... Grazie perché credo di averne colto il significato.
E .... grazie anche all'Amministrazione Comunale per la trasparenza e correttezza dimostrate nel "gestire il cannone"
Mario Manzolini
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21/09/2000
Oggi, per la prima volta, ho avuto l'occasione di "navigare" nel sito BINASCO 2000 e soffermarmi sulla "storia" del cannone.
Anche se con notevole ritardo mi permetto di esprimere un mio personale parere:
In perfetto accordo ed armonia con la chiara ed esauriente risposta del nostro Sindaco LUCIO ROGNONI mi viene spontaneo pensare che anche "dietro" quel cannone sono comunque morte delle persone che non sono state certo colpevoli di avere inventato le guerre e anche loro, come quelli dall'altra parte le hanno subite, quindi credo di dover rispettare quell'arnese che certamente avrà seminato morte e dolore, ma proprio per questo è li fermo, puntato in aria e la sua immagine ci racconta gli errori grossolani compiuti, forse questo da fastidio e ci preoccupa perché anche nel mondo di oggi le parole pace, giustizia e diritto alla vita rimangono vane speranze per una moltitudine di uomini.
Ben venga un cannone che ci ricordi i sacrifici di migliaia di persone morte per una libertà nella quale credevano e, penso di poterlo affermare senza tema di smentite, che noi tutti godiamo.
Mi dispiace che qualcuno pensi che aver posto un cannone voglia dire schierarsi a favore della guerra o esaltarla proponendo il cannone come simbolo .... è vero che il cannone, a guardalo fa paura, proprio per questo stia li e continui a terrorizzarci, chissà mai .....
Grazie agli amici della Associazione Carabinieri in congedo.
Mario Manzolini
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01/09/2000
Ci è stato comunicato in via ufficiosa che l'ufficio tecnico comunale ha avuto l'incarico
di provvedere, prima della fine di Settembre, allo spostamento del cannone dal prato del castello al parchetto di via Europa.
Tutti i pareri che sono giunti a Binasco 2000 hanno contribuito ad animare la discussione
ed a far riflettere sull'opportunità della scelta fatta precedentemente.
Grazie a tutti voi naviganti e grazie anche ai nostri amministratori comunali che hanno
dimostrato sensibilità ed attenzione all'opinione pubblica.
La Redazione
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24/07/2000
Mio padre mi racconta che sul finire degli anni '60 c'era un noto complesso
musicale ("I giganti") che cantava una bellissima canzone, di cui non rammenta il nome,
nella quale veniva più volte citata la frase "mettete dei fiori nei vostri cannoni".
Federica Semplici
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06/07/2000
Guardate nella bocca da fuoco e pensate:
Se quel cannone ha mai sparato,
quante vite avrà spezzato!!
Non viene voglia di toglierlo?
Roberto Invernizzi
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24/06/2000
Ci sembra che ci siano problemi molto più seri nel comune. Forse sarebbe meglio discutere di cose un po' più serie.
In merito al cannone: Si sono spesi dei soldi per metterlo evitiamo di
spenderne altri per toglierlo!
Farina Matteo
Modolo Alessandro
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25/05/2000
Caro Giuseppe Restelli
che con grazia Elefantina bolli tutti coloro che non la pensano come te di "ipocrisia e insincerità", dividendoli con desuete categorie mentali in "cattolici e progressisti", quasi che chi è cattolico non possa essere progressista e chi è mentalmente progressista non possa essere allo stesso tempo profondamente cattolico. Piantiamola e siamo seri, chi ci dice che tra coloro che hanno espresso o tenuto per sè il proprio dissenso non vi fosse anche qualche agnostico o appartenente ad altre confessioni religiose?
Io non lo sò dove erano tutti i contrari al cannone quando il nostro paese uccideva i civili in Serbia (e anche in Irak) e non sò dove eri tu, ma sò come stavo io "MOLTO MALE E INCAVOLATO NERO" perché contrariamente a come la pensi tu, ovvero che quella era una guerra giusta, io la penso come Don Lorenzo Milani (e per favore la cosiddetta "sinistra politica" lo lasci in pace che non è roba sua!) per il quale "nessuna guerra è giusta" e anche se, nel caso specifico, forse e sottolineo forse, quella era l'unica soluzione, ciò non toglie che non mi basta come giustificazione per massacrare degli inermi. La guerra è sempre e comunque il punto più basso della decadenza umana e la visione del grande capolavoro di Steven Spilberg "Salvate il soldato Raian" dà la possibilità di capirlo in pieno anche a chi come mè ha avuto la fortuna di non viverla direttamente.
È molto triste constatare che, nonostante la nostra sia la civiltà dell'immagine e della comunicazione, ormai abbiamo totalmente perso la capacita di ragionare e di associare simboli. Forse non sarebbe male guardare alle tribù indiane d'America, le quali, quando entravano in conflitto dissotterravano la scure di guerra, ma quando erano in pace la sotterravano (non la si doveva più vedere) e dissotterravano e fumavano il "Calumet" la pipa simbolo della pace. Noi no, siamo troppo evoluti. Prendiamo un cannone, lo verniciamo bello lustro e pretendiamo che sia un simbolo di pace. A già, dimenticavo, siamo asini il cui raglio non sale in cielo perciò, non potendo capire, caparbiamente continueremo a lottare per le nostre idee pur coscienti che, come dicevano gli antichi, "nella vita si può lottare contro tutto e contro ogni avversità, ma contro l'imbecillità nulla possono neanche gli Dei"
P.S. Il personale pensiero sul cannone, nulla toglie ai meriti per il lavoro svolto per Binasco dalla locale Associazione Carabinieri, che credo siano, o perlomeno dovrebbero essere, ampiamente riconosciuti da tutti.
Gianfranco Salvemini
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24/05/2000
Sono ormai vecchio e non ho computer collegato ad Internet, ma un amico coetaneo, che si è adeguato ai tempi, ne ha "scaricato" (mi sembra che si dica così) tutte le polemiche sul cannone e me le ha fatte leggere. Quanta ipocrisia! Sia da parte cattolica che progressista. Dove erano tutte queste voci, che si infervorano contro lo "strumento di morte messo in piazza", quando il nostro Paese uccideva civili inermi in Serbia? Certo, allora era una guerra giusta contro un dittatore e l'uso delle armi era giustificato (nonostante il Vangelo, nonostante il proclamato pacifismo umanista della cosiddetta sinistra).
Oggi, contro questa moltitudine di insinceri, io mi schiero a favore del cannone, quale simbolo del sacrificio di coloro che sono caduti affinché ci fosse la libertà anche per chi avesse voluto fare ridicole polemiche pseudo-politiche e falsamente etiche.
Inoltre vorrei rendere omaggio e ringraziare l'associazione Nazionale Carabinieri, che tanto ha
fatto per Binasco e invitare gli aderenti a non scoraggiarsi, perché, come dice un noto proverbio, i ragli degli asini non salgono in Cielo
Giuseppe Restelli
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12/05/2000
In favore del cannone spezzerei una lancia.... anzi, un cannone.... anzi
QUEL cannone!!!
Nicoletta Ottini
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12/05/2000
Anzichè il cannone sarebbe stato meglio risistemare la salita per entrare
in castello, dove ci sono buchi tali da non saper dove mettere i piedi.
Pier Jose Verri
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01/05/2000
Ho la fortuna di abitare nel paese dei balocchi e dei cannoni
dove bisogna prendere tutto con una risata
perchè la serietà e il buon senso sono andati in pensione da parecchio,
ho la fortuna di abitare nel paese in cui
la viabilità delle strade sembra il Giro dell'Oca (e le oche non mancano proprio)...
le strisce per i parcheggi sono un giorno bianche e un giorno blu
manca soltanto l'asfalto di marzapane...
le piste ciclabili sono talmente comode e larghe che potrebbe passarci il corteo della Mucca Ercolina...
strettoie alla Pollicino sono diventate per magia le strade principali e più trafficate...
un Convento di importanza storica e religiosa rimane sepolto come il Mito di Atlantide...
Ho la fortuna di abitare nel paese di
"non è mai colpa mia"...
nel paese in cui riescono a convivere insieme simboli di pace e di guerra
e un monumento al ricordo della tragedia della Guerra convive con uno strumento bellico straordinariamente kitch (sembra il cannone dei soldatini)
... a questo punto propongo l'invito ufficiale al Gabibbo per la Risottata di settembre...
Alessandro Zaino
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30/04/2000
Le risate si sprecano per chi ha la fortuna di vedere il cannone solo in fotografia...
Un appunto: si potrebbe fare una cartolina di Binasco con questo suo nuovo simbolo?
Ricordo che dal tabaccaio davanti al comune si vendevano cartoline: speditemene una per favore: "Binasco e il suo nuovo simbolo" oppure "Un grazie di cuore alla giunta comunale..." "Spariamo ai detrattori del cannone..."
Sono convinto che gia circolano i primi aneddoti e barzellette sulle papere e il cannone...
Luca Santagostino (dalla Spagna)
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30/04/2000
Invece di spendere soldi per il cannone, potevano fare un parco con dei fiori, alberi e delle
panche per gli anziani e giochi per noi bambini.
Filippo Peronnia ( anni 10 )
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29/04/2000
Premetto che quanto scrivo è solo per ridere
La posizione attuale del cannone è sbagliata
andava posizionato esattamente sulla diagonale opposta
e puntato sulle oche della cassa rurale,
non si sa mai dovessero scappare il cannone farebbe la sua parte
e finalmente saremmo liberi.
Gino Gilera
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22/04/2000
Dopo il consiglio comunale tenutosi il 18/04/2000 riportiamo la risposta del Sindaco
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22/04/2000
Puntate il cannone sulle anatre della banca e fate fuoco.
Fiorella Imprenti
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19/04/2000
Condivido le perplessità espresse da tutti coloro che sono intervenuti con riguardo alla posa del CANNONE vicino al monumento dei caduti, derivanti a mio avviso da due fattori:
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non è stata ben spiegata la motivazione (vuole essere un monito alle future generazioni a rifiutare ogni strumento di guerra e di odio)
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non si inserisce nella struttura della piazza
Visto che l' A.C. intende spostarlo penso che questa operazione vada fatta prendendo l'occasione per spiegare a fondo la motivazione della sua presenza.
Quello invece che mi ha stupito è che nessuno è intervenuto a discutere o a dire la propria opinione per quanto riguarda il BILANCIO DEL COMUNE pubblicato su questo sito WEB BINASCO 2000 (
Il bilancio 2000 )
, da parte della A.C.
Eppure questo bilancio, spiegato in termini molto semplici e con dati molto ristretti ha in se una valenza politica molto elevata.
Prevede entrate ed uscite per 22,7 miliardi e 8,2 miliardi di investimenti fra i quali è previsto la stipula di un mutuo per 7 miliardi per la costruzione della SCUOLA ELEMENTARE E DELLA PALESTRA da adibire ad uso scolastico e sportivo.
Credo che la costruzione di questa struttura avrà un impatto ben maggiore e molto positivo sulla vita della nostra piccola Binasco che non il cannone, e qualche riflessione degli attenti binaschini penso vada fatta e pertanto sollecitata.
Qualcuno ha detto che il nostro attuale Sindaco sarà ricordato in futuro per il CANNONE, io invece credo che, riuscendo a costruire la Scuola che le passate amministrazioni non sono riuscite ad erigere pur dissanguando le casse del Comune, possa essere ricordato in futuro come "UN CANNONE DI SINDACO".
Aldo Oliveri
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13/04/2000
L'intervento di un amministratore comunale
Ho sentito e ho letto in questo periodo vari commenti e varie opinioni sulla collocazione del cannone vicino al monumento dei caduti e pur rispettandoli non mi sento di condividerli tutti.
Sicuramente per tipologia e per dimensioni la vicinanza al Monumento dei Caduti e al Castello Visconteo non è delle più felici.
La volontà di spostarlo in un luogo diverso è già stata espressa dall'Amministrazione Comunale e perciò quanto prima verrà rimosso e collocato in un posto più idoneo.
Prima, però, di dire cosa rappresenta, è doveroso spiegare come si sono svolti i fatti.
L'Associazione Nazionale Carabinieri in congedo di Binasco ha comunicato all'Amm.ne Comunale che aveva la possibilità di ottenere un obice e ha chiesto di collocarlo a lato del monumento ai caduti, come dono dell'Associazione al Comune e a tutta la popolazione.
Considerato ciò che rappresentano i Carabinieri in congedo, quello che hanno fatto durante il loro servizio e quello che fanno tutt'ora per la comunità di Binasco, era doveroso accogliere la loro proposta.
Personalmente non trovo disdicevole e tanto meno diseducativo trasformare il materiale bellico in testimonianza del passato.
Del resto le stesse scuole portano gli alunni a visitare i vari musei di guerra, i vari luoghi dove si sono svolte battaglie e scontri bellici, non certo per insegnare la guerra ma stimolare avversione verso ogni tipo di conflitto armato.
Non è un richiamo alla violenza e alla guerra, è' un invito a non perdere la memoria, a non dimenticare a riflettere sugli errori del passato.
Il passato quindi come monito per migliorare il presente e per non commettere nel futuro altre atrocità.
Giovanni Castoldi
Assessore Comune di Binasco
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12/04/2000
La personale benedizione prevista al punto 5 del mio progetto, nulla a che
vedere con benedizioni al cannone che, grazie a Dio, non ci sono state come
dice Don Gianni del quale ho molto apprezzato la posizione di dissenso, ma
tende solo a mettere in berlina manifestazioni militariste di questo tipo
che, purtroppo, richiamano alla memoria le tragiche benedizioni delle armi
del periodo fascista che raccontava il mio grande papà.
Gianfranco Salvemini
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11/04/2000
Una precisazione del nostro parroco Don Gianni
Non è stata fatta nessuna "benedizione al cannone" ma la Preghiera per la pace
chiedendo al Signore di farci essere uomini di pace e di vita.
don Gianni Brera
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10/04/2000
Cannone ? Vergogna!
Leggo con un minimo di sollievo sul sito di Binasco i commenti di dissenso alla collocazione
del "giocattolo ammazzacristiani" nel giardino del castello. Forse si può ancora sperare,
che il nostro paese non si sia del tutto trasformato in un immenso digestore capace di
metabolizzare senza reagire ogni tipo di imbecillità gli venga propinata.
Mi unisco al coro e dico che sono veramente indignato, perchè il significato
di questa cosa così come si presenta fà a cazzotti con gli ideali pacifisti
della mia generazione, con la sensibilità di tutti coloro che la guerra
l'hanno provata e la stanno provando sulla loro pelle e con le la battaglie a
favore dell'obiezione di coscienza condotte da Dan Lorenzo Milani, che pagò per
questo un prezzo pesante. Ma sopratutto, sono indignato nel constatare
l'assoluta mancanza di memoria storica e di rispetto per il passato di
chi ha pensato e autorizzato tutta l'operazione, infatti, l'oggetto d'arredo
urbano è stato collocato con la bocca di fuoco puntata proprio in direzione degli
edifici presi di mira dai bombardamenti del 12 Gennaio del 1945 che causarono
alla nostra comunità venticinque morti e notevoli danni materiali.
Nonostante l'arrabbiatura ritengo che una possibilità per "fare pace" con quelli
che la pensano come me forse c'è.
Da Industrial Designer, esperto di comunicazione, propongo un progetto di modifica in grado di ribaltare di centottantagradi i significati della cosa.
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Realizzare una gabbia rettangolare a maglia quadrata con sbarre di
acciaio di diametro 2 cm. passo circa 15 cm. con la quale ingabbiare
tutto l'ordigno (in buona sostanza metterlo in galera come il più pericoloso dei criminali)
-
Promuovere un comitato per la raccolta fondi da destinare alla costruzione della gabbia,
del quale mi autonomino fin d'ora "presidente"
-
Organizzare una seconda manifestazione per inaugurare la modifica
invitando la cittadinanza alla presenza di tutti i comitati d'onore
del caso, delle autorità civili e militari le quali sicuramente
fedeli all'art.11 della costituzione laddove recita .... L'italia
ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà ecc.ecc.....
non macheranno di essere in prima fila.
-
Di rigore sarà la presenza della banda, la quale però, anzichè degli
strumenti classici sarà dotata di un normale gramofono mediante
il quale dopo il taglio del nastro con i colori dell'ONU e i discorsi
riparatori delle autorità, verrà trasmessa con volume e tono soave
la canzone "Imagine" di John lennon.
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Non mancherà a nome di tutti "coloro che mormorano" e forse da tempo
non hanno nemmeno più la voglia di indignarsi, la mia personale
indispensabile "benedizione".
Gianfranco Salvemini
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08/04/2000
Dopo le oche vicino alla banca arriva il cannone navale vicino al castello.
Ma che paese stà diventando Binasco?
Se qualcuno vuole proporre qualche altro oggetto da esporre
si faccia avanti di posto ce nè ancora!
Volevo chiedere una cosa:
Quelle persone che passano il pomeriggio vicino al monumento
dei caduti (ore e ore il sabato pom.) a guardare la gente che passa
sono parte del monumento?
grazie
Walter Pellegrin
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08/04/2000
Mi sarebbe piaciuto sentire la reazione che avrebbe avuto il caro amico Peppino Scapucci alla visione di quel bel cannone, posto a lato del monumento ai caduti, che ci siamo trovati dalla sera al mattino spuntare come un fungo.
Sicuramente avrebbe preferito un monumento ad un'arma ben più efficace per contrastare i numerosi focolai di guerra sparsi per tutto il mondo.
Un bel monumento al libro!
Nel nostro paese, come nel resto del modo, c'è tanto bisogno di sapere perchè si vive e perchè si dovrebbe morire per qualche cosa che sta al di sopra o al di sotto di noi.
Probabilmente un libro ce lo saprebbe spiegare meglio di qualsiasi altro cannone.
Massimo Pecorari
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06/04/2000
Pur comprendendo l'intenzione dell'associazione che ha promosso l'inutile
iniziativa, penso che questa abbia proprio sbagliato nei tempi e soprattutto
nei modi.
Vista l'importanza della questione, bisognava,a mio parere, avere il buon
senso di proporre qualcosa tipo una raccolta di firme o un referendum
cittadino o quantomeno un consiglio comunale aperto.
Ma, dato che:
- Il Monumento ai Caduti non basta più come ricordo
- l'opinione della cittadinanza è stata "bellamente" ignorata
- è stato creato uno spiacevole precedente
inviterei tutte le associazioni di Binasco, impegnate nel campo della
solidarietà, a sentirsi in diritto di proporre il loro simbolo della pace da
mettere nel giardino del Castello Visconteo.
Edoardo Oliveri
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06/04/2000
Il cannone è pessimamente inserito in un contesto che non gli si addice.
Si tratta di un cannone navale della seconda guerra mondiale vicino ad un
monumento ai caduto della prima.
Uno strumento di morte che diventa un simbolo se viene collocato in quella
zona.
Infine ma non secondario,esteticamente è una bruttura indicibile
completamente avulsa dall'armonia della piazza.
Toglietelo al più presto,propongo una raccolta di firme.
Carlo Scuri
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05/04/2000
Visto che certi commenti non verrebbero pubblicati...tanto
vale stendere un velo pietoso, magari sul cannone stesso!
Massimo Amici
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03/04/2000
Un cannone ci potrebbe anche stare ma di quello attuale è stata sbagliata
l'epoca ed anche il colore. io comunque avrei preferito vedere un bel prato curato,
qualche pianticella in più e almeno il divieto d'ingresso al prato ai cani
visto che ci giocano i bambini .
Eugenio Ricci
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02/04/2000
Con sorpresa, in una silenziosa sera di inverno, mi accorgo, spaventato, della presenza di un cannone accanto al Castello.
Che sia scoppiata la guerra? E poi, preoccupato, noto che è puntato su casa mia...
Che fare? Potrei forse collocare in piazza un carro armato, o mettere una mitragliatrice sul davanzale di casa?
Per fortuna mi accorgo però che non è scoppiata la guerra...
E' solo una "discutibile" trovata di qualcuno, per la quale la popolazione non è stata neanche consultata!
Peccato... Di questo passo ci si può aspettare altre brutte novità!
don Andrea Migliavacca
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01/04/2000
Il cannone mi sembra una cosa orrenda esteticamente e ripugnante.
Mi sembra assurdo che noi ricordiamo i nostri caduti con un'arma!
E' antistorico! Mentre tutti cerchiamo di lavorare ed educare alla pace venga posto
un'arma che richiama violenza e guerra. Inoltre mi sembra antieducativo nei confronti
dei ragazzi che il ricordo e la memoria di tutti coloro che hanno dato la vita per
la nostra nazione passi dentro un mezzo di morte!
Spero che presto venga tolto perchè è proprio un pungo nello stomaco!!
don Gianni Brera
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31/03/2000
So che non faccio altro che unirmi alla già peraltro lunga schiera di detrattori
del cannone, ma effetivamente questo "obice" nulla ha di monumentale e ancor meno
di significativo in relazione alla nostra memoria storica. Binasco ha avuto i suoi
caduti durante le due guerre e il monumento ben li ricorda, come anche la lapide
all'inizio del paese. Questo cannone, invece, a me non evoca alcuna memoria di
eventi storici e, allo stesso tempo, non mi pare riesca a essere un monito contro la
violenza o la guerra. Purtroppo non ho assistito al discorso inaugurale o alla assemblea
consigliare che ha approvato la sua presenza. Posso solo sperare che qualcuno di
voi mi dica che il primo fine dell'amministrazione non era di allertare la popolazione
nei confronti della guerra o della violenza, perchè, se lo fosse stato, ritengo
che abbiano putroppo scelto lo strumento, il colore, la posizione e la campagna
pubblicitaria sbagliata.
Mara Santagostino
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31/03/2000
In se' il cannone e' bello ma...
- Binasco non e' il suo contesto
- E' puntato verso la casa del nonno della Camilla
Carlo Conti
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30/03/2000
Penso che in una piazza come quella di Binasco, con un castello medioevale, un
cannone cosi' moderno non centri niente!!
Era gia' discutibile la scelta di un cannone come monumento, quanto meno si poteva
ricercare un cannone dell'epoca del castello.
Claudio Anelli
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30/03/2000
Vedo che siamo tutti concordi col fatto che sia orrendo e che porti in sè un
triste e negativo messaggio.
Il Castello è il cuore di Binasco e si dovrebbero effettuare degli
interventi per renderlo sempre più un posto di ritrovo per la comunità
(qualche bella panchina in più .........); questo insediamento, mi si passi
il termine, bellico a mio parere porta al contrario la gente ad
allontanarsi.
Evidentemente chi ha pensato a tale soluzione non vive la piazza da vero
binaschino!
PS Mi dicono che si tratti per la precisione di un obice e non di un
cannone.
Claudia Oliveri
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Non ritengo che un'arma da guerra (e quindi strumento di morte) si accosti armoniosamente ad un Monumento ai Caduti (che tra l'altro esiste già);
tale 'monumento' è puntato verso un'abitazione;
quel cannone mi sembra un'arma da marina, quanto dista il mare più vicino a Binasco?
Andrea Galbarini
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Mi trovo pienamente in sintonia con Alessandra e Riccardo e non credo ci sia molto da aggiungere se non che provo un senso di profonda tristezza ogni volta che ci passo accanto.
Credo che non sia per niente educativo nei confronti dei bambini che l'anno scorso hanno sfilato per le vie di Binasco portando lo striscione della pace!
Molta gente vive ancora con l'incubo dei cannoni e ne sente ancora il rumore, giorno e notte....
Se posso dare un consiglio dico: "Togliamolo! E piantiamo al suo posto un bell' albero".
Andrea Zurla
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Non trovo disdicevole la trasformazione in monumenti commemorativi di
materiale bellico, anzi lo interpreto come l'intenzione a non dimenticare il
suo passato rendendolo comunque inoffensivo per il futuro.
Penso che sia la loro utilizzazione più proficua dopo la fusione per
recuperarne il materiale.
Ricorda Sarajevo? bene. Spero che ricordi anche Baghdad, Hanoi, Berlino, le
montagne del Carso, S.Martino, Waterloo e tutte quelle località (anche
quelle alle quali magari non è stato dato neanche un nome) che hanno visto
degli uomini morire per mano di altri uomini.
Se vogliamo vedere, anche il fante del nostro monumento ai caduti impugna
uno strumento di morte (anche se è solo una riproduzione scultorea).
Dal punto di vista estetico invece ritengo che il pezzo di artiglieria
utilizzato non sia assolutamente adatto per collocazione (immediatamente a
ridosso di un altro monumento), per dimensioni (in relazione allo spazio
disponibile) e vorrei aggiungere anche per tipologia (avrei visto meglio un
cannone campale a prescindere dall'epoca).
Purtroppo ho visto la cerimonia da lontano e non ho sentito i discorsi
ufficiali che probabilmente hanno enunciato le motivazioni. Personalmente
non ne trovo.
Roberto Gerli
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Sinceramente non ci piace. Troviamo di cattivo gusto la sua collocazione sia da un punto di vista estetico sia per ciò che rappresenta.
Non è certo compatibile con il bel Castello e più in generale con gli arredi della piazza (ancora ancora un cannone medioevale).
Troviamo inoltre assurdo far divenire monumento uno strumento di guerra e di morte. Un monumento in memoria dei nostri caduti già c'è,
ed esprime ampiamente il sacrificio compiuto dai nostri concittadini.
Che senso ha affiancare questo ingombrante (e malverniciato) cannone? .... ricorda tanto Sarajevo.
Alessandra e Riccardo Benvegnù
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