22/04/2000
Riportiamo la risposta che il Sindaco di Binasco ha dato, durante la seduta del Consiglio Comunale del 18/04/2000, all'interpellanza fatta
dal consigliere di minoranza Daniele Torti
Si potrebbe rispondere all'interpellanza del Consigliere Torti, Capogruppo di "Vivere Binasco", con poche battute e precisamente:
siamo sempre contrari alla guerra, come dimostrato anche con la posizione assunta durante il recente conflitto serbo, e riteniamo che non basti l'esposizione di un'arma, tra l'altro usata dai nostri combattenti nell'ultimo conflitto mondiale, ad invalidare quanto fino ad oggi sostenuto e quanto operato in tal senso;
l'acquisizione, il trasporto, la verniciatura, la posa del cannone e la
manifestazione del 19 marzo, non sono costate una lira al Comune di Binasco,
che erogherà un contributo di circa un milione per la sola realizzazione della piazzola che sarà destinata ad uso diverso da quello per cui è stata realizzata, in quanto tutte le spese sono state sostenute dall'Associazione Carabinieri che ha saputo coinvolgere numerosi e generosi sponsor, il che, tra l'altro, manifesta che non solo l'Amministrazione Comunale ma anche organizzazioni e cittadini di Binasco, condividevano l'iniziativa promossa;
quanto sopra chiarisce che non è stato sottratto alcun finanziamento programmato per l'acquisto di strutture ludiche per la Scuola Materna, tant'è che la gara per la fornitura di dette strutture è già stata espletata e, non appena possibile, si procederà all'acquisto ed alla posa in opera delle stesse;
pertanto si respingono tutte le illazioni e le insinuazioni avanzate e sfruttate a mero scopo propagandistico e denigratorio con espressioni di aut-aut, degne del peggior sciacallismo politico;
circa la posizione scelta, concordiamo pienamente che non è la più idonea, precisando però, che era stata indicata quando l'arma propostaci era un piccolo obice della I Guerra mondiale e non il cannone 90/53 attuale; tuttavia stiamo individuando alcune soluzioni alternative a tale scelta e, se il tempo l'avesse consentito, probabilmente l'arma sarebbe già stata rimossa e collocata in altra sede.
Ma, più che all'interpellanza del Consigliere Torti, mi preme rispondere alle domande di alcuni cittadini che, a nome proprio o per conto di realtà esistenti nella nostra Comunità, hanno chiesto spiegazioni circa l'opportunità, la necessità ed il vero significato di questa scelta fatta dall'Amministrazione Comunale.
Qualche mese fa, l'Associazione Nazionale Carabinieri di Binasco, prospettò la possibilità di aver in assegnazione dal Ministero della Difesa, un obice della Guerra del 1915/18. Accogliemmo tale proposta autorizzando l'Associazione a proseguire nei contatti e nel disbrigo di tutte le pratiche necessarie per ottenere tale arma. Nel contempo, pensammo di posizionare il reperto bellico suddetto a fianco del Monumento ai Caduti, quasi a completamento dello stesso: è innegabile infatti, che se coloro che onoriamo sono stati combattenti, hanno dovuto compiere il loro dovere proprio usando le armi e non altri oggetti; del resto anche nel gruppo bronzeo del nostro Monumento, è raffigurato un milite che difende il compagno caduto, imbracciando un'arma e non uno scacciamosche!
Purtroppo, solo a posa avvenuta, si vide che l'arma assegnataci non era quella proposta, bensì un cannone 90/53 della Guerra 1940/45, di dimensioni notevolmente superiori a quelle dell'obice e comunque non ubicabile nella posizione scelta.
A mio parere, è stata proprio questa errata posizione a far sorgere malumore e stupore nella nostra gente e a dar adito a illazioni e supposizioni circa la volontà di propaganda guerrafondaia da parte di questa Amministrazione Comunale.
Nessuno, né l'Amministrazione Comunale ne altri, ha voluto con questa scelta esaltare il valore delle guerra, cosa che, da parte nostra, abbiamo più volte apertamente condannato, anche nel recente conflitto serbo, nonchè‚ attraverso la promozione di manifestazioni tendenti a sostenere il valore della pace, come quella che proprio oggi abbiamo concordato con la Direzione Didattica e già realizzata lo scorso anno: non solo a parole quindi, ma con i fatti!
Con ciò, desidero anche riaffermare con forza e convinzione, la volontà di questa Amministrazione Comunale di continuare ad operare perché‚ da tutta la nostra Comunità sia sempre più affermata la voglia di pace, non una pace che qualcuno ci deve regalare, ma una pace che tutti insieme dobbiamo costruire, alimentare e far crescere. Una pace che sia anche opposizione franca e sincera alla guerra che, oltre a non risolvere mai le questioni che l'hanno generata, porta sempre con sé‚ violenza, morte, distruzione e sopraffazione.
Con un po' di buona volontà e con la dovuta serenità di giudizio, con cui si dovrebbero sempre esaminare le scelte fatte in buona fede, si poteva vedere in questo atto la volontà appunto di completare il Monumento ai Caduti, non solo nella sua struttura ma anche nel suo intrinseco insegnamento. Le guerre che questi uomini hanno combattuto e che hanno causato la loro morte e quella di centinaia di migliaia di altri italiani, non solo hanno portato violenza, morte, distruzione e sofferenze, ma hanno anche sottratto al bene dell'umanità, intelletto, ricerca e forza lavoro per inventare, perfezionare e produrre armi a danno dell'umanità, anziché‚ impegnare questi talenti per il bene dell'uomo e delle sue primarie necessità.
Il cannone verrà dunque rimosso dall'attuale posizione e sistemato in area più
idonea, togliendolo così da quell'angusto angolo castello-monumento-giardino che è,
sotto l'aspetto urbano-paesaggistico, deturpato da tale installazione.
Come già detto, le spese per l'acquisizione, il trasporto, la verniciatura, la posa e la festa sono state sostenute dall'Associazione Carabinieri, che ha saputo coinvolgere numerosi sponsor per questa operazione e questo va detto, anche a dimostrazione che non tutti i cittadini di Binasco la pensano come coloro che hanno espresso la loro contrarietà per questa scelta e per questo dono che l'Associazione Nazionale Carabinieri ha voluto fare alla nostra Comunità.
Binasco, 18 Aprile 2000
COMUNE di BINASCO
Il Sindaco - Rognoni Lucio