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E’ FINITA LA GUERRA?
di Fabien Riccardi [27 settembre 2000]
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Come titolo andrebbe bene per il prossimo film di Spielberg, e invece il titolo riguarda proprio la nostra Binasco. Il tanto contestato cannone della discordia (come ormai da tanti era chiamato) è sparito. E’ finita la guerra tra i sostenitori del cannone e i contrari? Momentaneamente si, e speriamo che la tregua dovuta allo spostamento del cannone sia per sempre.
Già, lo spostamento. Ma dove è finito? Da fonti sicure il cannone ora si trova nel magazzino (ma alcuni vorrebbero chiamarlo dimenticatoio) della caserma dei carabinieri.
Se potessimo andare nel futuro ed aprire un libro di storia nelle pagine in cui si parla del nostro paese leggeremmo probabilmente queste parole: "In una tiepida mattina di fine estate, alle prime luci dell’alba, una ruspa si avvicina minacciosa al centro del paese. Alcuni sono presenti ad assistere alla scena. Gli operai lavorano assiduamente intorno al cannone e poco dopo la ruspa fa il suo dovere. Il cannone viene alzato e caricato su un potente camion che in pochi minuti è già ripartito con destinazione per molti ignota. Pochi giorni dopo le prime notizie trapelano tra le trincee dei portici: il cannone è in magazzino dai carabinieri!".
E così si chiude un’altra pagina di storia del nostro paese.
Passeggiando per le strade di Binasco però, sono in pochi a parlare del cannone. Mi trovo in piazza proprio nell’ora in cui i genitori accompagnano i figli a scuola, ovviamente i più incalliti li trasportano fin quasi nell’aula con l’auto, anche se magari abitano a soli 50 metri. Il traffico è caotico, da grande città. Tutto questo però era stato messo in conto a causa dei lavori alla rampa e alla chiusura di alcune vie. Il cannone non c’è più, ma sulla bocca di tanti si parla di traffico, di scuola, di spesa, mentre sotto i portici si parla molto di calcio. Ma il cannone? Alcuni nemmeno si sono accorti della sparizione. Beh, certamente un cannone che non spara fa meno scena e "rumore" di un cannone in piena attività, ma il clamore e la guerra che era nata alla sua prima apparizione è andata scemando, forse da quando qualcuno ha assicurato che il cannone sarebbe stato spostato, forse da quando sul nostro sito è uscita l’intervista con il sindaco che ha assicurato lo spostamento, forse più semplicemente perché sono cominciate le vacanze e si doveva pensare alle valigie e al posto più bello dove trascorrere i giorni liberi. Ma ecco spuntare, tra tutti questi "forse", un’ipotesi che si fa sempre più reale: che tra i pacifisti, i difensori di un ambiente non contaminato da armi e i sostenitori della non violenza si siano mischiate tante voci di chi non sapeva di cosa parlare. E allora….toh, guarda un cannone a Binasco? Inammissibile ecc.ecc.ecc.
Certamente adesso accanto al monumento ai caduti il grande vaso di fiori rallegra e non fa certo pensare alla guerra e alla morte, e vedere dei bambini giocare immersi nella natura e non accanto ad un obice rende i genitori più tranquilli.
Il cannone forse solo ora è finito nel magazzino della caserma dei carabinieri, ma è da parecchio tempo che è finito nel dimenticatoio della maggioranza dei Binaschini.
Ma la pagina ormai è stata completamente girata e il nostro libro ha in serbo ancora tante avventure, belle o brutte, serie o ridicole.
Per adesso smettiamo la lettura e viviamo la nostra cara Binasco e non lamentiamoci se questo libro è noioso, perché gli autori siamo tutti noi.
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