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Movimento per la Vita


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Movimento per la Vita

Centri di Aiuto CAV

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Movimento Per La Vita Italiano

Associazione SOLIDARIETÀ - Libertà, Giustizia e Pace

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Movimento per la Vita

 

Il Movimento per la Vita Italiano, la cui esatta definizione è "Federazione dei movimenti per la vita, dei Centri e dei Servizi di aiuto alla vita d'Italia" trae la sua origine dall'esperienza del primo Centro di aiuto alla vita sorto a Firenze nel 1975 .

Attualmente fanno parte della federazione 260 movimenti locali e 250 Centri di aiuto alla vita.

Il movimento si propone di promuovere e di difendere il diritto alla vita e la dignità di ogni uomo, dal concepimento alla morte naturale, favorendo una cultura dell'accoglienza nei confronti dei più deboli ed indifesi, prima di tutto il bambino concepito e non ancora nato.

Si impegna in attività di formazione, educazione e promozione di una cultura della vita attraverso iniziative a carattere legislativo e sociale; seminari di studio, corsi di formazione e convegni scientifici, concorsi nelle scuole, dibattiti, conferenze e proiezioni, concerti e iniziative varie.

Il "Movimento per la vita" di Binasco, guidato dalla presidente Giovanna Crespi, da quest'anno ha promosso l'adozione di una "nuova" mamma sotto il segno del "Progetto Gemma".

Il "Progetto Gemma" è un'iniziativa avviata un po di anni fa dal Movimento Nazionale per la Vita, che ha trovato adesione e grande entusiasmo su tutto il territorio italiano.

L'idea era di aiutare quelle donne che, pur volendo portare a termine una gravidanza, si trovano in situazioni problematiche di vario genere, soprattutto di natura economica, che ne impediscono il regolare decorso. Per dare quindi la possibilità di sostenere le spese minime, che si presentano in questa circostanza, è stata organizzata una forma di aiuto economico, la cui realizzazione è sostenuta dalla fondazione Vita Nova (Opera del Movimento Nazionale) che lavora a stretto contatto con i CAV.

E' importante sottolineare che l'adozione ha un valore simbolico e non è un'adozione giuridica, non ci sono quindi diritti o legami particolari fra adottanti e adottati.

L'adozione avviene tramite la responsabilità dei CAV, che ne garantiscono la corretta applicazione: a sua volta la Fondazione Vita Nova garantisce l'operato dei CAV verso gli adottanti.

Viene richiesto l'impegno di versare, in una o più soluzioni, la somma di L.300.000 mensili per diciotto mesi ( sei precedenti la nascita e dodici dopo). Questi soldi non saranno direttamente consegnati alle "interessate", ma verranno spesi per "necessità " varie come le visite mediche, i generi alimentari ecc.

Se gli adottanti scelgono o possono contribuire con piccole cifre, c'è la possibilità di organizzarsi in gruppi, oppure la Commissione nazionale può accorpare tutte le "piccole" offerte per raggiungere la somma minima.

Il Gruppo di Binasco ha partecipato alla XXII° Festa Nazionale della Vita non solo raggiungendo la somma minima (concludendo la prima adozione l'anno scorso con la nascita di una bambina) ma anche avanzando risorse per una nuova adozione che è stata avviata da diversi mesi.

Per la precisione si tratta di portare soccorso ad un "SOS" lanciato da Ravenna.

Chi vuole conoscere maggiori dettagli sul progetto può contattare Il Movimento chiedendo in Oratorio ( o scrivendo all'indirizzo n.guerriero@libero.it ) e magari iscriversi (costa solo lire 10.000)!!!

Vi ricordiamo che sarà messo a vostra disposizione del materiale informativo (come la rivista "Sì alla Vita") e che è possibile collegarsi al sito www.mpv.org.

CAV

Sono i Centri di aiuto alla Vita federati con il Movimento per la Vita Italiano.Sono sparsi per tutta Italia e si avviano a superare la soglia dei 250. Nei Cav lavorano stabilmente oltre 1500 volontari mentre altri diecimila vi prestano la loro opera saltuariamente.

Le donne che si presentano ai CAV sono per lo più coniugate (55%), di età compresa fra i 25 ed i 34 anni e denunciano soprattutto difficoltà economiche ( 31%).

I CAV da una parte raccolgono segnalazioni di situazioni problematiche tramite "canali" differenti tra cui un numero verde 1678-13000, dall'altra le richieste di adozione vengono inserite nella Banca Dati del Progetto Gemma. Una Commissione nazionale appositamente costituita associa le richieste di "adottare" una mamma alle segnalazioni predette.

 

ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO